Conosciuta come “la città dai cento orizzonti” da un verso del poeta italiano Giosué Carducci, Asolo è un pittoresco borgo arroccato su una delle verdi colline della Marca Trevigiana, a circa un’ora da Venezia. Perfettamente racchiusa nelle antiche mura della fortezza del XII secolo che domina la valle, conserva testimonianze della sua storia millenaria e delle importanti personalità che l’hanno abitata. Asolo, sfuggente e mondana, costantemente sospesa tra finzione e realtà. Un luogo la cui anima vive soprattutto attraverso le pagine dei libri che sono stati scritti e i dipinti che sono stati realizzati, e i ricordi e le storie qui documentate.
Asolo fu fondata in epoca romana ma visse il suo momento più luminoso durante il dominio veneziano, e in particolare durante il regno di Caterina Cornaro, la regina esiliata di Cipro, a cui la Serenissima Repubblica di Venezia diede il governo della città. Qui, Caterina creò una magnifica corte rinascimentale di artisti e letterati e lasciò un’impronta chiara nello spirito della città per i secoli a venire come ideale di bellezza e luogo di libertà.
Protetta e protettiva della sua esclusività e tuttavia aperta a ogni tipo di visitatore, Asolo ha accolto pensatori, letterati, filosofi, viaggiatori, politici, jet setter e l’élite internazionale ben dopo la fine degli splendori di Venezia: Eugene Benson, Henry James, Carlo Scarpa, Marius Pictor, Filippo De Pisis, Igor Strawinsky, Ernest Hemingway sono solo alcune delle illustri personalità che vi sono passate. A loro volta, ciò che queste personalità hanno trovato qui non era solo storia, fascino e una bellezza mozzafiato – sia naturale che architettonica – ma anche un tranquillo rifugio per essere e creare. Un luogo dove persone che la pensavano allo stesso modo venivano a nascondersi; un’opportunità di armonia e di una forma superiore di connessione.
Forse uno dei libri più famosi scritti qui è Gli Asolani di Pietro Bembo. Dedicato nientemeno che alla famigerata Lucrezia Borgia, il libro contiene dialoghi sull’amore trascendente ambientati alla corte della regina Caterina Cornaro e divenne presto un’importante influenza nella letteratura italiana e internazionale. Il poeta romantico inglese Robert Browning, ad esempio – che visse anche ad Asolo e la usò come sfondo per gran parte della sua opera – attribuisce a Bembo l’invenzione del poeticismo “asolare”, la parola su cui basò la sua ultima opera “Asolando”.
“…Asolare – divertirsi all’aria aperta, svagarsi a caso.”
È una parola che si può benissimo usare oggi per descrivere la sua atmosfera rilassata, casual ma curata. Essere elegante senza sforzarsi troppo è ciò che Asolo fa meglio, ancora oggi.
Ma Asolo fu prima di tutto una città di donne forti. Dalla sua venerata regina, Caterina Cornaro, che rese la città il cuore letterario più attraente del suo tempo, a Eleonora Duse, l’attrice che rivoluzionò la recitazione teatrale moderna e attirò qui molti dei suoi amanti, incluso il celebre poeta Gabriele D’Annunzio. Dalla principessa Margaret, che si dice venisse qui per sfuggire agli affari di Londra, alla scrittrice di viaggi ed esploratrice Freya Stark, che adorava Asolo e ne fece il suo rifugio sicuro tra le sue esplorazioni, e che riuscì a risparmiarla dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale attraverso lettere a Churchill.
Uno dei miei luoghi preferiti in assoluto ad Asolo è proprio la casa di Freya Stark. Costruita sulle fondamenta dell’antico foro romano, Villa Freya è nascosta dietro alti cancelli e circondata dal più splendido giardino di rose, iris e fiori selvatici. L’ultima volta che l’ho visitata e ci ho passeggiato in un giorno piovoso di maggio, ho pensato a come riflettesse il suo spirito: elegante, eclettico, coraggioso e ispiratore.
Poi di nuovo, ci sono così tante cose belle da vedere che uno è davvero viziato dalla scelta. Il centro storico è perfettamente conservato e mantiene gran parte del suo antico fascino, eppure è in gran parte non calpestato dai turisti, quindi è facile girarlo con calma, a testa alta, per godersi la splendida architettura. C’è tanto da vedere: da Piazza Maggiore fino al Duomo, e dal Castello lungo via Browning, poi su fino alla Fortezza prima di scendere ad ammirare la Loggia. Ma c’è anche una sorta di tranquillità che diventa contagiosa e che ti costringe a rallentare, osservare, assorbire la bellezza. Un bel respiro dalle mete più affollate della regione, con tutto il fascino e niente della fretta.

COSA FARE AD ASOLO
Villa Freya – Originariamente costruita tra il XVIII e il XIX secolo, questa villa è un esempio stupendo di architettura anglosassone. Le caratteristiche più impressionanti sono l’orangerie e il giardino, che copre 5.000 metri quadrati ed è un posto fantastico per ospitare qualsiasi evento all’aperto.
Il Castello di Caterina Cornaro, la Regina di Cipro e una famosa donna del Rinascimento che visse brevemente ad Asolo.
Rocca Braida – Questa enorme fortezza poligonale offre uno scorcio sulla storia della zona e viste panoramiche incomparabili sulle colline e sulla valle circostanti.
Villa Barbaro a Maser – Questa villa stupenda, progettata dall’architetto veneziano Andrea Palladio, è ricoperta di affreschi del Veronese.
Castelfranco Veneto – Una cittadina murata incredibilmente pittoresca e affascinante con stupendi giardini privati e pubblici, in particolare Villa Revedin Bolasco.
DOVE MANGIARE BERE AD ASOLO
Enoteca alle Ore – Accomodati in questa affascinante enoteca per un ottimo aperitivo con Prosecco Extra Brut Asolo DOCG locale.
Bele Casel Case Paolin – Due cantine pittoresche che vale la pena visitare per assaggiare i sapori della regione, incluso l’Asolo Prosecco DOCG.
Trattoria Moderna Due Mori – Questo ristorante pittoresco è perfetto per un pasto tradizionale con una vista ancora migliore. Da provare assolutamente: Tagliatelle con carciofi e vongole
Canovino – Prendi un bicchiere di vino o una cena gustosa in questa minuscola enoteca nascosta sotto il portico di una strada laterale, con alcuni piatti stagionali scritti su una lavagna. Da provare assolutamente: il polpo alla galiziana
DOVE DORMIRE AD ASOLO
Villa Cipriani – Questa elegante villa offre 28 camere che esprimono l’artigianato locale e mobili d’epoca, inclusi travi a vista, pavimenti in parquet e bagni decorati con piastrelle floreali. Una piscina a sfioro, ristoranti e un’area benessere sono anche in loco, e la posizione è ottimale per esplorare la città a piedi.