Dolce far niente: un concetto italiano che non è mai stato così azzeccato. Di questi tempi, dove le nostre case sono diventate per forza sempre più i nostri rifugi, le ore passate a girarci i pollici sono fin troppo frequenti e la nostra compagnia è sempre più richiesta, adottare l’idea del dolce far niente è decisamente la strada giusta da prendere. È vero che questo romantico sentimento di ozio spensierato è tipicamente legato a immagini di beate estati italiane, a poltrire all’ombra dei cipressi con un cocktail, o due, in mano. Come, potresti chiedere, può il nostro stato attuale di metà inverno, confinati sui nostri divani, nel bel mezzo di una pandemia globale, essere all’altezza di una tale faccenda? La risposta è “dolce” come la frase stessa; dolce far niente può essere praticato in qualsiasi momento e ovunque. È un’arte che una volta padroneggiata può trasformare i momenti più banali in momenti di semplice piacere e gioia. Sì, la nostra libertà può essere limitata e viaggiare (scusa il gioco di parole) è in sospeso, ma con un po’ di dolce far niente nella manica e qualche golosità italiana, ecco come goderti l’Italia, lontano dall’Italia, dalla tua stessa casa, un giorno di lockdown alla volta.
Sveglia e brilla, è l’ora del caffè! Se questo motto mattutino ti suona familiare, allora sei fortunato. L’Italia non sarebbe l’Italia senza il suo caffè tostato scuro e adottando lo stile di vita italiano a casa, deve essere il primo della tua lista. Ancora meglio, puoi saltare il vestirti, lavarti e renderti presentabile per la giornata e passare dal piumone alla cucina al caffè in pochi minuti. Quanto al dispositivo da scegliere, la Moka Bialetti è un classico che non delude. Puoi dimenticarti uova, pancetta o fagioli per colazione, in Italia le mattine sono tutte dolcezza. Le case italiane traboccano di sacchetti di biscotti e fette biscottate che quando sono ricoperte di marmellata o Nutella diventano il top. Anche se i nutrizionisti potrebbero urlare per tutto quel “Zucchero!” l’Italia è in cima alla lista delle nazioni più sane dell’anno scorso. Quindi, diciamo, che modo migliore per iniziare la tua dolce giornata?
Passando dalle delizie da inzuppare nel caffè, prepariamoci. Aspetta, chi stiamo prendendo in giro? Sarai felice di sapere che l’ dolce far niente abbigliamento di scelta è l’unico e solo, il loungewear dei re: il pigiama. La Pigiameria Schostal, è nel cuore di Roma da 150 anni. Anche se sei limitato come la maggior parte di noi dalle restrizioni o non hai voglia di sforzarti per arrivare in Via Fontanella di Borghese, puoi lasciare che la tua immaginazione valsi attraverso i portali di Schostal in una stanza del diciannovesimo secolo le cui pareti non sono altro che scaffali e cassetti di calze, camicie e i più squisiti pigiami classici.
Ora inizia il lavoro della giornata: come assaporerai quelle ore oziose di dolce far niente? Indossando le tue pantofole, quelle veneziane ovviamente, scorri attraverso la stanza come se fossi in una gondola, per avventurarti negli scaffali immaginari mentre la tua mente esplora il ricco labirinto della letteratura italiana. “Quale porto può riceverti più sicuramente di una grande biblioteca,” scrisse Italo Calvino. E che posto più sicuro in cui perdersi se non nella mente del grande scrittore italiano. Fai un tour dell’Italia con le sue Fiabe Italiane (Fiabe Italiane) del 1956, dove presenta circa 200 storie, miti e leggende da ogni calle, vicolo e sentiero della penisola italiana. E cosa potrebbe essere una preparazione più perfetta per il lockdown di L’isola di Arturo (L’isola di Arturo) pubblicato nel 1957. Per il narratore, un ragazzino che cresce isolato sulla piccola isola di Procida nel Sud Italia, la sua biblioteca è tutto, permettendogli di inventare il mondo a cui non può accedere.
Se ti stanchi della parola scritta c’è sempre lo schermo da godersi in quei momenti di dolce ozio. Parti per Salina nel bellissimo e commovente Il Postino (The Postman, 1994), o sguazzare a tarda notte con Anita Ekberg e Marcello Mastroianni nella laguna blu che è la Fontana di Trevi e non dimenticare che stai vivendo La Dolce Vita (1960). Potresti ribellarti e crearti il tuo mondo con L’incredibile storia dell’Isola delle Rose (Rose Island, 2020), che ricorda Giorgio Rosa che va alla Corte di Strasburgo nel 1968 per stabilire il suo stato a sei miglia al largo dell’Italia. Per la tua dose quotidiana di eccentricità, opta per Amarcord (1973) un racconto nostalgico di Fellini sulla vita quotidiana nella sua città natale, Rimini. O per un po’ di Ossessione (Obsession) c’è il film di Visconti del 1943 con quel nome, dove un vagabondo capita in un bar e diventa ossessionato da Giovanna, che ci porta perfettamente all’ora dell’aperitivo e al tradizionale Italian Aperitivo!

Aperitivo, che deriva dalla parola latina aprire (per aprire), e quindi per stuzzicare l’appetito, è diventato per tutti gli italiani un modo per rilassarsi e godersi con gli amici un drink alcolico, accompagnato da qualche stuzzichino delizioso. Forse non puoi far apparire un amico dal nulla, ma un bicchiere di Prosecco o un vivace Aperol Spritz arancione e una ciotola di patatine e olive verdi si possono gustare con Andrea Bocelli che canta Vivere (Dare to Live) o per una nota più leggera cantare insieme ad Adriano Celentano e Mina nel loro duetto, Acqua e Sale (Acqua e Sale). A proposito, mettiamo questi due ingredienti nella pentola a bollire perché dopo una dura giornata di dolce far niente, è decisamente ora di concedersi il più celebrato di tutti i semplici piaceri italiani; pasta al pomodoro.
Con lo stomaco ben sazio e la mente piena di ozio, dolce far niente dice che è ora di appisolarsi. Lasciati andare verso le grotte blu di Ponza, rotola giù per le colline toscane o immergiti nelle sorgenti naturali di Vulcano. Sogni d’oro (sogni d’oro) a te.
