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Suoni di pienza

C’è un’altra tipo di luce qui, come se il sole sorgesse in modo diverso. C’è un altro tipo di tempo qui, come se la natura dettasse le ore.

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.

Qui c’è un altro tipo di luce, come se il sole sorgesse in modo diverso. Qui c’è un altro tipo di tempo, come se la natura dettasse le ore.

Pienza è una piccola perla situata in Val d’Orcia. Questo paesino ha le sue origini risalenti al Rinascimento. Potrei passare ore a descrivere le sue stradine, con nomi speciali come La via dell’Amore, che si affaccia sulle colline poetiche e rilassanti, o le altrettanto suggestive La via della Fortuna e La Via del Bacio. Qui tutto è intriso di riferimenti all’amore, ed è probabilmente per questo che Pienza è soprannominata la città dell’amore. Mi sono innamorato quasi ogni minuto, ammirando le sue colline, i suoi colori e i suoni della natura.

Pienza si trova su una collina che domina la spettacolare valle della Val d’Orcia. La città fu rinominata e ridisegnata alla fine del XV secolo dal grande umanista Enea Silvio Piccolomini, che poi divenne Papa Pio II. Il suo umile luogo di nascita, originariamente chiamato Corsignano, fu trasformato da Papa Pio nell’immagine di una città utopica, fondendo i principi della filosofia classica e del grande Rinascimento italiano. Gli edifici armoniosi come la Cattedrale, il Municipio e la piazza centrale componevano una struttura architettonica unica della città. Il centro storico di Pienza ha mantenuto la sua autenticità nel design, nell’ambientazione, nelle strutture storiche e nei materiali. Questo ha permesso al paesaggio agricolo circostante di fiorire. Camminando per le strade, l’estrema perfezione e proporzione formano una combinazione sorprendente. La chiesa romanica della Pieve di Corsignano è il punto di partenza da cui, scendendo verso il paesaggio mozzafiato unico, si arriva ad ammirare una delle viste più iconiche come visto nel film Il gladiatore.

Il cibo è incredibilmente saporito. Mantenendo la forza della semplicità, ci si può perdere nell’abbinamento perfetto di vari formaggi e vini rossi. C’è un altro ritmo di vita qui.

Il cielo è nuvoloso, il sole fa capolino timidamente da dietro le colline. Scelgo il percorso panoramico e prendo la strada sterrata, a pochi chilometri dalla strada principale, dopo il centro storico. È pura magia. Questa strada mi porterà all’agriturismo che ho prenotato per il weekend. Cipressi perfettamente incorniciati si allineano con altre piccole strade sterrate adiacenti. È come entrare in un altro mondo, potrebbe facilmente essere scambiato per un dipinto. Rallentando la macchina, noto cespugli di more che fiancheggiano entrambi i lati della strada. Alberi di fico, i loro motivi oro e marrone che rilassano i miei occhi. È tutto come una visione celestiale.

Alla fine della strada, dopo alcune curve, la strada inizia a salire; è allora che sai che presto raggiungerai l’agriturismo.

Il complesso agrituristico presenta alcuni appartamenti collegati tra loro, uno privato in fondo alla collina e lo spazio per la sala da pranzo. La stalla delle mucche, il porcile e il pollaio arricchiscono l’esperienza. Quasi tutto qui proviene dalla terra e dalla fattoria. Arrivo ad assaggiare prodotti di cui posso dire con certezza che sono.

Lascio i bagagli nell’appartamento, quello che ho scelto ha la vista migliore, un panorama mozzafiato che ammirerò all’alba. Mi cambio velocemente in costume da bagno, pronto per un tuffo rinfrescante in piscina giusto in tempo per il tramonto.

Mi siedo per venti minuti in silenzio, ascoltando i suoni di Pienza mentre l’ora d’oro dipinge silenziosamente il cielo.

Acqua, trattore, campana della chiesa, vento, gallo; tutti cantano a intervalli regolari, mentre le rondini volano. Mi sento come se avessi ottenuto l’ingresso a un evento esclusivo senza aver dovuto pagare il biglietto.

Mi concedo ancora un po’ di tempo per godermi questo spettacolo prima di andare a cena.

La cena viene servita in una sala accogliente accanto alla cucina. I tavoli limitati mi fanno capire come questo tipo di agriturismo rispetti pienamente il valore del vivere lento, che è un’esperienza unica in sé. Dipinti rurali alle pareti, alcuni che mostrano attività agricole del passato antico, la produzione di cesti e donne che lavorano la terra. Salumi come antipasti e come piatto principale, lasagne con manzo Chianina che potrebbero facilmente passare per quelle della mia nonna. Ovunque vada in Toscana mi piace concludere la cena con dei buoni cantuccini. Alcuni li chiamano cantucci ma mi piace rispettare le mie tradizioni fiorentine e chiamarli cantuccini, dei semplici biscotti croccanti biscotti con generose quantità di mandorle tostate (se sei fortunato, le migliori disponibili) che potresti voler inzuppare nel tradizionale vino da dessert Vinsanto, finché non sono ben inzuppati e un po’ alticci. Ne avrò mangiati 3, o 4. Non li conto nemmeno.

Ho deciso di fare una passeggiata all’alba, quindi ho impostato la sveglia e sono andato a dormire. L’alba qui è tranquilla, e probabilmente avrei potuto affidarmi al gallo per svegliarmi, ma questa volta vince la tecnologia. La prossima volta lascerò che siano la luce e la natura a prendere il sopravvento. Una delle cose più belle di questo posto è che puoi raggiungere tutto a piedi; non c’è bisogno di guidare fino a Pienza, è solo a 20 minuti a piedi dall’agriturismo. Puoi anche fare una delle innumerevoli passeggiate panoramiche, segnate con vernice rossa e bianca dal Club Alpino Italiano (CAI). Se sei un bravo escursionista, questo è il posto giusto per te. Durante la mia passeggiata mattutina, la natura si fonde con mille odori mentre la vita inizia a risvegliarsi e a fiorire di nuovo.

Ci sono parecchi ricordi memorabili di questo weekend, ma se dovessi sceglierne uno sarebbe sicuramente questa esperienza della luce del primo mattino e dei suoni tranquilli del vento e della fauna insieme.

Grazie Toscana,

Grazie colline,

Grazie rondini, che non sono ancora andate via,

Grazie gallo che canta all’alba,

Grazie semplicità,

Grazie, perché qui a Pienza, la vita è così maledettamente bella.