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Ricette Italiane

In Cucina: Peposo dell’Impruneta

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.

Questo tradizionale stufato toscano prende il nome dalla città di Impruneta, appena fuori Firenze, e dal pepe nero, una bella dose del quale insaporisce il piatto cotto a fuoco lento. Sviluppato originariamente come modo per mascherare il sapore di tagli di carne economici e non freschi, peposo era una specialità dei fornacini (operai delle fornaci), che cuocevano il tutto in pentole di terracotta nel fuoco insieme ai loro mattoni e attrezzi. Colpito dalla sostanziosità del piatto, il famoso architetto fiorentino Filippo Brunelleschi lo dava da mangiare ai suoi operai durante la costruzione del Duomo.

Questa ricetta a cinque ingredienti di Michela de Mori del Podere Sala è ottima per una cena semplice e sostanziosa; pezzi di manzo (oggi, tipicamente spalla) vengono rosolati, poi stufati per alcune ore in una salsa al vino rosso e pomodoro con aglio e pepe. Lo stufato è meglio servito su polenta o con un gran pezzo di pane – questa è una delle poche preparazioni in cui il pane toscano senza sale è in realtà una scelta ottimale.

PEPOSO DELL’IMPRUNETA

Per 4 persone

INGREDIENTI

  • 1 kg di spalla di manzo, collo o qualsiasi taglio adatto per lo stufato
  • 250 ml di vino rosso, preferibilmente Chianti
  • Un goccio d’olio d’oliva (3 cucchiai)
  • 6 spicchi d’aglio, schiacciati
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • 1 cucchiaio di grani di pepe schiacciati (sembra tanto, ma il pepe è davvero la star dello spettacolo!)
  • 300-400 ml di acqua

PREPARAZIONE

  1. Taglia la carne a bocconcini.
  2. Non è un passo obbligatorio, ma per una carne più tenera e succosa, marinala nel vino per una notte. Se non per una notte, almeno 1 ora in frigo.
  3. Scalda l’olio in una padella (una di ghisa con fondo pesante funziona meglio).
  4. Sgocciola la carne dal vino, conservando il vino per dopo.
  5. Rosola la carne su tutti i lati. Non affollare troppo la carne nella padella – meglio farla in più riprese se necessario – altrimenti cuocerà al vapore invece di rosolare.
  6. Una volta che tutta la carne è rosolata, aggiungi l’aglio, il concentrato di pomodoro, il pepe, il vino e l’acqua, quanto basta per coprire appena la carne. Sala.
  7. Porta a bollore e fai sobbollire, scoperto, a fuoco basso per 3 ore e mezza fino a che la carne è super tenera. Mescola di tanto in tanto per evitare che si bruci. Una volta che la carne è tenera e ben saporita, è pronta per essere servita.
  8. Servi con fagioli cannellini, patate lesse, polenta o pane toscano.