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Il pranzo della domenica a Milano è tornato di moda

A Milano il pranzo della domenica non c’era più, era stato sostituito dal brunch. Ora, i ristoranti sono pieni e pranzo della Domenica è diventato di moda – ma non in trattoria.

 

A Milano durante la settimana si andava per un pranzo di lavoro, e nei weekend ci si incontrava per il brunch. La piccola metropoli italiana e la città più internazionale del Bel Paese aveva cancellato il rito del pranzo domenicale a base di lasagne e arrosto con patate in nome di opzioni più cool, pancake e salmone affumicato – perché la “città della moda” molto spesso segue solo la moda… anche se in provincia e nel resto d’Italia il pranzo domenicale con i parenti è ancora un’istituzione, a Milano era sull’orlo dell’estinzione come il panda. Poi il 2020 ha cambiato tutto.

 

Le fasi alterne di coprifuoco permanente e ristoranti chiusi la sera hanno portato alla riscoperta, più per disperazione che per scelta, di nuovi orari e nuove abitudini. Aperitivi alle 16, food delivery, cene a casa e pranzi al ristorante… che ha dovuto alzare le serrande anche nel giorno di riposo storico.

 

Il pranzo della domenica è tornato di moda, completo di tovaglia e bottiglia di vino, i milanesi hanno riscoperto il piacere di stare a tavola per ore. Finalmente come nel resto d’Italia e non solo per bere cocktail al bancone di un bar. Ma è inutile cercare una trattoria del passato, quelle sono chiuse e poi di domenica troveresti solo qualche famiglia e signori anziani. Ecco 5 indirizzi, dal classico all’anticonvenzionale, per vivere un nuovo-vecchio rito cittadino e conoscere diverse anime della Milano di oggi (ma non quelle di ieri).

 

La Bettolina
La gita fuori porta

Milano si è sempre svuotata nei weekend: i pendolari restano a casa e i milanesi scappano, la città rimane per quelli che vengono dall’hinterland e i turisti per fare shopping e uscire nei posti alla moda. Tra i milanesi, chi può scappa nella seconda casa, al mare o in montagna, ma se non possono andare da nessuna parte allora si dirigono a Gaggiano, la meta preferita dei milanesi per la loro gita del weekend. È la prima campagna che si incontra alle porte della città, a pochi minuti dalla A50, un posto bucolico per sentirsi in vacanza. Un grande classico, tanto che tra cascine e ristoranti storici in una micro-città di poche migliaia di abitanti, c’è solo l’imbarazzo della scelta su dove andare. Ma La Bettolina è nuova: dei ragazzi giovani hanno rilevato un posto storico e l’hanno trasformato in un locale moderno ma ancora rustico dove servono cocktail, birra artigianale, pizza, hamburger e ottima carne alla griglia. Niente cucina milanese stereotipata o piatti della nonna, piuttosto un paradiso per gli amanti dell’affumicato. Vecchie abitudini, design contemporaneo e menu che piacciono alle nuove generazioni: questo è forse l’indirizzo più milanese che c’è oggi a Gaggiano.

 

 

Tipografia Alimentare
Cucina brutalista e vini naturali

Tipografia Alimentare è diventato un fenomeno urbano per hipster, amanti dei vini naturali e per chi vuole sedersi in un ambiente accogliente, sorridere e mangiare qualcosa di insolito. Hanno la cucina brutalista definitiva perché alla fine c’è pochissima cottura dato che tutto si basa sulla scelta delle materie prime e combinazioni intelligenti: poca carne e tante verdure per piatti come fregola, pesto di cavolo nero, nocciole, formaggio d’asina; cedro, cipolla e formaggio con crosta fiorita; cavolo, cavolfiore, pomodori secchi, olive, capperi e mandorle. Stile nordico per molti aspetti, ma con tutto il calore di madre e figlia che invece è molto italiano. Si trova in un angolo fuori mano sul Naviglio Martesana, un’oasi poco conosciuta ai turisti dove si può passeggiare lungo la lunghissima pista ciclabile che porta fino in città. Ti senti bene, bevi bene e ti godi una Milano lontana dai luoghi comuni. Meta perfetta per fare un giro in bici e poi passare un pomeriggio esplorando la vita di periferia – niente paura, quando sei stanco torni in centro in metro.

 

L'Ile Douce
In pasticceria, o al parco

L’Ile Douce è uno dei nuovi locali milanesi e uno dei più popolari della città: in onore della loro anima francese, non hanno il pranzo della domenica ma servono il déjeuner du dimanche. In realtà sono molto italiani e il proprietario Fabrizio Barbato ha ricevuto il premio di pasticcere emergente nel 2018, lo stesso anno in cui ha aperto, grazie al panettone e pandoro, tra i migliori in circolazione, e alla cura maniacale di ogni prodotto di panetteria o pasticceria. Perché andare in una pasticceria francese se siamo a Milano? Perché la “pasticceria milanese” non esiste veramente e perché vuoi mischiarti con coppie e famiglie nel quartiere Isola. Producono eccellenti croissant e viennoiserie per la colazione, ma la loro sezione salata soddisfa chi vuole fare un pranzo veloce e accompagnare il risveglio con un bel cappuccino. Croissant salati farciti, pane e ottimo burro francese, formaggi, panini, tutto con un’incredibile selezione di materie prime, da seguire con almeno un mignon o un gelato. Se è una bella giornata, preparano un cestino da picnic: vai al parco o vai a casa a mangiartelo sul divano.

 

Bentoteca
Bento Gourmet

Mangiare giapponese per il pranzo della domenica? Qui, il tipo di cucina non è quello che fa tendenza, la gente viene per lo chef Yoji Tokuyoshi. Ex sous chef di Massimo Bottura, si è guadagnato una stella Michelin grazie alla sua “cucina contaminata”, un mix di Italia e Giappone. Nel 2020 ha trasformato il ristorante in una Bentoteca durante il Covid. Conti più bassi, un posto casual sempre pieno e sorridente: ha perso la stella ma ha guadagnato l’apprezzamento dei clienti che l’hanno reso il posto dove andare (cioè, prenota con largo anticipo!). Da non perdere, perché tutti ti chiederanno “ma sei stato alla Bentoteca?” e andarci di domenica è come “osservare la gente”, i veri milanesi che si godono un meritato riposo. Senza perdere il rigore dell’ex tavola gourmet, sono passati a un comodo lounge dove puoi mangiare anguilla e yakitori di pollo, morbidi katsusando di pane bianco e pesce spada fritto, karagee di merluzzo, ramen al miso e bento bellini bellini – aprendo vini naturali. Per onorare Instagram, ordina i Panda, burro e acciughe.

 

Ristorante Sine
Con le sfogliatelle dello chef

Un bellissimo ristorante moderno, con vista sul parco, e uno chef campano che dopo anni al Bulgari Hotel ha inaugurato il suo bistrot di cucina mediterranea contemporanea. La domenica, combina primi e secondi portati in tavola in vassoi e padelle da condividere: paccheri, coniglio all’ischitana o cozze al pepe, gin e pompelmo, gattò di patate con provolone e granchio, la pizzetta fritta al nero, sempre perfetto ragù alla napoletana e primi piatti. Ricette che cambiano ogni domenica, secondo la stagione, e poi come ogni pranzo domenicale che si rispetti, sarai viziato dalla scelta dei dolci! Un tavolo rotondo accanto all’ingresso (per vivere il dolce finale fin dall’inizio) è pieno di dolci e prelibatezze della tradizione napoletana: in alzate a più piani, protette da campane di vetro e servite dal pasticcere, qui trovi babà, sfogliatelle, pastiera napoletana e torta caprese , ma anche dolci al cucchiaio come il tiramisù (fatto fresco al momento) o la delizia al limone, gelatine di frutta, popcorn caramellati e caramelle. Ovviamente, per chi vuole ordinare à la carte, c’è anche un piccolo menu diverso ogni domenica.

La Bettolina

Tipografia Alimentare

L'Ile Douce

Bentoteca

Ristorante Sine