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Sapori d'Italia

Il design italiano attraverso la lente delle cantine vinicole

Un tour attraverso le cantine italiane dal design più iconico

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.
 

Avvolti nella magia di secoli di storia, i vini italiani mantengono il loro posto privilegiato sulle tavole italiane e alle feste. Sono anche riusciti a intrufolarsi nelle cantine all’estero, portati dai turisti che si sono sentiti legati al posto che hanno visitato, o addirittura scelti con cura da esperti e amatori per le loro caratteristiche e qualità.

Che sia il ricordo di una vacanza speciale da qualche parte in Italia o una selezione attenta di aromi, il vino scelto porterà con sé un frammento della terra in cui è stato coltivato per la prima volta.
Per questo terroir contribuisce a definire i sapori e le consistenze del vino e fissa i tratti tipici della cultura e delle tradizioni specifiche del luogo, collegando infine questi due aspetti.

Quindi, non sorprende che il vino abbia condiviso un forte legame con i mezzi artistici locali di espressione culturale. Questo articolo si immergerà più a fondo nell’epifania del genius loci attraverso esempi eccezionali di collaborazione tra produzione vinicola e design raffinato, sparsi per lo Stivale.

 

Les crêtes

Il nostro viaggio attraverso il paese dell’arte e del vino par excellence inizia con la cantina a conduzione familiare Les Crêtes della Valle d’Aosta, una stupefacente reinterpretazione in chiave moderna dell’architettura alpina tradizionale di Domenico Mazza, un architetto nato in Valle d’Aosta.
Mazza, perfetto conoscitore della sua terra d’infanzia montana, ha progettato una struttura complessa, pur utilizzando materiali semplici come legno e vetro. Questi materiali ricordano una catena montuosa in miniatura che si fonde pacificamente con il paesaggio circostante.
Le uve bianche di Les Crêtes, in particolare Petite Arvine e Chardonnay, danno vita a vini freschi e raffinati, mentre i vini rossi profumati e più corposi si abbinano perfettamente ai tagli di carne locali e ai formaggi d’alpeggio.

 

 

Tramin

Il versante orientale montano della vinificazione italiana ospita la cantina Tramin, un’impresa dell’Alto Adige. Qui, dolci colline e ripidi pendii dal terreno particolarmente calcareo e argilloso, insieme a giornate calde e soleggiate e notti più fredde danno vita a vigneti premiati di Gew ürtztraminer. La costruzione di Tramin, una vera e propria scultura ecologica dell’architetto locale Werner Tscholl, si ramifica intorno a maestosi vetri per ricordare i germogli della vite e fondersi vistosamente nel verde della zona.

 

Zýmē

Affacciata sulle lussureggianti colline della Valpolicella, la sede della cantina Zýmē si erge come punto di riferimento e incontro tra natura, cultura e un’eccellente opera d’arte dell’architetto Moreno Zurlo.
Zurlo ha ideato un’altra struttura simile a un ramo, che avvolge la finestra principale per proiettare divertenti giochi di luce e ombra sul pavimento. Questi rami di metallo spuntano da una base di arenaria per rispecchiare il paesaggio naturale della cantina Zýmē, dove filari di vigneti sono racchiusi da una cava di pietra calcarea. La cava stessa custodisce il segreto dell’invecchiamento del vino: questa magia avviene in botti di legno collocate all’interno di muri di pietra, che prevengono i picchi di calore e lasciano riposare tranquillamente il vino per ottenere gioielli ben noti come l’Harlequin e il Kairos della casa.

 

Ca' del bosco

Questa letterale “casa nel bosco”, un rifugio d’infanzia immerso in un bosco di castagni nel cuore della Franciacorta, è stata ristrutturata per sembrare un avanguardistico melting pot di natura e arte, e attualmente si colloca tra le migliori cantine del paese. Le uve di Ca’ del Bosco subiscono una lavorazione innovativa per essere trasformate in vini squisiti, proprio come l’internazionalmente riconosciuto spumante Cuvée Prestige, contribuendo a materializzare la visione del fondatore di Ca’ del Bosco, Maurizio Zanella, di ricavare sapori, profumi e colori da quella che un tempo era terra nuda.
Contrappunto a questa visione legata al vino sono le sculture raccolte da Zanella nel parco della tenuta, risultato delle idee creative dell’artista, che modellano la materia grezza in una nuova forma affascinante e prestigiosa.
Il cancello di questo paradiso naturale, cosparso di opere d’arte di artisti famosi come Mimmo Paladino e Rabarama, è un progetto del celebre artista Arnaldo Pomodoro che svela il leitmotiv della galleria all’aperto della cantina, esplorando e interpretando le strette relazioni tra arte, vino, vita e terra.

 

Astemia pentita

Passando ai preziosi vigneti delle Langhe nella città di Barolo, l’Astemia Pentita (letteralmente la ‘Nondrinker Pentita’) è l’attrazione per eccellenza tra tutte le cantine in città, e anche in tutta la penisola. Il nome dell’azienda racconta la storia dell’imprenditrice Sandra Vezza, che una volta evitava accuratamente di bere, ma alla fine si è dedicata alla produzione di vino in dolce ricordo delle passeggiate giovanili con il nonno tra i filari delle Langhe. La cantina di Vezza può sembrare semplice vista dall’esterno, ma la struttura esterna, composta da due enormi edifici sovrapposti a forma di cassa di vino, nasconde un’anima segreta e stravagante. L’interno esalta l’appartenenza della cantina al paesaggio circostante, ma in modo colorato con chiari riferimenti alla pop art, grazie a grandi dipinti murali di artisti locali e mobili eccentrici, e persino riecheggiato da bottiglie di vino a forma umana.

 

Antinori nel Chianti classico

Crème de la crème della produzione vinicola italiana, l’iconica Antinori in Chianti Classico è stata fondata alla fine del quattordicesimo secolo. Oggi, ventisei generazioni dopo, la famiglia Antinori gestisce l’antica cantina con mezzi innovativi, continuando a valorizzare le tradizioni locali. Lo stabilimento, immerso nella campagna fiorentina, è stato progettato da Marco Casamonti, e rappresenta un formidabile esempio di simbiosi con il paesaggio, con le forme antropomorfe delle colline, segnate dai vigneti dove cresce il Sangiovese, la varietà tipica del Chianti Classico.
Una passione per l’arte e il mecenatismo è fluita nel tempo all’interno della famiglia, dalla loro commissione per uno stemma in ceramica realizzato dallo studio di Giovanni della Robbia nel sedicesimo secolo, fino al recente riallestimento di design della loro cantina.
La famiglia Antinori sostiene anche l’arte contemporanea attraverso l’Antinori Art Project, che raccoglie opere site-specific di giovani artisti di successo, e custodisce opere d’arte più antiche realizzate in Toscana grazie all’Accademia Antinori.

 

Rocca di frassinello

Gavorrano, in Toscana, ospita una tenuta di cinquecento ettari in joint-venture, dove vigneti francesi coltivati con Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, convivono con Sangioveto e Vermentino italiani per creare vini perfettamente equilibrati e aromatici. Queste uve producono cinque tipi di vino rosso, un tipo di bianco e una grappa, un liquore popolare in Italia, che gli italiani non rifiuteranno quando viene servito dopo un lungo pasto dalla loro nonna‘s.

Tra i vini rossi della cantina, spicca l’omonimo ‘Rocca di Frassinello’ per le sue sfumature intense ed eleganti. Inoltre, l’eleganza appartiene anche all’edificio di Rocca di Frassinello, una struttura rossa, dominata da una snella torre, immersa nella verde campagna toscana. Progettata per essere graziosa, essenziale e funzionale dal famoso architetto Renzo Piano, la cantina ha anche rivoluzionato le sue sale di vinificazione centralizzando la maestosa cantina delle barriques a forma di teatro (il vero cuore pulsante della vinificazione), illuminata dai raggi del sole che scendono dalle finestre della torre.

 

Tenuta castelbuono

Questa è la prima scultura in assoluto che permette di passeggiare e chiacchierare, degustare vini e lavorare al suo interno. Il cosiddetto Carapace, dell’eccezionale artista Arnaldo Pomodoro, veglia sul mistero del processo di vinificazione della famiglia Lunelli, che avviene sotto il suo tetto.
Quest’opera d’arte, che lascia irrisolta la linea di confine tra scultura e architettura, avvia un dialogo tra l’ignoto all’interno e il verde, legato al vino, all’esterno, e aggiunge persino valore al paesaggio circostante. Infatti, la superficie screpolata color terra dell’edificio segna la continuità delle opere dell’uomo con la terra che le ospita, un territorio parte di un patrimonio culturale tutto da proteggere da qualsiasi installazione traumatica.

 

Su'entu

Nel cuore della poco conosciuta area nuragica sarda, la cantina Su’entu sorge da un terreno aspro, ma straordinariamente ricco, dove uve bianche (come il Vermentino) e rosse (come il Cannonau) vengono raccolte per diventare alcuni dei migliori vini italiani famosi in tutto il mondo. L’edificio principale della cantina rappresenta l’ammodernamento di una precedente struttura antica, rimodellata da due giovani architetti nel nome della funzionalità e dell’ospitalità. I muri in pietra di Su’entu, i colori chiari e le grandi finestre cristalline, che si affacciano sul verde collinare della Sardegna, si inseriscono perfettamente nello scenario rurale circostante, fornendo un’intensa sensazione di armonia con la natura.

 

Planeta

Planeta è un’entità siciliana che conta cinque diverse tenute, che producono vino e olio d’oliva.
Vini rossi e bianchi, insieme ai dolci passiti (noti anche come vini di paglia) si ottengono coltivando vitigni autoctoni, oltre a varietà internazionali adatte al clima siciliano, come il loro famosissimo Chardonnay.
Planeta rispetta la sua terra fruttifera grazie a costruzioni su misura, un’agricoltura sostenibile e proteggendo le strutture locali e le forme di espressione culturale. Da oltre quindici anni, come omaggio alla loro terra madre, la cantina Planeta porta pittori, fotografi e scrittori italiani e stranieri in un viaggio ben studiato attraverso le sue tenute, per esplorare le fasi della produzione del vino. Questo include la suggestiva vendemmia e un’illustrazione finale di colori, profumi ed emozioni su tela o qualsiasi altro mezzo. Il risultato è una mostra di tutti i capolavori raccolti in un anno e un ricordo della bellezza dello stesso territorio attraverso lenti diverse e personali.

Les crêtes

Tramin

Zýmē

Ca' del bosco

Astemia pentita

Antinori nel Chianti classico

Rocca di frassinello

Tenuta castelbuono

Su'entu

Planeta