








Una nostalgia per l’estate italiana: una bibita ghiacciata sotto il sole cocente; cena sotto una pergola, addormentarsi da bambino mentre i tuoi genitori finiscono la loro cena, cullato dalle conversazioni smorzate del ristorante. Il mare dopo il tramonto, quando passavi quell’ora in più in acqua con gli amici del liceo, sentendoti super fico mentre il bagnino piega le sdraio e chiude gli ombrelloni.
Quasi come cartoline vintage, queste scene sono ferme, senza tempo, raccontano una storia e nessuna, mostrano una città e nessuna, in uno spettacolo che è un tango tra un’Italia archetipica nella mente del visitatore e un racconto di bellezza costantemente messo in scena dagli stessi locali.
Un viaggio visivo di Camilla Glorioso