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Montalbano: la serie di successo del commissario di polizia preferito dalla Sicilia

E dove in Sicilia puoi seguire le sue orme

“Per mio padre Montalbano – così come per molti che si sono affezionati negli anni guardando la serie – è come un amico, quello di cui conosci ogni stranezza, sia personale che professionale.”

“Pronto, Montalbano sono!”

Solitamente il lunedì sera alle 21:15 circa, ho potuto sentire questa voce che proveniva dalla televisione in soggiorno. Significa che è iniziato uno degli episodi del commissario siciliano più amato dagli italiani, con un bel primo piano di Luca Zingaretti che risponde al telefono mentre sorseggia il caffè sulla terrazza della sua villetta a Vigata. Magari con l’asciugamano intorno al collo perché avrà fatto una nuotatina di buon mattino, oppure, proprio nel momento in cui sta infilando la forchetta nello sformato di pasta ‘ncasciata dell’adorata Adelina. 

Mio padre non si è mai perso un episodio, è come se avesse un appuntamento fisso con un amico. Si posiziona davanti alla tv, alzando il volume almeno al livello 20-25 (per superare il chiacchiericcio di sottofondo tra me, mia madre e mia sorella) e si immerge nel mondo di Montalbano. Gusta la pasta in trattoria insieme a lui, gli viene voglia di mare mentre lo vede nuotare, tossisce – in maniera imbarazzata – durante scene un po’ osè, ma soprattutto ragiona sulle indagini. Durante la pubblicità commenta l’ultima scena e cerca di ricostruire la trama “Secondo me è stato lui!”. 

La serie è figlia di una collana di romanzi che hanno come protagonista il Commissario Montalbano, scritta dal Maestro Andrea Camilleri. In tv sono state prodotte quindici stagioni, per un totale di 37 episodi, dal 1999 al 2021, con una media del 40/45% di share (la serie ha avuto un budget all’altezza: nelle ultime stagioni ogni episodio è costato circa 3 milioni di euro, più o meno quanto un film per il cinema, con 5 spot pubblicitari di prim’ordine inseriti). In totale sono 30 i romanzi che Camilleri ha scritto con la Sellerio Editore, vendendone circa 15 milioni di copie, di cui l’ultimo, “Riccardino”, pubblicato postumo.

Per mio padre Montalbano – così come per molti che si sono affezionati negli anni guardando la serie – è come un amico, quello di cui conosci ogni stranezza, sia personale che professionale. Lui sa che Salvo Montalbano ha un ottimo fiuto per le indagini. Sa che è un uomo delle istituzioni, di sani principi, che non potrebbe vivere senza la Sicilia. Infatti con la sua storica fidanzata, Livia Burlando, avrà sempre una relazione a distanza, non contempla mai un trasferimento in Liguria, né farà mai trasferire Livia a Vigata. Far lasciare la sua terra a Montalbano, sarebbe come sradicare una quercia secolare dal terreno. In un’intervista sul rapporto tra il Commissario e gli spettatori, Camilleri rispose: “I personaggi seriali diventano serial killer, non dell’autore, ma degli altri possibili personaggi. Si fanno forti grazie al favore del pubblico.” 

Il Maestro non ha mai descritto l’aspetto fisico di Montalbano, se non buttando qua e là nei vari romanzi, qualche piccolo dettaglio come i baffi. Durante i casting per la prima stagione, non si riuscì a trovare un attore che somigliasse al Commissario così come se lo immaginava Camilleri. Si decise di puntare sulla bravura di un giovanissimo attore romano, Zingaretti, ex allievo dell’autore all’Accademia Silvio D’Amico. Addio quindi ai baffi e ai capelli folti, Montalbano diventa calvo. L’attore ha così poi incarnato pienamente il personaggio, che i fan l’hanno amato ed è diventato un sex-symbol per molte donne. 

Noto

La Sicilia è stata il set della serie per lungo tempo, ed è profondamente legata al mondo di Montalbano. Sebbene Vigata non esista, i luoghi in cui Montalbano agisce durante la serie sono molto reali: Val di Noto, Ragusa Ibla, Scicli, Punta Secca, Ispica, Modica, Elicona e Vittoria. Grazie alla passione dei migliaia di telespettatori in tutt’Italia e non solo, molte delle città e dei luoghi dove si è girato, sono diventate mete turistiche ambite, con i fan che affollano le location di Montalbano. 

Queste sono solo alcune delle destinazioni degne di nota dove puoi seguire le orme del Commissario preferito d’Italia:

Punta Secca (frazione di Santa Croce Camerina): in questo piccolo borgo marinaro, c’è la famosa casa in riva al mare di Montalbano, conosciuta come Marinella, ed è ormai uno dei b&b più prenotati della costa; 

Enzo A Mare, Punta Secca

Ragusa Ibla (centro storico di Ragusa): è il quartiere più antico di Ragusa, sorge su una collina nella parte alta della città, conta quarantadue chiese e numerosi palazzi in stile barocco che per la serie tv, diventano architetture e quartieri della città di Vigata. A Ragusa Ibla, sono custoditi ben 14 dei 18 monumenti in stile tardo barocco dichiarati Patrimonio Unesco. Tra questi spicca senza dubbio il maestoso Duomo di San Giorgio, costruito nel XVIII secolo e attorniato da eleganti palazzi barocchi, al quale si accede da un’imponente scalinata.

Scicli: il comune sempre della provincia di Ragusa, ha trasformato il proprio Municipio della città nel Commissariato di Vigata, mentre l’interno del maestoso e nobiliare Palazzo Spadaro, diventa l’ufficio del sindaco di Vigata. Infine l’ex Camera del lavoro, è stata scelta per ambientare gli uffici di Montalbano e del suo vice Mimì Augello.

Il giallo spento del tufo fa da padrone in queste città che sembrano ferme nel tempo, immobili all’epoca dei gattopardi. Qui gli abitanti dalle finestre guardano le strade con la stessa curiosità di Montalbano, mentre i viaggiatori vagano tra i vicoli stretti e le piazze di Vigata alla ricerca di un nuovo caso da risolvere, un nuovo segreto da svelare.

Ragusa

Scicli

Punta Secca

Ragusa Ibla

Scicli

Ragusa

Palazzo Spadaro

Chamber of Labor

Enzo a Mare