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I 5: come mangiare, parlare e guidare a Napoli

MAGGIO

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.
 

Come parlare con i proverbi napoletani

Un proverbio napoletano vale mille parole. Ecco cinque dei nostri aforismi dialettali preferiti da seguire:

 

A cervella è ‘na sfoglia ‘e cipolle. Il cervello è la buccia della cipolla.

(Un modo per dire che la mente umana è delicata. È facile impazzire.)

 

Chi troppo vole niente stregne. Chi troppo vuole nulla stringe.

 

Ommo senza vizie, menesta senza sale. Un uomo senza vizi è come una minestra senza sale.

 

‘A lira fa ‘o ricco, a crianza fa o signore. I soldi fanno il ricco, ma la buona educazione fa il signore.

 

Meglio murí sazzio ca campà diúno. Meglio morire sazio che vivere digiuno.

 

Come se dice? Esplora altri proverbi italiani qui.

 

Come mangiare la pizza a Napoli

Il vanto culinario di Napoli, la pizza può essere mangiata in vari modi. Basta mai con l’ananas.

 

 

Pizza Napoletana: La classica con crosta soffice è protetta per legge: l’impasto, che non può superare i 35 cm di diametro, deve essere condito esclusivamente con pomodoro e mozzarella della Campania.

 

 

Pizza Fritta: Due dischi di pasta, farciti e fritti fino a quando il formaggio è filante e i bordi sono croccanti e gonfi.

 

 

Pizza Portafoglio: Una pizza intera piegata come una “pochette”. Un ottimo cibo da strada.

 

 

Calzone: Di nuovo, una pizza intera, ma questa volta piegata a mezzaluna. Chiamata pizza a “gamba di pantalone” perché si mangia camminando.

 

 

Pizza Romana: O se la pizza napoletana non fa per te, vai a nord per la più leggera e croccante pinsa romana.

 

Come guidare a Napoli

Conosciuta in tutta Italia come uno dei posti più difficili dove guidare e parcheggiare, il centro di Napoli è un caos disorganizzato di traffico bumper-to-bumper, vicoli stretti, motorini e “sensi unici”. Navigare Napoli richiede sicurezza in sé stessi, assertività e attenzione, ma se riesci a conquistare le strade di Napoli, puoi conquistare il mondo.

 

 

DA FARE parcheggia fuori città o investi nella migliore assicurazione che puoi trovare.

 

 

DA NON FARE non sembrare indeciso agli incroci e alle rotonde affollate o NON passerai MAI.

 

 

DA FARE sembri imperturbabile, anche se sei stato a un pelo dall’essere schiacciato da un’altra auto o da un adolescente in motorino.

 

 

VAI guida come ti pare! Gli altri si preoccuperanno di evitarti.

 

 

NON fermarti al semaforo rosso. È un suggerimento, non una regola. (Alcuni napoletani sostengono che i semafori siano belle decorazioni natalizie.)

 

 

VAI stai attento nei “sensi unici”. C’è sempre qualcuno che pensava fosse a doppio senso.

 

 

NON prendere troppo sul serio le bestemmie colorite! Probabilmente stavi solo guidando troppo lentamente.

 

 

Ti è venuta voglia di fare un viaggio in macchina adesso? Leggi di più sulla guida in Italia.

 

Come prendere la metro a Napoli

Perché aumentare il battito cardiaco in auto quando puoi fare un giro davvero ispirante nella metropolitana di Napoli? Le 12 splendide Stazioni dell’Arte lungo le linee 1 e 6, parte degli sforzi del comune per migliorare la vecchia metro, presentano più di 250 murales, dipinti e sculture di artisti e architetti contemporanei.

 

TOLEDO: Il psichedelico mosaico a tema acquatico sul soffitto Crateris de luz di Robert Wilson segna la stazione Toledo sulla grande via dello shopping di Napoli, Via Toledo.

 

VANVITELLI: Nel quartiere Vomero, la stazione Vanvitelli vanta una spirale al neon del compianto Mario Merz.

 

UNIVERSITÁ: Vicino all’università di Napoli, la giocosa stazione del designer industriale Karim Rashid ospita una scultura ispirata alle sinapsi e ritratti astratti di Dante e Beatrice.

 

GARIBALDI: Una delle stazioni più affollate di Napoli ha una scala mobile futuristica, uno specchio interattivo e un sacco di lumache colorate.

 

MUSEO: Progettata da Gae Aulenti, la stazione rosso pompeiano, vicino al Museo Archeologico Nazionale, è dedicata alla storia con sculture e foto di Ercolano, Napoli e dei sobborghi.

 

Come lasciare Napoli

Anche se c’è un sacco da mangiare, vedere e dire a Napoli, il resto della Campania ha tanto da offrire quanto la città. Quando sei pronto a vedere oltre la metropoli, dai un’occhiata a questi paesi fuori dai sentieri battuti:

Massa Lubrense: Questa città chic offre un lato più tranquillo e meno turistico della Costiera Amalfitana, mentre il paesaggio verde circostante è perfetto per fare escursioni.

 

Sant’Agata de’ Goti: A soli 35km da Napoli, il centro storico praticamente pende dal bordo di scogliere di tufo, una roccia formata da cenere vulcanica.

 

Sapri e Scario: Al confine tra Campania e Basilicata, (la maggior parte de) la regione del Cilento è stata dichiarata parco nazionale. I paesi della regione hanno delle adorabili case a schiera e delle bellissime spiagge tra scogliere rocciose.

Paestum: Un’antica città greca sulla costa del Mar Tirreno, un sito archeologico che non ha nulla da invidiare a Pompei.

 

San Marco dei Cavoti: Questo piccolo paese di 3.000 abitanti in provincia di Benevento ospita alcuni dei migliori artigiani del torrone, un dolce simile al nougat ripieno di frutta secca tostata.

 

Castellabate: Un’antica città medievale in provincia di Salerno, Castellabate è sormontata da un castello del 1123 ed è menzionata nell’epopea di Omero L’Odissea.

Elegante ristorante dalle pareti blu con sedie arancioni, tovaglie bianche, opere d'arte, specchio dorato e vista sul bar. Arredamento caldo e classico. Elegante sala da pranzo con pareti blu, specchio dorato e poster d'epoca. Sedie arancioni su tavoli rivestiti di bianco. Presenti i loghi Helvetia e Bristol.