L’Italia è più di un paese – è incredibile quanta arte, stile, cultura e sapore possa essere contenuto in un solo posto. Un posto che cambia aspetto e atmosfera, accento e cibo da una cittadina vicina a una valle montana e che sembra cento reami diversi in un unico territorio.
Per il resto del mondo, l’Italia esiste come un’idea. È uno spritz arancione amarognolo, con i cubetti di ghiaccio che tintinnano dentro, mentre sgranocchi patatine e olive chiacchierando con gli amici prima di bere vino e mangiare ancora di più a cena. È un espresso forte al bar, servito da un cameriere in giacca bianca e papillon nero, preferibilmente con un gran baffo e un sorriso complice, che dice “prego, Signorina”, anche se ormai sono chiaramente più una Signora di questi tempi. È il desiderio di scappare in qualsiasi caletta, con acque turchesi sotto e ombrelloni a righe sopra, con il tizio del “Cocco bello!” che ondeggia e si fa strada tra corpi abbronzati. È un cono di gelato che si scioglie per rinfrescarsi nel caldo insopportabile. Il gelato è stato inventato a Firenze durante il Rinascimento, tra l’altro; più che dipinti, sculture, affreschi e metà dei tesori artistici del mondo vengono da qui, lo sai.
L’Italia vista da lontano appare immersa nella storia, un posto i cui abitanti a malapena riconoscono l’eredità dei Romani e tutto ciò che è venuto dopo, accettando che il retaggio di un antico palazzo urbano o di un vecchio rudere di campagna debba semplicemente esistere tra loro. Da lontano, sembra un luogo di passione – con gesti delle mani e conversazioni animate sul calcio; vestiti opulenti e alla moda, a volte indossati in modo più appariscente dagli uomini che dalle donne; e ballate struggenti e gorgheggi operistici che fluttuano da minuscole auto sempre parcheggiate male.
La grande bellezza è che l’Italia è sempre stata amata perché la sua realtà è persino migliore di come la si immagina.