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Il Restauro di Fendi

Fendi è Roma e Roma è Fendi.

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.

La casa di moda ha sempre amato sottolineare l’importanza della capitale, sua città natale, nel suo lavoro. Roma non vive solo nelle creazioni del marchio, né semplicemente nel suo nome inciso sotto il logo di Fendi; i suoi monumenti, le opere d’arte, i vicoli stretti e l’amata architettura sono parte integrante dell’identità di Fendi. È qui che la famiglia ha scelto di vivere e lavorare. È qui che l’azienda ha la sua sede.

Il rapporto è molto reciproco: nel corso degli anni la Maison è spesso diventata il fiore all’occhiello della Città Eterna, capace di renderla contemporanea nella sua perfezione classica. D’altra parte, nonostante i suoi numerosi negozi sparsi in tutto il mondo, in molte occasioni Fendi è stata in grado di trasformare la capitale nella più luminosa delle sue vetrine. Ma questo non senza che l’azienda prima ringraziasse lo sfondo tanto amato contribuendo al restauro di molti dei suoi monumenti artistici. Un legame inevitabilmente stretto, quasi come se avessero una storia d’amore, è determinato da un profondo fascino per la Roma antica; degli imperatori, degli dei e delle Veneri di incredibile bellezza.

La casa di moda è sempre stata molto più di una semplice azienda per la città. La Maison si è sempre distinta tra coloro che sono stati in grado di tessere sogni e vestiti, proponendosi come vero mecenate dell’arte, impegnandosi a donare fondi in nome del restauro dei beni artistici. Fendi è sempre stata orgogliosa di poter restituire le sue bellezze a Roma. Poter restituire alle radici da cui si è stabilita, forse addirittura nutrire quelle radici, così da mantenere vivo l’affascinante dialogo tra passato e presente.

L’azienda è stata fondata nel 1918 quando la designer Adele Casagrande aprì un modesto laboratorio di pelletteria e pellicceria nella centrale Via del Plebiscito. Nel 1925, dopo il suo matrimonio con Edoardo Fendi, questo divenne la boutique Fendi — il successo fu immediato. Nel 1965 le cinque figlie di Adele ed Edoardo, Paola, Franca, Carla, Anna e Alda, assunsero il direttore artistico tedesco Karl Lagerfeld. L’azienda divenne così uno dei marchi più lussuosi al mondo, ottenendo un enorme successo e numerosi riconoscimenti, senza mai rompere il suo legame con Roma, luogo che rimane una continua fonte di ispirazione per collezioni, campagne pubblicitarie e servizi fotografici.

Tessuti che sposano i corpi scultorei delle modelle, sfumature luminose che incorniciano alla perfezione il loro viso e la loro pelle, e persino linee morbide e tessuti vertiginosi che lasciano senza parole per la loro incomparabile bellezza sono solo alcune delle caratteristiche ben note del marchio. Fendi è sempre stata al vertice delle rinomate icone della moda italiana, distinguendosi per la sua innovativa direzione creativa.

Nel 2015, la maison si è insediata all’interno di una delle strutture più significative della città, un’icona del razionalismo italiano nel futuristico quartiere EUR: il Palazzo della Civiltà Italiana. L’edificio, noto al popolo come Colosseo Quadrato e progettato nel 1937 da Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano, ospita un’area di oltre 1000 metri quadrati per mostre aperte al pubblico. Il Palazzo appare nell’elenco dei restauri di beni artistici e culturali finanziati da Fendi e riporta, sulla facciata principale, la famosa frase: “Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori.”

Al Palazzo, in occasione del 90° anniversario di Fendi nel 2016, è stata inaugurata la mostra “Fendi, L’Artigiano dei Sogni”. La mostra proponeva un percorso poetico, ma soprattutto era piena di suggestioni e allusioni all’interno del meraviglioso mondo metafisico della rinomata casa di moda. Un mondo parallelo, quasi surreale, al quale si accedeva con una sola chiave: l’immaginazione. La mostra si sviluppava in diverse sale e su vari livelli sensoriali, rivelando tutta l’ammirazione della Maison per il fascino romano.

Mentre la mostra si teneva all’EUR, nello stesso anno Fendi ha sfilato su una passerella trasparente sopra le acque blu Tiffany della Fontana di Trevi nel centro storico della città. Intitolata “Leggende e Fiabe”, grazie a un’illusione ottica unica creata dalla passerella in plexiglas, le modelle avvolte in cappucci e abiti eterei ispirati alle fiabe nordiche di Kay Nielsen sembravano galleggiare sulla superficie dell’acqua, amplificando l’effetto suggestivo dello spettacolo. L’evento ha anche inaugurato la storica fontana che era in rovina prima di essere restaurata grazie a Fendi e all’iniziativa Fendi for Fountains.

Nel 2019, poco prima che il mondo si fermasse, Fendi ha organizzato un’altra sfilata incantevole davanti all’unico e maestoso Anfiteatro Flavio, il Colosseo. Come per la Fontana di Trevi, Fendi ha donato un sacco di soldi per lunghi e intensi restauri del Colosseo.

In oltre 90 anni di storia, la maison ha celebrato Roma in tutti i modi possibili e immaginabili, trasformandola nella sua casa, costante ispirazione e set rinomato. Qualcuno da amare e a cui tornare ogni volta. Qualcuno da proteggere e venerare nelle sue perfette imperfezioni. Scegliere di sfilare davanti ai suoi monumenti è sinonimo di questo amore indissolubile, è come prometterle ancora una volta che questo legame non si spezzerà mai.

Una storia che inizia e si ferma (solo temporaneamente a causa della situazione attuale) nel modo più eloquente ed elegante. Una storia che sembra una favola e che, come ogni storia che si rispetti, trasmette la voglia di diventarne protagonista.