en
Oroscopo

Che albero italiano sei in base al tuo segno zodiacale?

Sei più un olivo portatore di pace o un cipresso eternamente dritto?

REP ITALY SEGRETA - Due magliette bianche sono appese a uno stendibiancheria davanti a una palma e al cielo azzurro. In basso si legge: "REP ITALY SEGRETA. CLICCA QUI PER TUTTO IL NOSTRO MERCHANDISE E LE NOSTRE COLLABORAZIONI". REP ITALY SEGRETA - Due magliette bianche sono appese a uno stendibiancheria davanti a una palma, sotto un cielo limpido. In basso c'è la scritta: REP ITALY SEGRETA. CLICCA QUI PER TUTTO IL NOSTRO MERCHANDISE E LE NOSTRE COLLABORAZIONI.

ARIETE

Ariete, tu sei il PINO MARITTIMO, la sentinella senza paura dello skyline mediterraneo. Alto, orgoglioso e un po’ prepotente, sei l’albero che si rifiuta di crescere in modo discreto. Te ne stai lì da solo contro l’orizzonte come se stessi posando per un servizio fotografico, sei quello che tutti notano subito – perché essere il primo è praticamente il tuo linguaggio d’amore. I pini marittimi sono nati combattenti, prosperano su scogliere rocciose dove il vento potrebbe abbattere un albero meno resistente. Lo stesso vale per te: ciò che non ti uccide ti arma solo con più munizioni. Certo, puoi essere impulsivo (quelle radici si stanno praticamente bilanciando sulle rocce), ma sei anche ferocemente resiliente. I Romani piantavano addirittura i pini marittimi lungo le loro strade per guidare i viaggiatori verso casa – perché quando sei un Ariete, è il tuo ruolo naturale guidare la carica, che qualcuno te l’abbia chiesto o meno.

TORO

Lento, costante e segretamente lussuoso, il CASTAGNO è la tua corrispondenza perfetta. Trovato in tutte le Prealpi del Piemonte e della Lombardia e sparso per gli Appennini dell’Emilia-Romagna e della Calabria, i castagneti sono il cuore e l’anima delle stagioni più accoglienti d’Italia. Come te, si prendono il loro tempo – profondamente radicati, lenti a cambiare, ma sempre, sempre affidabili. Le castagne indossano un’armatura spinosa e pungente per proteggere il tesoro dorato e amidaceo all’interno: esterno duro, cuore tenero? Suona proprio giusto. Sei famosamente difficile da smuovere ma impossibile da resistere una volta che qualcuno è nella tua orbita. Gli italiani sanno da secoli che le cose buone vengono dalla pazienza: arrostire le castagne sul fuoco aperto, o trasformarle in ricco e rustico castagnaccio quando l’aria diventa fredda. Tu sei quel tipo di calore, Toro – il tipo per cui bisogna lavorare, ma una volta guadagnato, non c’è niente di meglio.

Photo by Bruce Marlin

GEMELLI

Gemelli, tu sei la MIMOSA (ACACIA DEALBATA)Perché, chi altro potrebbe essere allo stesso tempo sole e caos avvolti in una singola palla di pelo gialla? Quando fiorisci, esplodi, spargendo coriandoli al neon su un paesaggio altrimenti sonnolento. E proprio come il fiore da cui prendi il nome, hai diversi strati. A prima vista, sei tutta risate, luce ed energia contagiosa; scava più a fondo e troverai una durezza inaspettata (quei rami sono spinosi per un motivo, tesoro). Gli alberi di mimosa riescono a prosperare in terreni poveri; si radicano in profondità e rimbalzano più forti ad ogni raffica di vento – quindi non sorprende che il fiore sia diventato il simbolo della Giornata Internazionale della Donna. Inoltre, la Mimosa spunta proprio quando l’inverno sembra non finire mai, riportando vita nel mondo, e questo è anche il tuo superpotere. Una conversazione con te è come il primo giorno caldo dopo mesi di pioggia. Detto questo, i tuoi umori possono cambiare più velocemente di un temporale primaverile – luminoso un minuto, cupo il successivo. Ma se non fossi un po’ drammatica, saresti davvero una Gemelli?

CANCRO

Prima del grano o dell’orzo, gli umani coltivavano il FICO—la prima cosa vivente che abbiamo mai scelto di curare. Cancro, questo è il tuo dono: prendersi cura istintivamente, una compulsione a proteggere, nutrire e difendere ciò che è fragile. In Italia, i fichi si ancorano nei letti dei fiumi secchi e si fanno strada attraverso i muri di pietra, con le loro radici che si immergono per centinaia di metri sottoterra. Come te, sono costruttori di case – e una volta radicati, sono quasi impossibili da sradicare. Botanicamente, il fico comune porta solo fiori femminili, prosperando anche senza impollinazione. Questo è quell’istinto materno del Cancro – comune in questi segni d’acqua, indipendentemente dal genere. È un tratto echeggiato dal mito di Romolo e Remo; i futuri fondatori di Roma furono trovati sotto un fico, cullati dalla feroce devozione di una lupa. I fichi in tutta Italia maturano in ogni sfumatura—verde, viola, nero, oro—modellati dai loro paesaggi aspri ma ancora incredibilmente dolci. Cancro, tu sei lo stesso. Plasmato dalle condizioni che sopravvivi, colorato dalle stagioni che sopporti, ma sempre portando qualcosa di tenero nel tuo nucleo. Molto prima che qualcuno imparasse a produrre dolcezza, c’erano i fichi. E molto prima del comfort o della sicurezza, c’erano persone come te: che la creavano dal nulla.

LEONE

Sei nato per una corona—e in Italia, quella corona è sempre stata fatta di ALLORO. Nell’antica Roma, vincitori, poeti, imperatori ed eroi venivano incoronati con ghirlande intrecciate di alloro, un simbolo di gloria che non è mai sbiadito. Augusto fiancheggiò il suo palazzo con due alberi di alloro gemelli per mostrare agli dei – e a tutti gli altri – che le sue vittorie erano immortali. Tiberio, l’imperatore sempre superstizioso, indossava corone d’alloro durante i temporali, fidandosi della vecchia credenza che gli alberi di alloro fossero immuni ai fulmini. Tu, Leone, non sei diverso: che tu stia conquistando una stanza o affrontando una tempesta, ti aspetti che l’universo riconosca il tuo regno. Oggi, l’alloro porta ancora quel peso antico nelle cerimonie di laurea italiane– e persino in cucina. Le foglie di alloro profumano zuppe e stufati in tutta Italia, ma ne bastano una o due: il sapore è troppo potente per essere ignorato. Come te, Leone, basta una sola presenza nella stanza per cambiare completamente l’atmosfera.

VERGINE

La precisione è il primo linguaggio del CIPRESSO– e il tuo, Vergine. In Italia, i cipressi sono piantati esattamente, ossessivamente, a intervalli misurati, cucendo la campagna in linee pulite e perfette (alcuni storici sostengono che questa simmetria imitasse i colonnati romani, facendo letteralmente assomigliare la natura all’architettura classica). Nessuna flessione. Nessun affollamento. Nessuno spazio sprecato. Ti riconosci qui: la spinta all’eccellenza, l’istinto di plasmare il mondo in qualcosa di ordinato, qualcosa di migliore. I cipressi non cercano attenzione; cercano permanenza. Con radici che possono sopravvivere a secoli, siccità e dinastie, sono diventati i simboli viventi dell’Italia di resistenza, di immortalità. Vergine, il tuo perfezionismo non è vanità – è devozione. È il lavoro sacro di tenere insieme le cose quando tutto il resto si frantuma. Noti ciò che gli altri trascurano; ti importa quando gli altri sono andati avanti. Dietro ogni facciata immacolata c’è il tuo lavoro infinito: potare, aggiustare, raffinare. È estenuante, ma è anche ciò che ti rende insostituibile. La bellezza del mondo non sopravvive per caso. Sopravvive perché qualcuno come te la sta silenziosamente, incessantemente, rendendo tale.

BILANCIA

La pace è un’arte, e Bilancia, tu hai passato una vita a padroneggiarla. Fin dai tempi antichi, rami frondosi di OLIVO (ULIVO) sono stati offerti agli dei, hanno incoronato vincitori e sono stati portati tra nemici come emblemi di tregua. Anche tu sei un diplomatico nato e allevato, un vero professionista nel gettare olio sulle acque agitate e nel ricucire steccati rotti. Alcuni dei più antichi uliveti d’Italia hanno alberi di oltre 2.000 anni, che producono ancora frutti – un’abbondanza annuale nascosta dietro un calmo luccichio argenteo. Bilancia, tu conosci questa verità: ciò che sembra delicato spesso nasconde riserve infinite. Darai e darai, adattandoti, empatizzando, cambiando forma per far sentire gli altri a proprio agio, a volte dimenticando la tua stessa voce nel processo. Ma non confondere il tatto con il vuoto. Come l’olio dorato dell’oliva, stai sostenendo tutti quelli nella tua orbita. Inoltre, l’estetica dell’uliveto è totalmente nella tua corda. Gli ulivi sono tra i paesaggi più amati d’Italia, e la bellezza, per te, non è mai un lusso. È un po’ il punto di tutto.

SCORPIONE

La tua vibe trova la sua corrispondenza nel PIOPPO LOMBARDO (ITALICA). Originario della Lombardia del XVII secolo, questi alberi furono scelti per la loro forma colonnare sorprendente – rami stretti contro i loro tronchi, la loro crescita che si innalza dritta verso il sole. Come te, Scorpione, il pioppo Italica non si espande; si concentra. Canalizza ogni briciolo di energia in una direzione. Sotto la superficie, però, è tutta un’altra storia. Le radici del pioppo corrono profonde e larghe, sconvolgendo tutto ciò che le circonda – proprio come le tue emozioni, che arrivano più lontano, toccano più in profondità e spesso rimodellano il terreno stesso. Per un periodo, la forza sembra invincibile: file dopo file di questi alberi un tempo adornavano i paesaggi italiani e i campi da golf curati. Ma poi albero dopo albero è caduto in un effetto domino. Tu lo sai meglio di chiunque altro: la vera lealtà lega completamente – e quando quel legame si spezza, nulla rimane intatto. Ciò che rimane non è solo rovina; è terra bruciata, un luogo dove nulla crescerà mai più allo stesso modo.

SAGITTARIO

Il CORBEZZOLO non sopravvive solo nel caos – fa sembrare il caos bello. E tu sei altrettanto selvaggio e troppo vivo per essere mai addomesticato. In Italia, il corbezzolo è un simbolo nazionale; quando fiorisce e fruttifica contemporaneamente, le sue foglie verdi, i fiori bianchi e le bacche rosse rispecchiano la bandiera italiana stessa. Le bacche del corbezzolo non sono dolci all’inizio. Sono aspre, persino amare – proprio come le tue parole, che tendono a colpire più duramente di quanto tu ti renda conto. Ma lasciate maturare – o trasformate in miele – il frutto rivela la sua dolcezza, una complessità che non può essere affrettata o forzata. Sei tu: schietto al punto di ferire, ma impossibile rimanere arrabbiati con te a lungo. L’ottimismo ricresce sulle tue rovine più velocemente di quanto chiunque possa spazzarle via. Lasci un casino, certo – ma lasci anche una storia, un motivo per credere che non tutto ha bisogno di essere aggiustato per essere bello.

CAPRICORNO

La pazienza è una virtù – dice ogni Capricorno che si rispetti. Come il LECCIO, lavori verso i tuoi obiettivi lentamente, in modi che altri segni definirebbero impossibili. Sulle colline italiane, i lecci ancorano la terra con le loro radici profonde e ostinate, crescendo fino a diventare pilastri che hanno plasmato paesaggi e vite per secoli. Il loro legno – denso, duro e fidato fin dall’antichità per navi, carri, attrezzi e botti per il vino – è apprezzato non per l’appariscenza, ma per come resiste quando tutto il resto si rompe. (Anche tu ne sai qualcosa di resilienza.) Sotto il suolo, i lecci sono anche custodi di qualcosa di più raro. Come te, Capricorno, il leccio non spreca energie nell’apparenza. Lavora sottoterra, creando valore che si rivela solo a chi si prende la briga di scavare. Non sei interessato a vittorie facili o lodi superficiali. Potresti persino costruire per futuri che non vivrai mai. Alcune cose sono destinate a durare più dei nomi.

ACQUARIO

Tu sei il TIGLIO– il tranquillo radicale che sta al centro della piazza. In tutta Italia, i tigli fiancheggiano spazi civici e strade pubbliche, offrendo ombra per le riunioni della comunità. Sotto i loro rami, si sono conclusi affari, si sono dibattute idee, sono nati movimenti. Nell’antica credenza, non si poteva mentire sotto un tiglio. Questa è esattamente la tua energia: con principi, lucida, allergica a tutto ciò che è performativo. Spesso ti scambiano per distante – ma è solo perché il tuo sguardo è fisso sul collettivo, non sul personale. Plasmi spazi dove mondi migliori potrebbero radicarsi. I fiori di tiglio sono fragranti e calmanti – infusi in tisane che alleviano la tensione e placano l’infiammazione. Le tue idee ad ampio raggio fanno lo stesso. Sei tutto incentrato sul cambiamento macro, non sull’approvazione micro. Una volta che voi Acquario vi fissate su un nuovo sistema o visione, però, cambiare prospettiva diventa una vera sfida – spesso vista come il vostro più grande punto cieco.

Photo by Nicola Quirico - Own work, CC BY-SA 4.0,

PESCI

Cosa c’è di meglio per te del SALICE BIANCO, un albero d’acqua che si piega a maree invisibili? Lungo le rive dei fiumi e le zone umide d’Italia, i salici trascinano le loro foglie verde-argento nella corrente, sfumando il confine tra terra e cielo. Anche tu vivi dove i confini si dissolvono – tra sé e l’altro, sogno e memoria, dolore e speranza. Nel folklore italiano, il salice è un albero del lutto, si dice che pianga con le lacrime degli angeli. Ma è anche un albero di guarigione: la sua corteccia, che contiene acido salicilico, era apprezzata per alleviare febbre e dolore. Come te, Pesci, il salice racchiude due nature contemporaneamente – consolatore e dolente, sognatore e sopravvissuto. Governato da Nettuno, sei attratto dalla magia, dalla nebbia, dai luoghi dove la visione sfuma nell’illusione. Ma anche tu devi imparare, come fa il salice, a radicarti abbastanza profondamente da non essere spazzato via. La tua tenerezza è il tuo dono, ma deve essere protetta: non irrigidendosi, ma sapendo quando piegarsi e quando ancorarsi saldamente contro la corrente.