L’Italia è un paese di colori. I blu più brillanti che tu abbia mai visto costeggiano 7.900 km di litorale, e innumerevoli sfumature di verde sono sparpagliati su colline, montagne e pianure – per non parlare del basilico, olio nuovo, e le damigiane. Yellow coats poste di vetro verde e le ville color senape e i lunghi fili di spaghetti nella carbonara. Il viola è drappeggiato su pergole e tralicci sotto forma di glicine. L’arancione è il colore dell’Estathè e del melone (meglio se accompagnato dal prosciutto) e degli ombrelloni da spiaggia; il rosso è quello di Bologna e dei pomodori – spalmato sopra la pizza bianca per fare la pizza rossa – così come delle Fiat 500 vintage e dei papaveri toscani.

I colori sono davvero infiniti, ma non ce n’è nessuno più rappresentativo dell’estate del rosa. Nelle sue tonalità più chiare, morbido e pacifico, ricorda i ritmi lenti della stagione – passeggiate pigre in riva al mare con coni gelato in mano, aperitivi infiniti con San Greg rosé, pomeriggi passati a giocare mano dopo mano a Scopa e Burraco. Nelle sue tonalità più accese, vivace e divertente, il rosa richiama i giorni spontanei dell’estate – bambini che si tuffano dagli scogli con piccole urla, tormentoni a tutto volume nei bagni, i fuochi d’artificio di Ferragosto.

Il colore segna l’estate italiana dalla punta al tacco del nostro paese. Giù in Sicilia, i gusci rossi dei pregiati gamberi di Mazara lasciano il posto a una delicata carne rosa – così bella che non dovrebbe essere mangiata in altro modo se non cruda e magari con un filo d’olio d’oliva e una spruzzata di limone. Sono quasi dello stesso colore delle saline della regione (le vasche di sale), dove, dalle acque ricche di minerali di Marsala, i salinari raccolgono cumuli di cristalli luccicanti. Lungo la costa a forma di mezzaluna della Liguria, case dai colori pastello si arrampicano precariamente sulle colline che sembrano sul punto di tuffarsi in mare. A Portofino e Rapallo, nelle Cinque Terre e nel Golfo dei Poeti, i rosa sono dipinti sulle facciate degli edifici – una tecnica che risale al XVII secolo per aggiungere un’illusione di bellezza e ricchezza senza la spesa di commissionare elaborate colonne di marmo e intricati intagli per le finestre. In Toscana, i fichi Brogiotto Nero vanno colti direttamente dal ramo; rosa all’interno e dal sapore di miele, sono meglio se messi direttamente in bocca o trasformati in marmellata e spalmati sulla pasta frolla Per una crostata. A Castelluccio in Umbria, fiori selvatici in tutte le sfumature di rosa punteggiano i campi erbosi a perdita d’occhio, mentre sulla Costiera Amalfitana, dove il livello di umidità rispecchia quello della provenienza tropicale del fiore, la buganvillea scende a cascata da muri e pergolati; è grazie all’aria calda e umida qui che i fiori possono crescere in tale abbondanza. A Capalbio in Maremma, fenicotteri rosa Barbie popolano il Lago di Burano insieme ad altre 270 specie di uccelli.

Ma non devi nemmeno viaggiare per trovare i rosa di un’estate italiana. Possiamo tracciare il colore dall’alba dalle dita rosate della stagione fino ai tramonti color scarpetta da balletto, non importa dove siamo nel paese. Si trova nella sempreverde Fruitella al bagno e nel Fior di Fragola gelato confezionato tirato fuori dal freezer. Si trova nelle infinite fette di anguria che ci lasciano le dita appiccicose a Ferragosto e nelle pesche che tagliamo e mettiamo nei bicchieri di vino.

È granita al pompelmo, vestiti di taffetà che i nostri anziani indossano come abito della domenica, e le meduse che i bambini catturano e accumulano sui moli. Se fai attenzione, noterai i fiocchi rosa legati alle porte, che avvisano i passanti che è nata una bambina. Si trova nel prosciutto cotto che, infilato in una semplice rosetta, portiamo per pranzo in spiaggia, e nella pallina da €2 di gelato rosa fragola. Sono le guance rosa (e i nasi e le spalle) che seguono inevitabilmente dopo i primi giorni al sole. È l’aperitivo estivo, meglio se colorato di rosa con San Greg rosé dall’Irpinia (nella poco conosciuta parte orientale della Campania) – da accompagnare con bruschetta, i cui pomodori si sono inzuppati nel pane, lasciando la tela precedentemente vuota, indovina un po’, rosa.
