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Trentino-Alto Adige

Quattro musei all’aperto in Trentino-Alto Adige

Nata negli anni ’60, questa forma di espressione è stata rilanciata con concorsi e festival internazionali e le opere, spesso composte da alberi e radici, cambiano nel tempo insieme al paesaggio. La Land Art è lo spettacolo dell’inventiva umana che si fonde con la natura, un legame affascinante, capace di regalare emozioni e suggestioni uniche.

 

L’Italia ospita molti esempi di land art, che possono tracciare vari itinerari sulle tracce dell’arte contemporanea in un dialogo continuo con la natura. La Land Art è effettivamente una galleria d’arte senza pareti, dove il tuo sguardo può spaziare liberamente fino ai boschi e alle montagne oltre le opere d’arte, dove puoi sentire il profumo delle foreste e dei fiori, ascoltare le gocce di pioggia cadere e vedere gli animali vagare generosamente tra le sculture.

 

Nella regione invernale del Trentino – Alto Adige (dove si trovano le Dolomiti patrimonio dell’Unesco), persino l’arte va a braccetto con la natura. Ora che il Natale è alle porte e speriamo che, nel nuovo anno, potremo viaggiare di nuovo, abbiamo selezionato 4 parchi di land art in questa zona montuosa e innevata che sono un’esperienza davvero ipnotizzante per un viaggiatore curioso e amante dell’arte.

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.
 

Arte Sella
Trentino

Arte Sella è il museo a cielo aperto nato nel 1996 in Val di Sella, la zona settentrionale del Trentino, e da più di trent’anni cresce e si rinnova, tra boschi rigogliosi e montagne scultoree sullo sfondo, grazie agli interventi di oltre trecento artisti. Seguire il suo percorso, respirare la sua aria, ascoltare la sua melodia fatta di ruscelli e canti di uccelli, è un’esperienza che in questo momento più che mai aiuta a mantenere vivi i sogni e, se possibile, a coltivarne di nuovi.

 

In questo Louvre della natura il percorso è affascinante in ogni stagione ma in inverno, coperto da un manto di neve, è ancora più speciale. Il progetto si sviluppa in diverse aree: il giardino di Villa Strobele, l’area di Malga Costa – un centro che ospita anche eventi, concerti e mostre – e il sentiero di collegamento Montura. Gli artisti di Arte Sella, senza apportare modifiche radicali al territorio, sono invitati a recuperare il materiale della loro espressione creativa nel bosco vicino, utilizzando così legno, rami, foglie, pietre e terra.

 

In questo senso, i creatori non sono più al centro del progetto ma lasciano spazio all’opera d’arte, che nel tempo può anche scomparire. Se alcune installazioni svaniscono, altre diventano sempre più imponenti, come la Cattedrale Vegetale costruita nel 2001 da Giuliano Mauri vicino a Malga Costa, qui raffigurata. Quest’opera d’arte e architettura ha le dimensioni di una cattedrale gotica a tre navate alta 12 metri con una superficie di 1220 metri quadrati: ha 420 colonne portanti, 500 anelli e 300 rametti intrecciati a formare l’impalcatura.

 

All’interno delle colonne sono piantati alberi di carpino, che l’artista ha progettato per accompagnare le piante nella loro crescita e poi far posto a 80 arbusti a forma di pilastro. Qui tutto è fusione, compresi i visitatori, che sono parte essenziale del processo di evoluzione e confronto tra arte e natura.

 

RespitArt
Trentino

RespirArt è uno dei parchi d’arte più alti del mondo e il museo all’aperto più alto d’Italia tra i 2000 e i 2200 metri di altitudine, nella zona della Val di Fiemme, sempre in Trentino. Questo parco, curato da Beatrice Calamari e Marco Nones dal 2011, è pieno di opere di land art create da artisti locali e internazionali, con l’obiettivo di generare un dialogo senza tempo tra l’arte contemporanea e le cime dolomitiche del Latemar, dichiarate Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’Unesco.

 

L’opera qui raffigurata è la prima installazione in Italia della land artist Olga Zimeska. Con rami di betulla, pino cembro e nocciolo, ha creato un mosaico dove ogni legno rappresenta una cellula umana. Lo spazio vuoto, la mente, si concentra sulla natura del Latemar. La struttura è statica, mentre la natura è movimento. “L’uomo spesso agisce come un osservatore statico della bellezza che lo circonda – ha spiegato l’artista, senza rendersi conto che lui stesso è natura, natura in movimento”.

 

Tra le opere realizzate da artisti di fama internazionale, il parco vanta una di Hidetoshi Nagasawa che ha creato, con pietre di porfido trentino, un’installazione dedicata a Danae, figura della mitologia greca, un labirinto di pietra contenente un magnifico masso circondato da fiori.

 

Eogni estate, appaiono nuove installazioni artistiche, tra cui concerti e incontri letterari organizzati nel teatro all’aperto del Latemar. Il gesto creativo di “lasciar andare” l’arte nella natura ci invita ad affidarci ai cambiamenti e, quindi, alla vita stessa che è una continua trasformazione.

Dolomites

 

Il respiro degli alberi
Trentino

“Il respiro degli alberi” è il nuovo percorso tematico di arte e natura del Comune di Lavarone. Non lontano dai paesi di Lanzino e Chiesa, in località Tomazol, questa mostra permanente nel bosco racconta la vita silenziosa degli alberi. L’elemento guida delle singole opere è l’albero come elemento di vita.

 

I panorami della Vigolana, delle Dolomiti di Brenta, della Val Centa e del Lago di Caldonazzo permettono una lettura del territorio piena di emozioni e suggestioni. Il sentiero, lungo 2,4 km, da ripetere al ritorno, fa parte del circuito “Lavarone Trekking”. Ogni opera è una riflessione discreta che si fonde con ciò che la circonda, un omaggio a una caratteristica funzionale o “spirituale” dell’albero, autentico elemento di vita nell’ecosistema.

 

Smach
Alto Adige

SMACH è nato nel 2012 in Alto Adige. I fondatori, Michael Moling, Katy Moling e Gustav Willeit, avevano un obiettivo preciso: incoraggiare e implementare il turismo culturale in Val Badia, creando un percorso per valorizzare le Dolomiti attraverso opere site-specific di artisti. Ogni opera ha una missione precisa: stimolare l’interesse delle persone per l’arte, valorizzando l’area delle Dolomiti in cui sono immerse.

 

Attraverso un dialogo tra arte e natura, gli artisti vogliono promuovere una consapevolezza approfondita e continua degli aspetti storici, culturali e tradizionali di quest’area. Homestead di Arianna Moroder, qui raffigurata, consiste in una composizione di maglioni colorati posati a terra in una sintesi armoniosa. Da circa 10 anni, l’artista raccoglie maglioni di persone che ha incontrato durante la sua vita e che, per quest’opera, ha cucito insieme.

 

Ogni singolo pezzo rappresenta il tassello di un mosaico che si fonde con la natura, creando un contrasto cromatico unico. Esposti agli elementi, i maglioni sbiadiscono e si stabilirà una simbiosi con il prato circostante.

Arte Sella

RespitArt

Il respiro degli alberi

Smach