FAI mangiare pesce – preferibilmente sette portate – alla Vigilia di Natale, una pratica conosciuta come La Vigilia; questa tradizione di lunga data nasce dall’usanza cattolica romana di astenersi dalla carne il giorno prima di una festa religiosa. FAI passare alla carne – parliamo di cappelletti in brodo e cappone – per il pranzo di natale (il pranzo di Natale).
NON aspettare fino al 25 per aprire i regali; molte famiglie italiane cominciano a scambiarsi i regali la sera del 24!
FALLO mangiare dolci a Natale. Qui il Natale non è Natale senza panettone, o il suo cugino pandoro, anche se ci sono un sacco di altri dolci festivi regionali da provare, come mostaccioli, struffoli, e torrone.
FAI liberarti di qualcosa che non ti serve più a Capodanno; fuori il vecchio e dentro il nuovo! FAI (o forse NON FARE
) buttare cose vecchie o rotte dalla finestra a Capodanno – un’usanza dell’Italia meridionale che, per ovvi motivi, sta scomparendo. PROCEDI CON CAUTELA.
FALLO indossare qualcosa di nuovo a Capodanno – ancora meglio se è rosso. Si dice che il colore di buon auspicio porti salute, protezione e gioia (cosa che credevano anche le donne dell’Impero Romano).
FAI scoppiare i petardi, botti di capodanno, per allontanare gli spiriti maligni.
FALLO mangiare lenticchie allo scoccare della mezzanotte per un anno più ricco! Vanno benissimo accompagnate da un altro classico delle feste: lo zampone. (Like in other parts of the world, many of us also eat twelve grapes for luck, one for each month of the coming year.)
NON ignorare il tempo per i primi 12 giorni del nuovo anno. La nonna ci insegna che ogni giorno predirà il tempo per i corrispondenti dodici mesi a venire.
NON dimenticare di lasciare una calza fuori la sera del 5 gennaio per la Befana che vola sulla scopa per lasciare caramelle (se sei stato buono) o carbone (se sei stato cattivo). I bambini sono anche incoraggiati a lasciarle una piccola offerta di vino e cibo, un gesto per portare fortuna e benedizioni in cambio.