BIORITMO (@bioritmico)
Nato nel 2021, il progetto Bioritmo è per gli amanti della natura tra noi: il gruppo, che opera secondo la filosofia pseudoscientifica che “le nostre vite quotidiane sono significativamente soggette a cicli ritmici,” suona set quasi esclusivamente all’aperto, in spazi verdi come giardini e fattorie. L’acqua è sempre gratuita – è un must per il gruppo – e a volte potresti trovarla aromatizzata con prodotti ed erbe dei luoghi che li ospitano. I set di solito iniziano con lo stile Italo-disco prima di passare alla tech house. Il gruppo sceglie di operare sotto il nome Bioritmo, invece di menzionare i nomi dei singoli DJ, tra cui il co-fondatore Giacomo Spotti, il cui obiettivo è che Bioritmo sia “un modo sempre più dinamico di vivere la musica elettronica, staccandola da qualsiasi schema e abitudine tossica a cui è stata spesso collegata, indirizzandola invece verso il sentirsi meglio mentalmente e fisicamente ogni volta che si balla.”
A seconda della stagione, ci possono essere una o due feste a settimana, e tieni d’occhio i loro eventi sportivi occasionali con tennis, bocce, e corsa.

LATTEXPLUS (@lattexplus)
Ispirato ai warehouse party e ai club underground di Londra e Berlino, il brand di eventi Lattexplus è nato nel 2010. Più un organizzatore di feste che un collettivo di DJ, il nome del progetto prende ispirazione dal capolavoro cinematografico di Kubrick Arancia Meccanica e dal “milk plus” (“”latte più) del protagonista Alex – e un mix è quello che otterrai con Lattexplus. Sebbene ispirato alle capitali della techno del mondo, la loro musica non raggiunge le profondità dell’oscurità, permettendole di essere più accessibile e sempre allegra. Il co-proprietario Biniam ci dice: ” Non si tratta di uno stile o genere musicale specifico. Alcune persone non ci identificano come un evento techno – ma più house, disco – anche se abbiamo ospitato alcuni artisti techno durante l’anno come DVS1, Blawan e, recentemente, Samà Abduladhi. Non si tratta solo di questo, però: si tratta di costruire una comunità intorno a un’atmosfera bella, amichevole e giocosa.”
Organizzano spesso feste alla recentemente rinnovata Manifattura Tabacchi, un’ex fabbrica di tabacco, ma tieni d’occhio @lattexplus per qualsiasi dei loro eventi multidisciplinari: con un’attenzione alle luci, ai visual e al suono, Lattexplus vuole che gli ospiti “vivano la musica a 360 gradi” e lavora per includere altri formati come film e arte contemporanea.

Photo by Claudio Caprai
DE RIO (@de__rio)
Dal 2019, il collettivo DE RIO–fondato da Tommaso Andolrini e Tommaso Ciaranfi–organizza eventi, feste e DJ set “per esplorare le varie sfaccettature della musica elettronica, partendo da un focus sul suono ‘techno’.” Andando oltre il classico formato del club–sia fisicamente che concettualmente–il collettivo sceglie location “insolite, abbandonate o interessanti dal punto di vista sociale/storico” come giardini, capannoni o edifici abbandonati. Operando sotto il motto “solo per piste da ballo sagge”, DE RIO mira ad “attrarre un pubblico veramente appassionato e consapevole della musica, con un vero interesse o curiosità per il nostro movimento e la ricerca musicale che portiamo avanti.”
Il gruppo è abbastanza vario–e il loro sound si è evoluto man mano che i membri del gruppo sono cambiati–quindi gli stili musicali possono variare a seconda dell’evento, ma puoi aspettarti techno contemporanea con ispirazioni da EBM, trance, psytrance e techno old-school degli anni ’90. Dal 2021, il gruppo ha ampliato il suo raggio d’azione e ha avviato un’etichetta discografica indipendente, con sei uscite–dei loro artisti residenti e talenti emergenti–al loro attivo fino ad oggi.

Photo by @phlame_
LUNATICA (@_lunatica_movimento)
Lunatica è nato nel 2019 come progetto femminile/queer, lavorando “per combattere il divario di genere nel campo della musica da club a Firenze e in Toscana,” ci racconta la fondatrice Sofia Scupola. Man mano che questo divario si è ridotto, Lunatica si è evoluto in un progetto misto, pur mantenendo sempre l’attenzione su lineup di genere diverso che celebrano la musica e i suoi effetti sulle nostre “diverse fasi ed emozioni.” Alcuni eventi, come quello della fase di Luna Piena, contengono un’energia alta e vivace, mentre altri sono più introspettivi, come quelli della fase di Luna Nera. A seconda della fase in cui ti trovi, potresti ballare musica che orbita intorno al leftfield bass, breakbeat, techno e trance, anche se Lunatica organizza anche eventi ambient e downtempo. “Ci concentriamo sulla creazione di uno spazio più sicuro, equo e colorato. Crediamo nella festa come spazio temporale in cui possiamo crescere artisticamente e umanamente, e dove ci connettiamo con gli altri con rispetto e amore,” dice Scupola.
Quest’estate, 2023, puoi trovare Lunatica ogni altro martedì al Fiorino sull’Arno, o la domenica una volta al mese al loro pool party in Chianti.

MYSTIC VALLEY (@mysticvalle)
L’architetto, collezionista e produttore Andrea Battagli è un fiorentino doc con una mano in molti progetti musicali in giro per Firenze. Dopo anni di DJing con l’eminente gruppo Tropical Animals, Battagli sta spostando la sua attenzione: è uno dei fondatori del collettivo emergente Mizuna (@mizunantis), e la sua ultima impresa, Mystic Valley, porta un sound meglio descritto “come un melting pot di influenze psichedeliche italiane, dal downtempo oscuro al new beat, così come il breakbeat inglese e l’ebm tedesco.” In parallelo, Battagli ha lanciato–insieme al gruppo post punk Zona Utopica Garantita, di cui è stato coach–l’etichetta Mystic Transfers (@mystictransfers), che prende il nome dal famoso negozio dark wave di Firenze chiamato Transfers. Le loro uscite si concentrano sulla musica sperimentale e sui tagli club internazionali.

PINK SOUND SYSTERS (@pinksoundsysters)
Fondato nell’inverno del 2021, il collettivo Pink Sound Systers, che va anche con l’acronimo PSSY, è una comunità di DJ, attivisti, performer e creativi focalizzata sulle donne e il queer. Con un sound system descritto come rosa, vivace e independente (“rosa, vivace e indipendente”), il gruppo si può trovare in giro per Firenze e nelle sue periferie, nei circoli arci, nei club e nei rifugi. Per quanto riguarda il loro colore preferito, il collettivo scrive nel loro manifesto: “Ci riappropriamo di questo colore, che è stato dato alle donne nel 20° secolo come un’etichetta limitante; ci riappropriamo della sua energia, della sua forza.”

Courtesy of @pinksoundsysters