“Non posso vivere con lui, ma non posso vivere senza di lui”: sono le parole che ho pronunciato al telefono, mentre singhiozzavo incontrollabilmente con mia madre, il giorno prima che le cose finissero… ma questa storia non riguarda lui. Riguarda tutto ciò che è venuto dopo di lui.

Alcuni mesi molto confusi, instabili e strazianti, due nuove città, quello che sembrava un vuoto incolmabile e un paio di appuntamenti indimenticabili dopo, ho ritrovato i miei sentimenti!

“Ti giuro questa volta sono seria, mi piace veramente!” 

“Ma sei sicura?? E’ il mio migliore amico! Poi se cambi idea, diventa una situazione poco piacevole per tutti.”

“Te lo prometto, questa volta e’ diverso.”

Con imbarazzo ed eccitazione mi sono trovata nel bel mezzo di Ponte Cavour a Roma a fare il punto della situazione, convincendo mio fratello che uscire con il suo migliore amico fosse una buona idea.

Mezz’ora dopo, un’alzata di spalle poco convincente, seguita da, “Ok, fai quello che vuoi…” mi diede il via libera.

Abbiamo capito che ci piacevamo senza dire una parola. Ci scambiavamo sguardi segreti e impertinenti durante le grandi cene di gruppo, bevevamo durante i pasti, lasciavamo tutto e scappavamo al mare per dei pranzetti infrasettimanali, guardavamo film e ci coccolavamo: era il tipo di amore adolescenziale, innocente, divertente e dolce che, pur avendo vent’anni, non avevo mai avuto, ma di cui avevo bisogno più che mai. È stato un amore che non è durato più di tre mesi (la mia breve infatuazione per questo ragazzo è stata suggellata da un “Te l’avevo detto” di mio fratello), ma che mi ha restituito me stessa e mi ha ricordato che ciò che può sembrare la fine del mondo è solo un’opportunità per un nuovo eccitante inizio.

Tutto passa!