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Lombardia

Alla scoperta di Varese Parte 1

Proprio al confine con la Svizzera e il Piemonte, tra le Prealpi lombarde, si nasconde una piccola perla: Varese e il suo distretto dei laghi.

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.

(mappa)

Ufficialmente istituita come Provincia nel 1927, il territorio era già una tappa ben nota del Grand Tour durante il XVIII secolo. Durante il XX secolo, l’area che scende dal Sacro Monte fino alla riva del lago è diventata una costellazione di Stile Liberty (la versione italiana dell’Art Nouveau) attraverso le sue ville, villini e alberghi.

Serpeggiando lungo il confine orientale, il Lago Maggiore rappresenta il cuore pulsante di Varese; mentre il lago non è così famoso o chic come il Lago di Como, non ha nulla da invidiare al suo cugino cinematografico. Guidando lungo la lunga costa brulicante di piccole città scintillanti, ti innamori ad ogni curva: baie nascoste, adorabili ristoranti e caffè, ville sul lungolago e i loro giardini esotici che coltivano piante rare ti lasceranno senza fiato. L’intera zona ha l’aria magnifica delle vacanze d’altri tempi; è una vecchia signora, i cui vivaci occhi azzurri rivelano un passato illustre di fascino irresistibile. È ancora lì, ma la vera bellezza non urla per attirare l’attenzione… a volte sussurra e risiede nelle cose più semplici, come i paesi idilliaci dei pescatori o i rustici villaggi contadini dove il tempo sembra essersi fermato.

La piccola Provincia ha molto altro da offrire e un’esperienza più selvaggia si estende nell’entroterra. Il territorio è estremamente vario, un continuo su e giù di montagne frondose, colline e strette valli di campi coltivati. È pieno di sentieri che corrono lungo la costa dei laghi, dei fiumi e attraverso splendidi boschi.

Ville e Musei a Varese

Villa panza

Situata in cima alla collina di Biumo con vista sulla città di Varese, Villa Panza è il luogo dove il fascino di un’antica dimora settecentesca si scontra con una splendida collezione internazionale di arte contemporanea. Due mondi apparentemente in contrasto; invece, mentre esplori le stanze, sarai sorpreso dalla perfetta armonia che pervade la villa. La collezione d’arte del XX secolo di Giuseppe Panza – che include la più ampia concentrazione di opere di Dan Flavin (in mostra permanente) e capolavori di James Turrell e Robert Irwin, solo per citarne alcuni – si fonde perfettamente con l’ambientazione antica e i suoi interni rinascimentali. A completare il quadro, un favoloso giardino all’italiana dove ti perderai come Alice nel Paese delle Meraviglie tra curiosi pezzi di land art, eredità di mostre temporanee passate, e arcate naturali create dagli alberi.

Che sia per una mostra, per una visita alla collezione permanente o solo per trascorrere un pigro pomeriggio a oziare al sole, Villa Panza merita la visita. Perché questa “Villa della Luce” – come potremmo chiamarla in onore del filo conduttore che lega la maggior parte delle sue opere – di proprietà del FAI, offre un’esperienza sensoriale a 360° difficile da descrivere a parole.

Ville Ponti

Se stai passeggiando per Biumo, una delle colline che circondano Varese, e sbirciando attraverso un’antica e imponente cancellata ti senti improvvisamente trasportato in un film di Wes Anderson, è perché ti sei appena imbattuto in Villa Andrea, una delle ville del Centro Congressi Ville Ponti. Tre ville di epoche e stili diversi, immerse in un parco secolare di 56.000 metri quadrati, dominano l’intera città di Varese e sono il luogo preferito per eventi di ogni tipo, dai matrimoni di celebrità alle conferenze internazionali.

Villa paradeisos

Un angolo di Giappone nel cuore di Varese: Villa Paradeisos. Questa villa di fine XIX secolo è l’esempio perfetto di culture – orientali e non – che fanno sentire la loro influenza in una provincia così piccola ma in continuo scambio con il mondo esterno ai suoi confini. Infatti, la villa ospita un piccolo giardino giapponese originale all’interno di un parco molto più ampio. Non manca nulla: dalle lanterne, alle piante tipiche, al giardino Zen. Che si tratti di un matrimonio, di un weekend romantico nel B ospitato nell’annesso della villa o di uno degli eventi culturali che la Villa stessa organizza, passeggiare in un giardino orientale e subito dopo vagare sulle Alpi lo rende un’esperienza senza pari.

Villa Recalcati

Questa villa barocca situata a Casbeno e raggiungibile a piedi dai Giardini Estensi è la sede della Provincia di Varese e della Prefettura. Ha un passato come Grand Hotel (alla fine dell’800) e ha già ospitato un sacco di personaggi illustri dal ‘700: Verdi, d’Annunzio, Carducci e Pascoli sono solo alcuni, insieme ai Reali di tutte le principali famiglie dell’epoca e persino un presidente degli Stati Uniti d’America.

Villa Della Porta Bozzolo

A due passi dal Lago Maggiore, circondata dai campi della Valcuvia e dalle catene montuose che abbracciano questa zona della provincia, Villa Della Porta Bozzolo ha tutti gli ingredienti per far innamorare un visitatore: il fascino rustico di una casa di campagna del ‘500, il trionfo barocco della sua reinterpretazione settecentesca e la pompa imponente di un giardino all’italiana che non ha nulla da invidiare alle Isole Borromee. Restaurata e conservata dal FAI, questa villa unica è capace di farti fare un vero viaggio nel tempo. Passeggiando tra case rustiche, stalle, cucine, salotti e letti a baldacchino, in alcune stanze ti identificherai con un servo del ‘500, e in altre come un nobile dell’epoca barocca grazie agli arredi originali dell’epoca. Tutto sembra vivo, come se la villa fosse stata abitata fino a poco tempo fa – o come se lo fosse ancora – da personaggi nobili e non che camminavano in quelle stanze.

Museo Pogliaghi

Mentre esplori il Sacromonte di Varese assicurati di non perderti il Museo Pogliaghi, casa-atelier dell’eclettico artista del XX secolo. Pogliaghi l’ha concepito come un laboratorio / museo, un posto dove poteva ritirarsi per concentrarsi sullo studio e la creatività, ma allo stesso tempo uno spazio per raccogliere opere d’arte ispiratrici. Mentre esplori le sette stanze di questa casa curiosa, i tuoi occhi saranno rapiti da ogni singolo dettaglio. La deliziosa casa pittoresca è completata dal giardino all’italiana che circonda la villa, disseminato di altre antichità raccolte dall’artista.

Villa Toeplitz, Parco e Museo Castiglioni

Villa Toeplitz è una villa storica situata a Varese, sulla collina ai piedi del Sacro Monte, in posizione dominante. È stata costruita nel 1901 e successivamente intitolata al banchiere Jósef Leopold Toeplitz (in italiano, Giuseppe) che comprò la villa nel 1914. Il suo vasto parco è considerato uno dei più belli d’Italia grazie al suo giardino accuratamente progettato (in parte all’italiana e in parte seguendo lo stile inglese) abbellito con fontane scenografiche e giochi d’acqua. La villa ospita anche la sede della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria, oltre al Museo Etno-Archeologico Castiglioni.

Birrificio Poretti

Tra i siti birrari più antichi e suggestivi d’Italia, il birrificio che oggi appartiene a Carlsberg Italia è stato costruito a Induno Olona nel 1876 da Angelo Poretti. Lo stabilimento si trova in Valganna, una zona vicino a Varese famosa per la sua acqua pura, materia prima fondamentale per la produzione di una birra all’avanguardia e anche scelta per la vicinanza alle grotte, necessarie per mantenere fresco il prodotto. Poretti voleva un sito produttivo che combinasse funzionalità e arte. Da qui uno dei rari esempi di edificio industriale in stile Liberty, un edificio grandioso arricchito di elementi decorativi ispirati al naturalismo alternati a festoni di fiori di luppolo e tini in ferro battuto che richiamano la natura dell’edificio. In posizione dominante rispetto allo stabilimento e circondata da un meraviglioso parco, c’è Villa Magnani. Oggi sede amministrativa della fabbrica, la villa fu progettata nel 1903 da Ulisse Stacchini (lo stesso architetto che vinse l’appalto per la Stazione Centrale di Milano nel 1910) per Angelo Magnani, erede di Poretti.

Photo by Iris Ranzani

Giardini a Varese

Giardini Estensi

La sede del Municipio di Varese, Palazzo Estense e i suoi giardini sono il gioiello nascosto della città. Nessuno si aspetta di vedere uno dei parchi italiani più incantevoli proprio nel centro città. Il mio consiglio è di entrarci dall’ingresso secondario, a pochi metri da quello principale… rimarrai a bocca aperta. La parte bassa dei giardini è piena di sentieri, gallerie di alberi, fontane con giochi d’acqua e persino un laghetto con i cigni. E non finisce qui: salendo la collina dietro la fontana, arrivi al Parco di Villa Mirabello, dove si trova il Museo Civico Archeologico. Una sorpresa dentro un’altra sorpresa, un grande prato pieno di alberi, tra cui spicca un maestoso cedro del Libano dell’Ottocento, perfetto per sdraiarsi con un libro in mano o per una pausa pranzo nella natura. I varesini vivono questi giardini proprio così: per un pranzo veloce ma rigenerante (meriggiare), per una passeggiata col cane, per rilassarsi leggendo o prendendo il sole su una coperta finché il tempo lo permette, e per perdersi nel loro labirinto di sentieri e alberi.

Parco di Villa Mylius

Varese è soprannominata anche “città giardino” proprio perché, oltre ai Giardini Estensi simbolo della città, ci sono un sacco di parchi pubblici e non che si nascondono tra le vie del centro e i quartieri residenziali ai confini del territorio comunale. Uno di questi è il Parco di Villa Mylius, che ospita una varietà di specie di alberi davvero ampia, tra cui alcuni esemplari raggiungono dimensioni monumentali. Più discreto e intimo rispetto ai sontuosi Giardini Estensi, questo parco è il posto perfetto per scappare dal caos quotidiano: per passeggiare tra alberi antichi e scoiattoli, per una pausa all’ombra durante le giornate di sole e per respirare i profumi delle sue piante rare e antiche.

Parco di Villa Tatti Tallacchini

Non lontano da Varese, a Comerio, c’è questo parco settecentesco salvato dall’amministrazione comunale e amato dai suoi cittadini. Sede del festival culturale annuale Microcosmi – dove musica, arte e cinema si fondono con fili di luci bianche sospese tra le architetture profumate dall’erba di inizio estate – il parco è pubblico e accessibile in qualsiasi momento per scoprire i suoi angoli caratteristici e l’architettura all’italiana, tra scalinate, giochi d’acqua, statue e sculture a bassorilievo. La vista sui laghi e le montagne è straordinaria: nelle giornate limpide si può ammirare la catena alpina dal Monviso al Monte Rosa. Forse il momento migliore per apprezzarlo è l’ora d’oro, aspettando il tramonto e catturando l’atmosfera magica data dalla luce del tardo pomeriggio sugli alberi e sull’architettura, mentre le cime delle montagne stanno per tingersi di rosa.

Photos by Silvia Elena Sette

Elegante ristorante dalle pareti blu con sedie arancioni, tovaglie bianche, opere d'arte, specchio dorato e vista sul bar. Arredamento caldo e classico. Elegante sala da pranzo con pareti blu, specchio dorato e poster d'epoca. Sedie arancioni su tavoli rivestiti di bianco. Presenti i loghi Helvetia e Bristol.