“Allora, hai conosciuto qualcuno in Italia?”
“Come sono gli uomini lì?”
“Scommetto che ti sei divertita un mondo con tutti quei bei fighi italiani.”
E avanti, e avanti… e avanti (e avanti). Le domande non finiscono mai.
L’anno scorso, mi sono trasferita in Italia dagli Stati Uniti per la specialistica, e ci rimango perché ho trovato un lavoro (non un uomo). Sono tornata a casa quest’estate per la prima volta dopo otto mesi, e letteralmente cinque minuti dopo essere scesa dall’aereo, sono stata bombardata con le domande di cui sopra. Da mia mamma. Nonna. Zii e zie. Amici. Conoscenti. Ex colleghi. Dottori. Prete. Amici di amici. Praticamente chiunque incontrassi che sapesse o sentisse che vivevo in Italia. Ho iniziato a mettere un timer metaforico su quanto ci volesse perché qualcuno saltasse fuori con una di queste. A volte cinque secondi, a volte 20 minuti. Sempre meno di un’ora.
Sì, lo so che non è una cosa solo mia; è un’esperienza abbastanza universale per tutte le donne della mia età. Se non è il “allora, hai un uomo?” È il “quando è fissato il matrimonio?” O “quando fate figli?” Non finisce mai. Ma quello che trovo diverso è che tutte queste persone sembrano essere particolarmente fissate con l’idea degli “uomini italiani”. Hanno questa convinzione che io sia andata in Italia solo per trovare un uomo, o che ci stia solo per uno. Perché tutte le donne americane sono così eccitate all’idea di cavalcare verso un tramonto mediterraneo pieno di vino al suono di ” ciao, bella“? Perché gli uomini italiani sono così feticizzati all’estero? È per le rappresentazioni sdolcinate che vediamo nei film occidentali? È per il fatto che indossano il lino e non un polo col colletto alzato? Che guidano vespas apparentemente perfette per saltarci in sella? È per le canzoni su “Love in Portofino” o le melodie romantiche di Pavarotti e Bocelli? È per i loro accenti, perché sanno far bollire la pasta al denteo perché non hanno paura di ballare? Dimmelo tu, caro lettore, perché di sicuro stai leggendo la rubrica Amore all’Italiana per un motivo.
Sì, gli uomini italiani sono spesso incredibilmente belli. Sì, è fantastico che non devo fare da balia quando uno di loro va in cucina. E certo, molte parole e frasi suonano semplicemente meglio in italiano (dentro e fuori dalla camera da letto). Ma, allo stesso tempo, molti di questi uomini (come gran parte della politica italiana) sembrano non aver ancora afferrato l’idea che le donne non sono proprietà. Sono stata molestata verbalmente e toccata in modo inappropriato nei bar più in Italia che negli Stati Uniti (e ho vissuto a New York City). E so che c’è un contesto culturale, ma non riesco ancora a superare il fatto che così tanti vivano con le loro madri: un rapporto Eurostat del 2018 ha rivelato che il 72,7% dei maschi italiani adulti tra i 18 e i 34 anni ancora vive con le loro mamme (l’età media in cui se ne vanno di casa è 32 anni). C’è persino una parola italiana specifica per questi uomini, che sono emotivamente e fisicamente dipendenti dalle loro matriarche: mammone. So hot.
Ora, non sto dicendo che sono contraria all’idea di incontrare un bravo ragazzo italiano – e fidati, farei un sacco di cose per evitare ore interminabili alle poste equestura per richiedere permessi. I’m just saying it hasn’t happened yet. (Or even if it has, it might just be none of your business, person I’ve never met before.)
Invece, quest’anno ho fatto un sacco di cose più fighe: mi sono presa una laurea magistrale, un contratto di lavoro a tempo pieno qui, e un visto di lavoro e permesso di soggiorno super ambiti, oltre ad aver visitato otto paesi e un’infinità di città italiane. (E poi, non possiamo smetterla di pensare che una donna abbia bisogno di un uomo per essere completa?) Lo so che tutti dicono di voler solo ‘vivere attraverso’ la mia vita in Italia, ma non mettetemi addosso quella pressione, quelle aspettative e questi standard irrealistici e di parte. Se volete venire qui e vivere le vostre fantasie più sfrenate con un italiano, fate pure. Ma magari evitate di fare domande su ‘gli uomini di là’ a qualsiasi giovane donna che conoscete che vive all’estero. Piuttosto, chiedetele dei posti che ha visitato e cosa ha fatto, imparato, visto, mangiato e bevuto, e inizierete ad apprezzare che quello di cui si è davvero innamorata è il posto. Saziatevi di storie d’amore e lussuria italiana leggendo questa rubrica invece.