Cosa c’è di più poetico del sole che si congeda, scomparendo dietro il sipario del mare?
Un tuffo al rallentatore oltre l’orizzonte, per lasciarci la calma di una giornata appena finita.
Idee, progetti per domani sfumano per un istante.
Siamo pervasi da quella nostalgia di momenti lontani nel passato, e non sembra esserci fretta di pensare al futuro, quella leggera angoscia del domani è dominata da una “quiete profondissima”, per citare il poeta Leopardi.
Il momento tinto di rosso è una fotografia del tempo fermato, che lascia andare il tempo perduto. Ecco perché ci sforziamo di immortalarlo, quel fugace momento di quiete.
Questa è la mia ode al tramonto, un momento della giornata che non smette mai di stupirci.
Ho visto tramonti splendidi nella mia vita, infuocati sulla laguna veneziana, affacciati sui palazzi di Milano, sbiaditi sul lago di Lecco, tra le foglie dei parchi di Parma.
Il tramonto è un catalizzatore universale.
Ma in Sardegna, l’isola mediterranea così famosa per le sue spiagge bianche e acque cristalline, è un vero e proprio culto.
Prova a immaginare:
Dopo aver passato la giornata in spiaggia, soprattutto il lunghissimo pomeriggio, intervallato da un gelato e un caffè, tra un bagno e una chiacchiera, tutto si ferma.
Un momento di quiete.
I bambini sono usciti dall’acqua, le onde stanno rallentando. Il suono della risacca sulla battigia è musica di profondo relax.
C’è un atteggiamento verso il tramonto, un rispetto per un momento sacro, che in molti posti, come la baia di Porto Ferro, è quasi religioso.
Inizia una pigra processione verso Il Baretto per conquistare i posti in prima fila per lo spettacolo del sole che tramonta.
La città, invece, brulica di pellegrini diretti verso la fortezza.
Una prima linea piena seguita da molti che hanno portato un picnic: birre ghiacciate e qualche finger food, da gustare mentre si aspetta il momento della foto perfetta.
Ma attenti a chi viene per una foto mordi e fuggi! I tramonti sono una benedizione, un momento da assaporare lentamente. Magari seduti al Cult Bar, davanti a una birra artigianale al carciofo servita con eleganza da Thibaut e una chiacchierata sull’arte con Valentina, la proprietaria della galleria d’arte all’interno del bar.
In inverno sfidiamo il maestrale (il forte vento da nord-ovest) per catturare i tramonti, che di solito, circondati da grandi nuvole, ci regalano gli scenari multicolore più spettacolari. Se ami i posti più eleganti, conosci già la vista panoramica dell’ Hotel catalunya.
Tuttavia, poche cose incarnano l’idea di dolce vita italiana più che prendere un gelato e dirigersi verso il mare, ancora meglio se in quelle ore pigre, dove la luce del sole inizia a cedere e “abbassarsi”.
E diciamocelo, l’accompagnamento per eccellenza del tramonto estivo è il cocktail, l’aperitif serale.
Magari poi, per il pre-movida, ti piaceranno i rumorosi lounge bar sulla spiaggia, come Il Riservato e Maracaibo.
Spostandoci lungo la costa, la strada costiera verso Bosa, su rocce lunari e piccole piscine naturali, è il momento di abbassare gli occhiali da sole, alzare lo sguardo dal libro, fermare qualsiasi attività per godersi la purezza di luci e colori.
Il ristorante che domina la spiaggia di S’Abba Druche ti servirà un’eccezionale fregola allo scoglio con una vista rosa di totale contemplazione.
Siamo arrivati alla meditazione consapevole nella sua forma più pura.
È quasi impossibile contare tutte le piccole baie incastonate come pietre preziose lungo la costa sarda.
Da Argentiera a Li cantareddi, avvolti dai profumi della macchia mediterranea.
Se passi per Castelsardo, non puoi perderti una visita al ristorante mozzafiato Rocca ‘Ja. Mozzafiato sia per la vista che per il cibo, e le pizze!
Siamo tutti romantici di fronte a un momento come questo.
Tutte le lezioni di meditazione tibetana della mia vita non eguaglieranno mai la pace che ho provato davanti al sole che bruciava dietro il piccolo Pan di Zucchero nella baia di Masua.
O gli ultimi tuffi prima del tramonto sull’isola di Carloforte, o forse quell’antipasto di pesce crudo che ho mangiato nel ristorante sulla spiaggia di Piscinas (il deserto sardo).
Non solo spiagge dove puoi vedere i tramonti, non sottovalutare le alture!
Ammira il sole che va a dormire dalla cima di un’area archeologica come Monte Baranta a Olmedo, o la spettacolare ferrata intorno alla miniera di tufo di Monteleone Roccadoria.
Senza dimenticare l’eccellenza, il complesso nuragico del Palazzo Su Nuraxi, il set dell’ultima collezione autunno-inverno di Antonio Marras.
O lo scenario reso famoso dalla TV nazionale, il tramonto sul meraviglioso Supramonte.
Capo Pecora e Sella del Diavolo, S’Archittu e Cala Sapone a Sant’Antioco.
Non possiamo dimenticare Costa Paradiso, e una visita obbligata al Bini Shell, ancora più misterioso e lunare illuminato dalle luci rosa della sera e Littigheddu dove la vista dell’isola dell’Asinara è davvero indimenticabile.
Anche qui, c’è l’imbarazzo della scelta. Ma tra il Sea Lounge e il Pacifico Rosemary, preferisco l’atmosfera sacra e mistica della Valle della Luna.
Catturare i tramonti è la mia ossessione; il momento di frenesia che mi prende, per afferrare una birra e un asciugamano e correre a vederlo ogni giorno, è un appuntamento che non posso perdere. Fallo con cautela, perché crea dipendenza.