OLIO NUOVO
“Oh come stai?”
“Ehi, come va?”
“Bene dai, sabato siamo andati a cogliere le olive”
“Tutto bene, sabato sono andato a raccogliere le olive”
“Me ne porti una bottiglia?”
“Me ne porti una bottiglia?”
“Mmm… quest’anno ce ne sono poche…”
“Ah vabbè, come non detto allora, sarà per l’anno prossimo”
Il semaforo diventa verde e sfrecciamo via, il tassista sospira e sussurra a se stessa “speriamo vada meglio l’anno prossimo”
Questa è la stagione della cosa più preziosa sulla terra…L’olio nuovo.
Oh sì, perché l’olio d’oliva, in particolare l’olio nuovo, è meglio dell’oro, e di gran lunga meglio del bitcoin.
In Italia siamo così fortunati da avere un parente, un amico, un amico di un amico che produce olio d’oliva e quando arriva novembre inizia il giro di telefonate… alla ricerca di una di quelle bottiglie piene di quel liquido ancora “verde”, piccante, leggermente speziato in cui vorremmo fare il bagno. Usalo con parsimonia perché non capita così spesso, soprattutto in anni come questo.


ACQUA ALTA
“Bisogna veder sel mar riceve o se el torna indrìo.”
“Speriamo che il maltempo si sfoghi nel mare Adriatico e non su Venezia”
Alta marea, suona la sirena, le strade si allagheranno…
La maggior parte del mondo andrebbe nel panico, chiuderebbe tutto… ma no, non i veneziani, niente giorno libero da scuola (con grande dispiacere dei bambini), stivali di gomma ai piedi, passerelle alzate, acqua alta o no, la vita continua come al solito… abbracciando questi piccoli momenti.
Leggi dell’amore di un veneziano per l’ACQUA ALTA



LA MAGLIA DELLA SALUTE
“Mamma pizzica!! Ho caldo, posso levarla?”
“Mamma pizzica!! Ho caldo, posso toglierla?”
“No amore, sennò rischi di prenderti l’influenza”
“No tesoro, rischi di prenderti un raffreddore”
Se sei cresciuto con una mamma italiana, sai esattamente di cosa stiamo parlando…
Quando le stagioni cambiano, anche i nostri armadi e vestiti cambiano; quando la brezza mattutina diventa un po’ più fresca, appare il nostro peggior incubo… LA MAGLIA DELLA SALUTE – la canottiera di lana che eravamo costretti a indossare da bambini e di cui ora non possiamo fare a meno. Attenzione, le nostre mamme avevano ragione, non indossarla può causare raffreddore, influenza o colpo di freddo.


TARTUFO
Il mondo è ingiusto… è vero.
Noi italiani, semplicemente, siamo stati così dannatamente fortunati.
I tartufi, un’altra cosa da aggiungere alla lunga lista di motivi per cui l’Italia è il miglior paese del mondo.
L’ingrediente più costoso al mondo non è nient’altro che un fungo che si trova sulle radici degli alberi, il punto? Quegli alberi devono essere italiani…
Selvatico, stagionale, non coltivabile, non conservabile e trovato principalmente in Italia. Non parliamo del tartufo bianco, la varietà più rara e delicata, che si trova SOLO nella zona delle Langhe in Piemonte.
Quindi se riesci a metterci le mani sopra, assicurati di consumarlo “immediatamente”, crudo – preferibilmente a scaglie – con tagliolini e burro, battuta al coltello, un uovo all’occhio di bue o formaggi semi-stagionati.



SOLE AUTUNNALE
Le foglie sono diventate gialle e rosse, le mattine sono nebbiose e la luce del giorno è più calda ma più corta, le sagre (fiere del cibo) sono iniziate, il duro lavoro è stato completato… l’uva è diventata vino e le olive olio, è ora di coprirsi e godersi. Festività e il profumo di caldarroste sono nell’aria. Gite in macchina verso piccoli paesi dove le tradizioni e la comunità sono ancora forti, dove l’autunno sembra un po’ più accogliente e speciale, sono all’ordine del giorno in questo periodo dell’anno.
Prima tappa…Orvieto

