ORIANA FALLACI
Una vera tosta. La più grande giornalista italiana di sempre, una delle scrittrici più famose del 20° secolo, un’attivista, una donna che non si arrende, che non sta zitta “Apro la mia boccaccia. […] E dico quello che mi pare”.
Ha viaggiato e scritto, scritto di guerre, sofferenze, amore e vita. La vita che ha amato tanto e per cui ha lottato fino alla fine.
Una scrittrice fiorentina arrogante, instancabile, arguta, con un desiderio insaziabile di dire la verità e con una sola idea in testa: fare come fanno gli uomini. Lei ha fatto meglio.
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KETTY LA ROCCA
“Non è tempo per le donne, per le dichiarazioni:
hanno troppo da fare,
e poi dovrebbero usare un linguaggio che non è il loro,
all’interno di una lingua che è tanto estranea quanto ostile a loro…”
Con questa affermazione, Ketty la Rocca si distacca dalla cultura maschile dominante degli anni ’70, esprimendo il bisogno di un nuovo linguaggio. Nelle sue opere, prima con l’ironia e il nonsense e poi con i collage, demistifica le rappresentazioni femminili stereotipate. Infine trova una nuova forma di comunicazione: i gesti del viso e delle mani rappresentano un linguaggio più autentico di quello verbale.


BIANCA PUCCIARELLI
(alias Tomaso Binga)
Solo un’idea di cosa dovevano fare le donne non troppo tempo fa… solo per essere prese in considerazione?
Bianca Pucciarelli ha dovuto entrare nel mondo dell’arte con lo pseudonimo maschile di Tomaso Binga. Poi ha deciso di ricominciare, usando il suo corpo come fonte d’ispirazione, per riacquistare la capacità di rappresentarsi come soggetto attivo. Come Ketty La Rocca, Bianca cerca un linguaggio espressivo. Riesce a trovarlo attraverso un alfabeto in cui l’artista stessa assume, con il suo corpo nudo, la forma delle lettere dell’alfabeto. Da un lato il corpo della donna, dall’altro, l’adattamento di esso alle forme linguistiche e simboliche della cultura patriarcale, che inevitabilmente plasmeranno la sua identità.
Le opere di Bianca sono state protagoniste della sfilata Dior FW19/20. Un inno alla ribellione femminista nell’arte e, allo stesso tempo, l’affermazione della femminilità attraverso la moda.


MIRELLA BENTIVOGLIO
Mirella Bentivoglio ha ricevuto numerosi premi sia per la sua attività poetica e artistica che per la sua mente critica come attivista. Tutta la sua vita è legata all’obiettivo di rivendicare uno spazio creativo femminile nella seconda metà del ventesimo secolo.
Ha esplorato il linguaggio che frammenta, ricompone e reinventa, mantenendo sempre al centro “la consapevolezza di genere”. Si è concentrata sul rapporto tra parola e immagine, che l’ha resa protagonista internazionale della poesia verbo-visiva: sentiva l’urgenza del segno e il bisogno di comunicare.
Immergiti nella scena artistica italiana e scopri quali mostre da non perdere nel 2022


GIANNA NANNINI
Rockstar, idolo, cantautrice italiana, madre a 54 anni, ma prima di tutto una donna. Una che si è battuta per il diritto all’aborto e ha incoraggiato le donne ad essere libere di amare chi vogliono e di scegliere sempre se stesse per prime.
Inizia ad ascoltare la musica di Gianna e, nel frattempo, conosci un’altra cantante italiana rivoluzionaria



ALDA MERINI
Una delle più grandi poetesse dell’Italia contemporanea. Una vita travagliata, tra entrate e uscite dai manicomi – nel 1947 incontrò “le prime ombre della mente”. Queste sono le parole che userà per descrivere il suo disturbo bipolare che l’accompagnerà per tutta la vita, tra luce e buio. Nella sua sofferenza ha trovato una voce unica, una grande consapevolezza del dolore e della condizione umana. Una profonda comprensione della vita e dell’amore che ha portato ad alcuni dei versi più toccanti che commuovono ed emozionano generazioni.

