Vanità, aspetto, forma del corpo – ho scritto di tutto questo ma non importa quante parole o pensieri abbiano girato nella mia testa, è un argomento di cui potrei ancora parlare per ore. Forse perché la vanità è qualcosa che mi ha consumato, qualcosa che ho sempre cercato di padroneggiare – un tipo di irrealtà perché prima della mia percezione della bellezza, la bellezza, significava solo una cosa, perfezionismo.
Lo ammetto, quando mi mancano delle cose, alcuni giorni la fiducia in me stessa o l’amore per me stessa, mi fisso sugli altri che possiedono ciò che mi convinco di non avere. E così, passo molto tempo ad osservare a causa della mia eterna fascinazione per gli italianismi, specialmente l’ammirazione per le donne. Da sfogliare gli album fotografici della mia nonna pugliese nella sua dolce giovinezza, a osservare una donna così ordinata ed elegante in un tailleur di tweed coordinato che passa per strada, o a meravigliarmi di di quel look mediterraneo senza sforzo di Sophia Loren. “Ma come fanno le donne italiane ad essere COSÌ belle” mi dicevo mentre prendevo il telefono, cercando, navigando, leggendo ogni articolo o rubrica di consigli su cui potevo mettere le mani, scorrendo per trovare quella formula magica per raggiungere questa bellezza, perché “quando raggiungerò questa bellezza, sarò perfetta”
Ma cos’è la bellezza? La bellezza italiana, per essere precisi. Guardarla è qualcosa che potrei aver perso in traduzione. Ma la vita qui in Italia, imparo qualcosa di nuovo ogni giorno, e sarei negligente se non mettessi in luce il forte impatto che le donne, le donne italiane, hanno avuto su di me, i segreti che ho imparato, le filosofie che ho abbracciato. Ci sono le grandi attrici italiane, simboli di questa bellezza, da Monica Bellucci a Gina Lollobrigida e Claudia Cardinale solo per citarne alcune. Senza dubbio ci sono sempre mamma e nonna, che abbracciano e tramandano gli stessi promemoria di vita di generazione in generazione. Ma queste donne hanno molte cose in comune: la loro visione della vita, ma soprattutto la loro visione di se stesse, va ben oltre qualsiasi ragazza di copertina sulla facciata di una rivista.
La bellezza per loro va oltre il riflesso che le fissa nello specchio: parte dall’interno e si manifesta all’esterno. Secondo un vecchio detto italiano ” donna specchiante poco filante” o come lo interpreto io “una donna che si guarda troppo allo specchio, quasi troppo consapevole della propria bellezza, non è poi così affascinante”. Si tratta molto di più di prendersi cura, nutrire e abbracciare non solo il tuo corpo, ma tutto il tuo essere. E se sei mia madre, che lo dice un po’ più brutalmente ma comunque sempre con amore e cura “Dio ti ha fatto così, quindi sta a te imparare come conviverci.” A volte una pillola difficile da ingoiare se non sai come.
Ma quando si tratta di queste donne italiane, mi mostrano che la vita non “deve essere difficile, e mi dispiace dirtelo, ma non c’è una routine in 8 passaggi quando si tratta di mettere il tuo miglior piede avanti e incarnare”la bella figura. Invece, con sorpresa di molti, è piuttosto semplice.
Prima di tutto, se la domenica è il giorno della preghiera, che il sabato sia il giorno dei capelli. Il salone di bellezza, non è solo un salone di bellezza, ma un’istituzione per la maggior parte delle donne. Se guardi da vicino, la maggior parte sono piccoli negozi senza fronzoli, noti per l’illuminazione al neon fluorescente e un interno che sembra intoccato dagli anni ’70. Ma Prendere un appuntamento settimanale, o come alcuni, bi o addirittura tri-settimanale, non è un obbligo perché la società l’ha deciso così, ma piuttosto un desiderio, un rituale e indubbiamente un’esperienza sociale. “È un momento da dedicare a te stesso, una forma di cura personale. Quando i miei capelli sono ben curati, la mia preferenza personale di bordi morbidi e lunghezze lisce, mi sento come se la mia vita fosse in ordine. I miei capelli sono la mia ancora di salvezza” mi dice un’amica, “Sono cresciuta guardando mia madre e mia nonna andare dal parrucchiere, senza mai saltare un colpo, nello stesso posto alla stessa ora fino alla stessa sedia, perché se c’è una cosa certa, le donne italiane non sono note per avere quel tocco magico quando si tratta dei loro capelli, quindi la fiducia viene riposta nelle mani di un altro. Ma nonostante ciò, questa uscita sociale è qualcosa che le fa sentire belle, qualcosa che porta loro un’immensa gioia. Dopotutto, per loro, la bellezza è un sentimento.

Ma a parte i capelli, cosa mi dici di quella pelle perfetta, potresti chiederti? Tutto si riduce a trattare te stessa con cura; perché per le donne italiane, non è un ripensamento, imparato osservando gli altri e poi facendo. Prima, c’è il movimento fisico, e l’importanza, di lavarsi il viso. Posso ancora sentirla adesso, la mia nonna Alice che controlla ogni sera mentre sto quasi per raggiungere il mio letto, “Gabrielaaaaa, ti sei ricordata di lavarti la faccia?!” Ma il suo armadietto dei medicinali, e ora il mio, non è mai stato pieno di detergenti e creme stravaganti, né ha bisogno di esserlo, solo acqua calda, un po’ di sapone se vuoi, e tanta idratazione ma mai creme; invece olio d’oliva, soprattutto dopo lunghe giornate sotto il sole, giorni che la riempivano di pura gioia. Questa donna riponeva ogni grammo della sua fiducia in questo liquido magico e idratante, qualche goccia qui, qualche goccia là, mani, viso, capelli, tu dillo. Ma non è l’unica, chiedi pure a Sophia Loren, era la sua arma segreta, anche!
A parte l’aspetto fisico, influenzato da Sophia o dalla tua nonna stessa, le donne italiane mi hanno mostrato che non importa quante volte ti “lavi la faccia”, se non ti nutri internamente, non ti ami, non ti riempi di gioia e non ti esalti per la vita, la tua pelle lo rifletterà sempre. Sempre. E penso che questo sia ciò che ammiro di più di questa bellezza italiana. Certo, nessuna donna italiana rifiuterebbe mai un ottimo rossetto o un po’ di fondotinta qua e là, la stessa signorina Lollobrigida vede il suo viso come una tela bianca, uno spazio per creare arte. Ma mai con l’intenzione di trasformare il viso, coprire le rughe o mirare a un aspetto più giovane. La bellezza consiste nell’imparare ad amare i propri lineamenti, valorizzarli, abbracciare ogni ammaccatura e curva, trovare ciò che funziona, ma mai per renderli, o te stessa, più piccoli. Perché, come crede Bellucci, la sicurezza è più sexy di qualsiasi altra cosa.
In definitiva, le donne italiane mi hanno insegnato che c’è questa convinzione innata che le donne meritano più che mai di ricoprire il ruolo che si sono guadagnate nella società. Queste donne forti sanno che le loro opinioni e contributi sono apprezzati, abbracciano la loro femminilità, personalità, stile e lasciano che questi attributi brillino assolutamente attraverso la loro presenza. Sono aggraziate, senza paura, felici e curiose. Un modo di vivere la vita molto liberatorio e incredibilmente libero, no? Dopotutto, è di questo che si tratta la bellezza. Non è perfezionismo.
Quindi quando qualcuno mi chiede cosa voglio essere, chi mi ispira di più, dico con la massima sincerità, onestà e, nondimeno, orgoglio, “una donna italiana!”