

Piazza Campo de' Fiori
Per questa, ti consiglio di svegliarti presto, devi far parte delle sue prime ore del giorno; quando il fioraio che è lì da più di trent’anni sistema con cura le preziose peonie, quando l’odore del pane appena sfornato dal Forno all’angolo si diffonde nella piazza e quando i locali che vivono nel quartiere fanno la spesa mattutina. Scelgono ogni pezzo di frutta e verdura con estrema cura, attentamente, mentre chiacchierano con il loro venditore di fiducia “del piu e del meno” (di tutto e di niente).
Il vivace mercato è lì che interagisce con la piazza dal lunedì al sabato e anche quando non c’è, la domenica, ti sembrerà comunque di sentire la voce dei venditori che urlano o cantano (è tutta una questione di prospettiva!) le loro offerte e di vedere la vecchietta preoccupata per la freschezza dei suoi fagiolini mentre sorride ai passanti. La domenica, puoi sempre goderti il perfetto prosciutto panino alla Norcineria Viola sui gradini della statua di Giordano Bruno, come dev’essere mangiato.


“Giovedì Gnocchi”
C’è un antico detto romano che dice “Giovedì gnocchi, da leccarte er piatto” (Il giovedì gnocchi, così buoni che vorrai leccarti il piatto).
Per capire veramente di cosa stiamo parlando, è fondamentale viverlo, respirarlo e assaggiarlo.
Quindi, mettiti il grembiule e preparati a seguire i passaggi.
Antica e facile da preparare.
INGREDIENTI
— 250g (1 3⁄4 tazze) di semola
— 1l di latte intero
— 100g (1⁄2 tazza) di burro
— 2 tuorli d’uovo
— 100g (1⁄2 tazza) di parmigiano grattugiato
— 40g (1/3 di tazza) di Pecorino Romano (qualsiasi altro tipo di formaggio NON è permesso, la prendiamo molto sul serio)
— 7g (0.03 tazze) di sale
— Un pizzico di noce moscata macinata
PREPARAZIONE
- Metti il latte in una pentola sul fuoco e aggiungi 30g (3/8 di tazza) di burro + sale + noce moscata. Appena inizia a bollire aggiungi la semola, mescola con una frusta.
- Cuoci per qualche minuto, una volta che hai un composto denso, toglilo dal fuoco e aggiungi i due tuorli d’uovo + il parmigiano. Mescola!
- Versa metà dell’impasto su un foglio di carta da forno e crea un cilindro uniforme usando le mani. Avvolgilo nella carta da forno e poi ripeti l’azione con la metà rimanente dell’impasto. Metti i due rotoli in frigo per 20 minuti.
- Taglia a dischi e mettili in una teglia imburrata (circa 40g) e cospargili con burro fuso (Oh che profumo!).
- Copri tutto con pecorino romano e cuoci in forno statico preriscaldato a 200C° per 20 – 25 minuti. Gratina per altri 4-5 minuti.
Divertiti a prepararli, ma soprattutto a condividerli.


Osteria Chiana
Ecco Marco, Federico e Carlo e l’idea di rimanere fedeli allo spirito romano che credono, come noi, debba essere custodito e condiviso. Una tradizionale Osteria Romana nel meno conosciuto quartiere Trieste che non manca di sorprese. Un posto dove il menu del giorno non manca mai di catturare l’essenza di Roma. Dalla “pasta cicoria e guanciale” alle “bucce di patate” (bucce di patate fritte) questa Osteria nel cuore di Via Chiana è riconosciuta da tutti gli abitanti del quartiere come la loro casa.
Ordina puntarelle e la trippa alla romana (trippa romana) con mentuccia, ma soprattutto osserva. Roma ti mostrerà una delle sue parti migliori attraverso le persone che entreranno da quella porta.
Autenticità, qualità, sensibilità e un pizzico di ironia.


Antico Forno Roscioli
Un emblema di Roma, un posto in cui ti imbatterai fortunatamente, che tu lo voglia o no. Basta seguire il profumo dei prodotti da forno o cercare una fila di persone che si riversa nelle strade.
In Via dei Chiavari, una piccola strada proprio vicino a Campo Dei Fiori c’è la migliore pizza al taglio Ti aspetta. Rigorosamente mangiata proprio fuori dal “forno”, in piedi, perché non c’è modo di resistere neanche un secondo di più. Rossa, con mortadella, con zucchine, sarai viziato dalla scelta, e anche infinite opzioni dolci, dalla crema al pistacchio alle torte con ciliegie, pinoli e ricotta.
Nel 1972 quando Marco Roscioli ha rilevato un’antica panetteria voleva dare ai locali qualità e affidabilità. Dopo più di 40 anni, possiamo tranquillamente dire che è riuscito a raggiungere il suo obiettivo – “Roscioli è una sicurezza” e in tempi come questi, è tutto ciò di cui abbiamo davvero bisogno.


Regoli
I romani potrebbero non essere d’accordo sulla politica, sul calcio, sui ristoranti, ma quando gli si chiede dove trovare il miglior “Maritozzo” in città la risposta sarà unanime e piena di entusiasmo: REGOLI!!!!
I romani vengono qui per i maritozzi con la panna ma se ne vanno con vassoi pieni di bignè allo zabaione, crostatine con fragoline di bosco e profiteroles.
Regoli, in Via Merulana nel quartiere Esquilino, è una storica pasticceria romana, un’istituzione e uno dei pochi posti per cui i romani non si lamentano di fare la fila. Nascondi il vassoio mentre torni a casa, o preparati a interagire con tutti i romani che incontri per strada:
“Possiamo darti una mano con quello?”
“È il migliore in città, goditelo.”
“La prossima volta digli che ti manda Domenico.”
“Ahò”
Ci servirebbe un intero pezzo per spiegarlo completamente, ma permettici di provare. La capacità di essere concisi (tipica dei romani) potrebbe essere pienamente spiegata da questa espressione, che contiene in sé una forma di saluto, dissenso o sorpresa. Questa frase è spesso accompagnata da un gesto della mano tesa portata a lato della bocca per far echeggiare la voce. Non puoi tornare a casa senza aver sentito questa espressione con le tue orecchie, ovviamente pronunciata da un locale.