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Viaggi

Glamping Made in Italy

“Il campeggio è sempre esistito, molto prima che ci fossero il turismo, gli hotel e tutto il resto.”

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.

I viandanti si accampavano e basta, i ricchi e gli imperatori allestivano interi accampamenti – secoli e secoli prima che la parola glamping fosse coniata. Tutto grazie ai britannici: i primi campeggiatori per piacere e i primi ad aver scoperto il fascino delle tende safari in cui soggiornavano durante le grandi battute di caccia in Africa. Cinquant’anni fa, nell’era del turismo di massa, britannici, tedeschi e nordeuropei si dirigevano verso mete più accessibili, piantando infine le tende in Italia. Oggi, se il glamping made in Italy è una realtà, lo dobbiamo a loro.

I primi turisti arrivavano dal Nord in cerca di un clima soleggiato e belle location, e infatti i campeggi nacquero nei posti più belli d’Italia. Oggi, però, un gran clima e luoghi affascinanti non bastano più – spiega Loek Van de Loo, un olandese trapiantato sul Lago di Garda sull’onda del turismo all’aria aperta, che svela il retroscena di un fenomeno globale.

Una volta era tutto più rustico e scomodo, anche le vacanze, ma oggi il comfort non è più un lusso come ai tempi degli imperatori romani, è una necessità. Infatti, le semplici tende si vedono a malapena ormai e sono state sostituite da camper e case mobili, perché il campeggio è passato dall’essere l’unica opzione per una vacanza low budget a uno stile di vita: chi fa campeggio lo fa per scelta. “Negli ultimi 10 anni, oltre alla natura, alla location e al comfort delle case mobili, la gente vuole un’esperienza, un’esperienza wow”. Arrivato come stagista per lavorare nei campeggi per i suoi connazionali, Loek ha intuito quale sarebbe stata la tendenza e ha fondato Vacanze con Cuore, alzando la qualità dei servizi e delle strutture e pensando a nuovi alloggi iconici. “Wow” direbbe lui, mentre noi diciamo instagrammabili.

Glamping at Terre di Sacra

Casa mobile? Non è glamping

“Casette con appartamenti attrezzati… non bastano più. Il comfort è il minimo, serve un posto che ti emozioni”. Ecco l’essenza del glamping, qualcosa di molto diverso da un campeggio a 5 stelle, e che in Italia è diffuso e a livelli altissimi sul Lago di Garda, in Veneto e in Toscana (le destinazioni preferite dai turisti del Nord). Il glamping racconta qualcosa del nuovo modo di viaggiare, di ricercare.

Ci sono piccole strutture come agriturismi che offrono una manciata di opzioni insolite per l’alloggio, campeggi che stanno trasformando parte o tutto lo spazio in glamping con tende beduine, yurte, chalet o strutture di design sempre più incredibili come Airstream americani vintage e roulotte degli anni ’50. Sospesi su un albero o sotto un cielo stellato? Lo stupore è d’obbligo perché ormai tutti hanno un tetto sulla testa.

Un nuovo hype post-lockdown

L’hype era già iniziato una decina di anni fa e se ne parla da allora, ma dopo il lockdown è esplosa di nuovo la voglia di vacanze all’aperto e di libertà. Anche gli italiani stanno scoprendo o riscoprendo questa forma di vacanza, entro i confini nazionali. Novità? Apparentemente no. “La tendenza era già presente nel Nord Europa, anche prima del 2020: aria aperta ma vicinanza. Le estati sono sempre più belle anche lì e quindi magari si evita di fare 1000 o 2000 km in macchina per andare chissà dove. Così abbiamo portato il glamping Made in Italy in Olanda”. Le case mobili più lussuose e molti lodge da riviste di arredamento sono infatti progettati e costruiti proprio qui, in Italia, ed esportati in tutta Europa, da produttori come CrippaConcept (che dal campeggio si è convertito anche all’hardware del glamping grazie alla collaborazione di Loek). “Prima abbiamo importato l’idea, ora esportiamo l’atmosfera, il calore, i servizi che gli ospiti hanno conosciuto qui in Italia e che possono trovare più vicino a casa”, dice Loek, che nel 2021 ha inaugurato il primo villaggio glamping “made in Italy” nel Twente, al confine con la Germania. È in mezzo al nulla, ma l’essenza del glamping è essere una destinazione.

In tenda come in un safari

Le tende possono essere piccole, ospitando solo due persone senza lussi, o avere addirittura due piani, un bagno padronale, una lavastoviglie e sei comodi letti. Ci sono quelle con tre “stanze” separate con tende al primo piano, o tende safari molto grandi che ti fanno vivere come se fossi nella savana, ma con una vasca idromassaggio privata all’aperto. Le puoi trovare al Weekend Glamping Resort a San Felice del Benaco e negli altri villaggi vacanze con il cuore sul Lago di Garda, o sulla costa toscana nel glamping di Terre di Sacra, sulle acque termali a Terre di Vulci o in Sicilia proprio vicino a Siracusa allo IUTA Glamping ma anche sull’isola di Procida, al Procida Glamping Resort, all’ombra dei limoni in un giardino segreto sull’isola.

Tra gli alberi delle pinete alpine

Dormi su un albero, o tra gli alberi, anche nelle montagne delle Dolomiti in Alto Adige. Qui vicino a Bolzano le tende lasciano il posto al design contemporaneo, romantici chalet canadesi o “botti per dormire” come al Camping residence corones. Al caravan Park sexten il sogno di un bambino diventa realtà perché dormi sospeso a 3,5 m da terra in un rifugio isolato per due con soggiorno, TV, bagno con doccia sensoriale, idromassaggio e sauna. Niente bambini invece al Camping toblacher See perché gli chalet sono solo per adulti. Oltre a ogni comfort offrono una vista spettacolare sotto il cielo stellato per dormire in un “cubo di vetro”.

Nostalgia del vintage

Gli Stati Uniti hanno una vera e propria cultura di caravan e case mobili su ruote – che sono usate anche come vere e proprie case mobili. Oggi gli Airstream (grandi supposte d’acciaio) e i caravan degli anni ’50 sono tornati di moda, anche in Italia. Puoi dormire all’Orlando in Chianti Glamping Resort e in interni completamente rinnovati e super attrezzati. C’è Shasta, la storica roulotte dal look anni ’60, appositamente ricreata dal produttore per celebrare il 50° anniversario della creazione del primo modello, un vero Airstream® anni Sessanta ma con aria condizionata e Bluetooth. E poi c’è uno scuolabus giallo, tutti i 12 metri originali completamente modernizzati: ribattezzato Cool Bus.