Roma. La capitale d’Italia non è solo Eterna, né solo uno dei centri urbani più belli del mondo, ma è anche la capitale del cinema italiano. Il legame tra la Città Eterna e la settima arte è innegabile, profondo e indissolubile. Questa città caotica è stata una musa per registi come Sorrentino, Pasolini e Fellini; la casa degli studi di Cinecittà; e il parco giochi sociale di decenni di star del cinema. Le sue strade sono state scelte per raccontare storie d’amore e amicizia, drammi e horror, noir e innocenza. Passeggiare per Roma è come immergersi in un set cinematografico. Ecco una guida ai luoghi romani resi famosi dai riflettori del cinema:

Spanish Steps
LUOGHI E STRADE
VIA VENETO
Iniziamo il nostro giro nella Roma del cinema dal simbolo degli anni della dolce vita. Via Veneto – una strada bellissima che attraversa il cuore di Roma, da Piazza Barberini a Porta Pinciana – è dove si radunavano i più grandi nomi del cinema e della televisione negli anni ’50, ’60 e primi ’70: Eva Gardner, Burt Lancaster, Elizabeth Taylor, Marcello Mastroianni e un sacco di altri. Fatti un giro per lo shopping o una colazione tranquilla in uno dei posti eleganti qui ( Harry’s Bar e Cafe Doney) e ti sentirai una star, almeno per un po’. Molti produttori di Hollywood hanno persino usato questa strada come set e i suoi club e hotel come luoghi d’incontro. Anche se Fellini l’ha resa famosa con il suo film classico La Dolce Vita, in realtà ha ricostruito l’iconica strada all’interno degli studi di Cinecittà.
SCALINATA DI TRINITÀ DEI MONTI
Tappa d’obbligo del nostro giro, un posto il cui fascino è dato dalla fontana della Barcaccia, fatta da Pietro e Gian Lorenzo Bernini, e dalla bellissima chiesa della Trinità dei Monti. Proprio per la sua bellezza scenografica, questa scalinata è stata scelta come set per alcuni dei film più famosi della storia del cinema: qui la principessa interpretata da Audrey Hepburn in Vacanze Romane, annoiata dall’etichetta rigida della vita di corte, trova l’amore tra le braccia di Gregory Peck; qui si svolgono i destini delle tre malinconiche sarte Marisa, Lucia ed Elena in Le ragazze di Piazza di Spagna; qui Nicola scherza con Luciana, la bellissima Stefania Sandrelli, suscitando la gelosia di Antonio in C’eravamo tanto amati.
Vicino a Piazza di Spagna, non si può non menzionare la stradina Via Margutta, un tempo popolata da stalle e botteghe, poi resa famosa dal grande schermo: la casa della protagonista di Vacanze Romane si trova proprio qui. E non è tutto: Federico Fellini, Anna Magnani, Giulietta Masina, Giorgio de Chirico e Novella Parigini hanno tutti vissuto in Via Margutta.
PALAZZO DEI CONSERVATORI
Parte dei Musei Capitolini, il Palazzo dei Conservatori del XV secolo è fantastico per l’intera collezione di statue, dipinti e affreschi, ma vai nel cortile per vedere i piedi frammentati del Colosso di Costantino – ammirati anche da Matt Damon in Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella Il talento di Mr. Ripley (1999).
FONTANA DI TREVI
La Fontana di Trevi è forse, insieme al Colosseo, uno dei monumenti più iconici di Roma, in parte grazie all’unico e solo La Dolce Vita di Fellini (1960), in cui Anita Ekberg e Marcello Mastroianni fanno il loro famoso ingresso nelle sue acque. È una scena che ha fatto la sua comparsa in un sacco di altri film (che roba meta!): in Lost in Translation, i protagonisti guardano la scena in TV; nel film di Fellini L’Intervista, la scena viene introdotta dallo stesso Marcello Mastroianni e riproiettata nel salotto della stessa Anita Ekberg; il film di Ettore Scola C’eravamo Tanto Amati (1974) mette in scena un dietro le quinte iper-meta in cui Fellini e Mastroianni interpretano se stessi. Nel film di Monicelli Risate di Gioia (1960), troviamo anche Anna Magnani in abito da sera alla Fontana di Trevi.
PIAZZA NAVONA
Un altro simbolo di Roma molto gettonato tra le produzioni internazionali, Piazza Navona, appare nella scena d’apertura del film di Ridley Scott Tutti i soldi del mondo (2017) sul rapimento del giovane John Paul Getty III; Scott ha fatto decorare l’intera piazza romana nello stile tipico degli anni ’70.
Ritroviamo la piazza anche in Il talento di Mr. Ripley (1999) di Anthony Minghella: una lunga scena vede i protagonisti Tom Ripley (Matt Damon) e Meredith Logue (Cate Blanchett) chiacchierare mentre passeggiano nel cuore della Città Eterna tra Piazza Navona e Piazza di Spagna.
(Curiosità storica: Originariamente costruita sul sito dello Stadio di Domiziano nel primo secolo d.C., la piazza veniva usata per giochi atletici e altri eventi pubblici.)
FONTANA DELL’ACQUA PAOLA
Tra i luoghi più romantici della Città Eterna c’è senza dubbio la terrazza del Gianicolo: offrendo una vista panoramica di Roma, al tramonto la collina diventa un punto d’incontro per amici e innamorati, che si trattengono qui fino a quando escono le stelle. Il suo famoso “fontanone” (letteralmente “fontana grande”, un soprannome) fa da set per la prima scena del film di Paolo Sorrentino La Grande Bellezza (2013), che ha vinto l’Oscar come Miglior Film Straniero e molti altri premi internazionali. Il cannone di mezzogiorno, il sacro e il profano, la sindrome di Stendhal: la prima scena de La Grande Bellezza è un’esperienza evocativa di questo angolo romano.
PORTA PORTESE
Nel quartiere di Trastevere, si può trovare la targa in memoria del film Ladri di Biciclette (1948) diretto da Vittorio De Sica. Per trovare la sua bicicletta rubata, il protagonista Antonio va a Porta Portese, un tempo mercato di merce rubata. (Cerca disperatamente la bicicletta anche in molte altre zone popolari della città, come Piazza Vittorio, lo Stadio Flaminio, i ponti sul Tevere e Via di Val Melaina.) Il famoso mercato, che si tiene ancora ogni domenica, è stato anche il set del capolavoro di Monicelli I Soliti Ignoti quando c’è un tentativo di furto di una macchina fotografica – una delle grandi gag del film del 1958, che vede una banda composta da Gassmann, Mastroianni e altri grandi attori del cinema italiano.
IL PIGNETO
Infine, fuori dalle principali attrazioni di Roma, a est, si trova il quartiere del Pigneto. A causa della sua anima operaia e proletaria, il Pigneto (e tutta l’area sud-orientale di Roma: Prenestino, Casilino e Tuscolano) era particolarmente amato dai registi del neorealismo (Luchino Visconti, Pietro Germi, Nanni Loy, ecc.). Roma Città Aperta (Roberto Rossellini, 1945) con Anna Magnani e Aldo Fabrizi, è stato girato nel quartiere, ma le sue strade non avrebbero potuto essere più perfette che per i personaggi di Pier Paolo Pasolini. Accattone (1961) ha segnato il quartiere. Le principali location viste nel film sono Via Fanfulla e il Bar Necci: quest’ultimo era il vero cuore pulsante del film di Pasolini, il luogo d’incontro dei “ragazzi di vita” narrati da Pasolini, e un posto frequentato dal regista e dal cast del film.
IL PANTHEON
Roma barocca, tra il Pantheon e Piazza Farnese, fa da sfondo magnifico a una cinematografia che è stata usata per evocare suggestioni diverse: aspetti popolari o aristocratici, spensierati o cinici, misteriosi o drammatici si fondono nella storia di vicoli, monumenti e palazzi.
In Piazza della Rotonda, il grande Vittorio De Sica ha girato una scena drammatica di Umberto D. (1952), uno dei film più significativi del Neorealismo italiano. Un ex funzionario ministeriale, Umberto, non può più vivere con la sua misera pensione e si ritrova a mendicare sotto il colonnato del Pantheon. Quando incontra un conoscente, vergognandosi, finge di essere lì per caso. Nessun film ha espresso in modo così toccante la solitudine della vecchiaia, aggravata dalle scarse opportunità economiche del paese.

The Pantheon
BAR
I punti di riferimento del mondo del cinema.
HARRY’S BAR
Il leggendario Harry’s Bar, l’unico posto che evoca La Dolce Vita come se fosse uno screenshot preso direttamente dal film, è il posto dove andare per un tuffo nell’età d’oro di Via Veneto, quando Frank Sinatra suonava il piano e ogni star glamour faceva la sua apparizione qui. Come negli anni ’60, puoi ancora fare l’aperitivo, goderti il piano bar ogni sera, e vedere ed essere visto. La loro specialità sono i cocktail Bellini.
CAFFÈ DONEY
Lo storico Caffè Doney in Via Veneto, parte dell’Hotel Westin Excelsior, è famoso per essere stato un crocevia internazionale per le grandi star degli anni ’50 e ’60. Storicamente culla della moda e del trendsetting, oggi il bar serve come un salotto intimo e accogliente.
Aperto tutti i giorni dalle 8 alle 23, il caffè è aperto dalla colazione al dopo cena con un menu di varie offerte regionali: cicchetti veneziani e panelle siciliane, panzerotti pugliesi e piadine romagnole, supplì romani e pizza bianca con porchetta.
ANTICO BAR MARIANI
L’Antico Bar Mariani, situato in Via dei Pettinari da cinque generazioni e 160 anni, era un preferito di Carlo Verdone (che viveva nello stesso edificio), Alberto Sordi (che viveva nelle vicinanze) ed Ettore Scola. Aperto dalle 6 alle 21, la bottega storica è ottima per un caffè a qualsiasi ora o una pizzetta farcita all’ora di pranzo. Con insegne, tavoli e congegni vintage, il bar è sempre pronto a essere un set cinematografico.
BAR ROSATI
Dagli anni ’20, il Caffè Rosati è stato un punto di culto per personaggi di alto profilo del mondo dell’arte e dell’intellighenzia che hanno gravitato intorno a Roma. Lo storico caffè in Piazza del Popolo era frequentato da pittori di Via Margutta e dal grande poeta Trilussa, che amava trascorrere il tempo nella sala interna più riservata. Negli anni ’60, un ospite immancabile era Federico Fellini, così come eminenti scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino e artisti come Mario Schifano.
Anche oggi, Rosati mantiene il suo fascino tra gli intrattenitori nazionali e internazionali. I posti all’aperto soleggiati sono ideali per una colazione italiana a base di dolci o un aperitivo.

Illustration of Pier Paolo Pasolini, Courtesy of Bar Rosati
RISTORANTI
I preferiti degli attori e registi italiani.
TRATTORIA BIONDO TEVERE
Aperta nel 1914, questo ristorante, con una terrazza coperta da pergolato affacciata sul fiume, fu scelto nel 1951 da Luchino Visconti per una scena di pranzo familiare in Bellissima con Anna Magnani.
La trattoria era anche un preferito di Pier Paolo Pasolini, che vi cenò la notte prima di essere ucciso. Il ristorante privilegia la cucina tipica romana attraverso specialità di carne e pesce. La pizza è romana – sottile e croccante. Non perderti assolutamente il carciofo alla giudia.
LA VERANDA DELL’HOTEL COLUMBUS
Verso la fine de La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, Jep (Toni Servillo) va a un appuntamento in questo pittoresco ristorante in Borgo di Santo Spirito. In un edificio del XV secolo, il locale di lusso ha bellissimi affreschi e un soffitto a volta. Non perdere il giardino a lume di candela quando il tempo è bello.
NECCI DAL 1924
A Pigneto, il bar Necci è un’istituzione da sempre. I vecchietti ci giocano a carte la mattina fin dagli anni ’20 e non si sono fermati neanche quando Pasolini stava girando Accattone (1961) lì. Necci non è solo un ristorante, ma un posto dove la gente del quartiere si ritrova. Ci trovi roba fatta in casa tipo cornetti, pasta, pizza e dolci.
LE TAVERNELLE
Un ristorantino storico nel rione Monti, Le Tavernelle era il preferito di un sacco di attori e registi, compreso il grande Federico Fellini. Le foto dei clienti famosi tappezzano le pareti del locale. La cucina è tipica romana e le porzioni sono generose.
OSTERIA MARGUTTA
L’Osteria Margutta, a due passi da Piazza di Spagna, è aperta dal 1965 e ci suonano jazz dal vivo. Le sedie sono dedicate agli ospiti famosi che ci sono stati, tipo de Filippo, Fellini, Giulietta Masina e Woody Allen, che ci ha girato delle scene di To Rome with Love nel 2012. Il menu dell’Osteria Margutta è niente male, con la caponatina signature di Margutti, la zuppa di ceci e vongole, i fusilli al ragù alla cannella, la tartare di manzo alla grappa e il filetto al Petit Verdot con cacao e pepe rosa.

Courtesy of Necci Dal 1924
CINEMA
Per concludere questo viaggio nella Roma cinematografica, cosa c’è di meglio che andare a vedere un film in uno dei cinema storici di Roma?
CINEMA FARNESE PERSOL
Tra i cinema d’essai (cinema d’essai) più popolari e conosciuti della capitale, lo storico cinema di Campo de’ Fiori è stato costruito alla fine dell’800. Oggi, il cinema è noto per la sua programmazione variegata, che include un mix di film classici, stranieri e indipendenti.
NUOVO SACHER
Nel 1991, la struttura allora inattiva a Trastevere è stata acquistata dalla Sacher Film, la casa di produzione cinematografica di Nanni Moretti e Angelo Barbagallo, per offrire una programmazione di film d’autore meno conosciuti. Oggi, il piccolo cinema ha sia una sala interna che una estiva all’aperto.
CINEMA ADRIANO
Fondato nel 1898 come teatro di prosa, il Cinema Adriano è uno dei cinema più antichi della capitale, progettato dal famoso architetto Luigi Rolland e situato in Piazza Cavour. Scegli il film proiettato nella vasta sala a ferro di cavallo, decorata in bianco e oro, con un soffitto in stile barocco affrescato dallo scenografo Alessandro Bazzani.
CINEMA GREENWICH
Nato negli anni ’20 come Sala Clemson, cinema parrocchiale dei Salesiani, il cinema del quartiere Testaccio è ora un multisala specializzato in film d’essai.