Le nostre gite di famiglia nel weekend erano guidate dalla passione per l’Opera; decidevamo dove andare in base allo spettacolo che interessava a mamma e papà.
Ero molto piccolo e le opere erano lunghe, finivo sempre per addormentarmi prima della metà, ma nel momento in cui entravamo nel teatro, qualsiasi teatro, ero sveglissimo come se stessi entrando in un mondo incantato.
La Traviata di Giuseppe Verdi all’Arena di Verona, seguita da una fantastica cena a base di pesce in uno dei ristoranti preferiti di mia madre, L “Oste Scuro, ha lasciato un segno indelebile. Era una serata estiva ventilata, e ci hanno dato una candela all’ingresso. Una volta accesa, la nostra candela si è unita a migliaia di altre, poi tre gong, e poco dopo, è iniziato tutto. Qualcuno tra la folla ha gridato entusiasta ‘bravo maestro’ e il resto è stato pura magia. Ricordo di essermi sentito sopraffatto dalla grandiosità di questo teatro all’aperto e da questa strana sensazione di vicinanza con il resto del pubblico. All’improvviso, a metà spettacolo, ha iniziato a piovere a dirotto, ma tutti sono rimasti fermi, applaudendo, aspettando che passasse e che lo spettacolo ricominciasse. È stata pura euforia. Da quella sera in poi ne sono rimasto dipendente.
Il mio immenso amore per l’Opera non deriva dal melodramma musicale teatrale, dai costumi intricati, dal trucco glorioso e dalla perfetta fusione tra poesia e musica, ma ciò che veramente fa la differenza sono i teatri che ospitano questi spettacoli. Ogni teatro porta con sé un pezzo di storia della sua città, della sua gente, dell’Italia. Dall’Arena di Verona, un antico anfiteatro romano, al teatro della Fenice a Venezia costruito al posto della residenza di Marco Polo (distrutta nel 1597), i teatri italiani sono templi sacri dedicati esclusivamente all’arte. Questi edifici fanno parte della nostra cultura, del nostro patrimonio e sono una testimonianza vivente del nostro passato.
Nel 1573, un gruppo di musicisti e intellettuali, la Camerata Fiorentina, si riunì per far rivivere il dramma greco; volevano che le battute fossero cantate invece che semplicemente recitate. E così nacque l’Opera, all’epoca chiamata “favola in musica” e “dramma per musica”. All’inizio l’Opera era un piacere riservato a pochi, ma presto divenne un’arte accessibile a tutti grazie al primo teatro d’opera pubblico costruito a Venezia nel 1637.
“Il teatro è un diritto e un dovere di tutti. La città ha bisogno del teatro. Il teatro ha bisogno dei cittadini” Ogni spettacolo dal vivo è un’esperienza irripetibile, unica, incomparabile, è “spesso un riflesso della nostra società, un luogo dove non solo distrarci dalla realtà ma scoprire una regione, una comunità e il mondo che ci circonda. Ecco una lista dei nostri teatri preferiti, che consigliamo vivamente di vivere almeno una volta nella vita. La prossima volta che sei in Italia comprati un biglietto per uno spettacolo, potrebbe essere amore a prima vista o potrebbe richiedere un po’ più di sforzo ma ti promettiamo che” sarà una relazione che durerà per sempre:
I nostri posti preferiti:
Arena di Verona — La sua costruzione è ancora avvolta nel mistero, ma si pensa risalga ai primi decenni del primo secolo sotto l’imperatore Augusto. All’epoca, come tutti gli anfiteatri, veniva usata per spettacoli ludici e combattimenti tra gladiatori. Fu solo nel 1822 che iniziò ad essere usata come grande teatro all’aperto e nel 1913 fu rappresentata la prima opera: l’Aida di Giuseppe Verdi. Da allora, questo anfiteatro è diventato il più grande teatro d’opera del mondo e la sede del Festival lirico annuale di Verona
Teatro Massimo Bellini a Catania — Le discussioni su un teatro pubblico a Catania iniziarono già nel 1700, nel fervore della ricostruzione dopo il terremoto che distrusse la città nel 1693. Nel 1812 fu posata la prima pietra di quello che, nelle intenzioni dei catanesi, doveva essere il “Gran Teatro Municipale”, ma fu solo il 31 maggio 1890 che il capolavoro di Vincenzo Bellini fu completato. Ci sono voluti “solo” circa duecento anni per realizzarlo, ma il risultato è da non credere.
Teatro San Carlo a Napoli — Un motivo in più per visitare Napoli, il teatro d’opera più antico del mondo ancora in attività, è come lo descrisse una volta Stendhal “Non c’è nulla in tutta Europa, non dico che si avvicini a questo teatro, ma che ne dia una pallida idea. Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita.”
Gran Teatro La Fenice a Venezia — Venezia nel XVIII secolo non aveva un solo teatro d’opera, ma ben sette; era conosciuta come la città della musica, la regina dell’Opera. La Fenice, progettata nel 1789 e inaugurata il 16 maggio 1792, risorta due volte dalle ceneri, era la più spettacolare di tutte. La Fenice riflette la storia della sua città e incarna il suo mito. Acqua e luce, fuoco e aria sono gli elementi che costituiscono indissolubilmente la sua maestosità.
Teatro Regio a Torino — Fu costruito per volere del re Carlo Emanuele III di Savoia nel 1738, ma dopo un brutale incendio del teatro rimasero solo fumo e macerie. I lavori di ricostruzione del teatro iniziarono solo nel 1967 sotto la guida del grande architetto italiano Carlo Mollino, che rinnovò completamente la struttura rendendola non solo uno degli edifici architettonicamente più interessanti del panorama torinese, ma uno dei teatri più importanti e rinomati d’Europa.
Teatro Olimpico a Vicenza — Il Teatro Olimpico è una delle meraviglie artistiche di Vicenza e un sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Insieme al Teatro all’Antica di Sabbioneta e al Teatro Farnese di Parma, è uno dei soli tre teatri rinascimentali rimasti esistenti. È l’ultima opera del grande architetto italiano Andrea Palladio “le cui idee sono più vicine allo spirito del teatro moderno, che favorisce il rapporto tra pubblico e azione.”
Teatro Bibiena a Mantova — Il cosiddetto teatro “scientifico” progettato da Antonio Galli Bibiena nel 1767, famoso in tutto il mondo per la decorazione interna, è un luogo dove si raggiunge la perfezione artistica e musicale. Visitare questo teatro significa scoprire lo splendore e la grazia dell’Illuminismo, accompagnati dallo spirito di Wolfgang Amadeus Mozart, che si esibì la sera dell’inaugurazione del teatro il 16 gennaio 1770.
Teatro Massimo Vittorio Emanuele a Palermo — Il Teatro Massimo, costruito nel 1897, assomiglia a un tempio classico, una struttura imponente che è rapidamente diventata il simbolo di Palermo. Dietro la facciata simile a un tempio si cela il potente spirito di innovazione delle arti
La stagione operistica generalmente va da ottobre ad aprile.