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36 ore in Valle d’Aosta

“Come tutte le zone di confine, la Valle d’Aosta è un vero e proprio crogiolo di Francia, Svizzera, Piemonte e Lombardia, e la storica influenza franco-provenzale della regione ha lasciato effetti duraturi sulla lingua, sull’architettura dei massicci castelli fortificati e sulla natura della gente.”

Nonostante sia la regione più piccola d’Italia, la Valle d’Aosta ha una marcia in più: ospita una serie di vette che sono anche le più alte d’Europa – il Monte Bianco, il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso – oltre ad alcune delle migliori piste da sci del Paese, ai panorami più mozzafiato e a una gastronomia sottovalutata. (Sì, stiamo pensando proprio alla fonduta! Questa versione italiana della fondue francese è preparata con Fontina locale, burro, latte e tuorli d’uovo). 

Come tutte le zone di confine, la Valle d’Aosta è un vero e proprio crogiolo di Francia, Svizzera, Piemonte e Lombardia, e la storica influenza franco-provenzale della regione ha lasciato effetti duraturi sulla lingua, sull’architettura dei massicci castelli fortificati e sulla natura della gente. Abbiamo pensato a un itinerario di tre giorni in Valle d’Aosta per coloro che vogliono vedere un po’ di tutto. Ecco il programma di viaggio dettagliato, da vivere al meglio nell’arco di un weekend, per scoprire al meglio la regione italiana di soli 3.263 chilometri quadrati.

Come arrivare: Tecnicamente, Aosta ha un aeroporto, ma sarà più facile trovare voli per la vicina città di Torino e prendere il treno, oppure noleggiare un’auto e guidare verso nord. Per quanto riguarda gli spostamenti, ci sono numerose linee di autobus che partono da Aosta, ma guidare è il modo migliore per visitare la regione.

GIORNO 1 – Partenza da Aosta, capoluogo e cuore della Valle

Soggiorno: Visto da fuori, il bed and breakfast “Le Coffret” a Saint Marcel è un tipico esempio di architettura valdostana; all’interno, è un paradiso di design contemporaneo. Dopo anni di restauro, questa chambre d’hôtes del 1779 è tornata al suo antico splendore, conservando un’atmosfera d’altri tempi con un carattere tradizionale di montagna grazie a camere con pareti in pietra, soffitti con travi in legno e arredi contemporanei. Iniziate la giornata con muffin, madeleines, biscotti, torte e purea di mele fatti in casa, insieme a formaggio, burro e latte provenienti da una fattoria vicina. 

Mattina, ore 9.00: Fondata dai Romani nel 25 a.C., la città di Aosta si trova al bivio di una strada che porta in Svizzera o in Francia. Trascorrete la mattinata visitando e ripensando ai fasti dell’epoca romana, con soste all’Arco di Augusto, alla Porta Praetoria (una delle poche porte romane ancora perfettamente conservate), al Teatro Romano (che in estate diventa sede di concerti) e alle mura della città. Visitate la piccola chiesa di Sant’Orso per ammirare gli affreschi ottoniani splendidamente conservati.

Se vi trovate qui a gennaio, potreste essere fortunati: la millenaria Fiera di Sant’Orso si tiene ogni anno il 30 e 31 gennaio, quando gli artigiani di tutta la valle espongono le loro opere in legno. Secondo la tradizione, gli abitanti del luogo acquistano ogni anno un nuovo pezzo come buon auspicio. Se non sapete cosa comprare, cercate una grolla, o coppa dell’amicizia, un calice di legno intagliato con più beccucci da cui bere. Ad Aosta, la grappa viene mescolata con caffè e vari altri liquori o spezie, riscaldata, versata nella coppa, incendiata e passata tra amici, parenti e persino sconosciuti. 

Pranzo, ore 13.00: In via di Porta Pretoria, fermatevi al nuovo locale dell’Antica Bottega dei Sapori, “Le Bar à Vin”, per un pasto veloce e informale a base di alcune specialità della regione. Si possono assaggiare piccoli piatti di salumi valdostani, motsetta (carne secca tradizionale di manzo, cervo o camoscio) e tometta di Montagna, fusa con timo e miele, oppure porzioni più grandi di gnocchi al blu d’Aosta, tagliatelle con speck e castagne e croque monsieur con fontina e lardo di Arnad. La ricca carta dei vini propone molte etichette locali, nazionali e transalpine. 

Pomeriggio, ore 15.00: Trascorrete il pomeriggio attraversando la valle fingendo di essere dei nobili valdostani. La regione è costellata da decine di enormi castelli fortificati e potreste passare giorni interi a esplorarli, ma ecco tre dei nostri preferiti. Proprio al di là del confine con il Piemonte, il “Castello di Issogne” fu ristrutturato dalla famiglia Challant tra il 1490 e il 1510 e, sebbene l’esterno gotico sia piuttosto semplice, l’interno è nello stile di una residenza rinascimentale e ornato da rari affreschi alpini. Dall’altra parte del fiume, arroccato su un’alta cima, il “Castello di Verrès”, risalente al XIV secolo, è considerato uno degli edifici più imponenti del Medioevo, perché l’intero complesso è fortificato da un massiccio muro di pietra. Il restaurato “Castello di Fénis”, altra residenza della famiglia Challant fino al 1716, è uno dei migliori da visitare, poiché le stanze sono allestite in pieno stile XVIII secolo.

Aperitivo, ore 18.00: Tornando verso Aosta nel pomeriggio, fate una sosta per una degustazione in cantina presso La Crotta di Vegneron, una cooperativa di viticoltori fondata nel 1980 che oggi produce 200.000 bottiglie all’anno da due uve autoctone DOC: Chambave e Nus. 

Cena, ore 20.00: Uscendo dall’autostrada si entra nella modesta “Trattoria di Campagna”, dove da 40 anni si servono piatti tipici valdostani. La sala da pranzo, semplice e accogliente, è accompagnata da un servizio impeccabile e cordiale, da una bella veranda all’aperto e da piatti segnalati dalla Guida Michelin. Da provare la polenta concia, le crépe valdostane con fontina e prosciutto, la fonduta e il piatto di porcini grigliati, fritti e saltati. Inoltre, la carta dei vini, con molte proposte regionali, è stata premiata come la migliore d’Italia dalla Milano Wine Week.  

GIORNO 2 – Proseguimento verso le imponenti destinazioni montane di Courmayeur e Monte Bianco

Soggiorno: Con gli accoglienti divani attorno al camino scoppiettante, gli aromi del legno vecchio e le stampe d’epoca alle pareti, è facile percepire il fascino della tradizione alpina all’Auberge De La Maison, una dimora in pietra e legno nel cuore di Entrèves. La grande casa di montagna ospita 33 camere, tutte incantevolmente diverse l’una dall’altra: alcune con tessuti e tende in tinta, altre con stufe in ceramica. Il ristorante dell’hotel, L’Aubergine Restaurant, offre una vista mozzafiato sul Monte Bianco, mentre la Spa Maison d’Eau – con una piscina a cascata e una sauna finlandese – è particolarmente indicata per decomprimersi, rilassarsi e rigenerarsi dopo una giornata di escursioni o di sci sulle vicine Alpi.

Mattina, ore 9: Buongiorno, Monte Bianco! Iniziate la giornata con la salita alla vetta più alta dell’Europa occidentale, il Monte Bianco, attraverso lo Skyway Monte bianco: un’emozionante funivia di ultima generazione inaugurata nel 2015. La funivia, dotata di finestrini, sale attraverso tre stazioni: Courmayeur/Valle (1.300 m), Pavillon/Montagna (2.173 m) e Punta Helbronner/Cielo (3.466 m), con possibilità di attività per tutti, dai non sciatori agli alpinisti più esperti. Ogni parte del viaggio offre una vista davvero impareggiabile e mozzafiato a 360º sulle cime innevate (e potreste anche riconoscere la skyway dal film del 2016 Kingsmen: Il cerchio d’oro). 

Pranzo, ore 13.00: Una volta tornati a Courmayeur, recatevi alla “Baita Ermitage”, in auto o a piedi, per un pranzo tradizionale di montagna a base di polenta abbinata a carni arrosto o stufate, crépes e scaloppine alla valdostana. Situata a 1.450 metri di altitudine, l’osteria vanta una vista perfetta sul Monte Bianco dalla terrazza panoramica. Anche se minimale, la carta dei vini consente comunque i giusti abbinamenti. 

Baita Ermitage

In alternativa, pranzate al “Cadran Solaire” (Via Roma 122), dove il ristorante esplora le tradizioni culinarie valdostane attraverso una visione creativa e contemporanea. L’elegante spazio alla base del Monte Bianco offre ricette antichissime della famiglia Garin; assicuratevi di esplorare le stanze segrete dello chalet e ordinate il tris di polenta e la fonduta.

Pomeriggio, ore 15.00: Prendete un paio di racchette da neve ed esplorate i paesaggi da sogno del Monte Bianco lungo la Val Ferret. Per un percorso più difficile, percorrete la Val Vény fino al ghiacciaio del Toula con una guida esperta. 

Chi preferisce allenare il portafoglio piuttosto che il corpo può passeggiare nella cittadina di Courmayeur per un pomeriggio di shopping. Visitate Catelier per l’antiquariato e l’arredamento vintage, Aurora Ethical Beauty per i prodotti naturali, vegani e cruelty-free per la cura della pelle e L’Artisana (situato sotto la Piazza Abbé Henry) per i manufatti degli artigiani tradizionali di Aosta. Per gli amanti degli animali domestici è d’obbligo una visita a Prince and Princess, il primo vero marchio italiano di moda di lusso per animali domestici. 

Aperitivo, ore 18.00: Fermatevi al 4810 di Courmayeur per uno spritz o un vino mentre il sole tramonta sulle cime alpine circostanti. Gustate salumi e formaggi della casa, crudité, focacce ripiene e pizze integrali.

Cena, ore 20.00: A 10 minuti di auto da Courmayeur, il “Cafè Quinson” di Morgex si trova ai piedi del Monte Bianco. Qui lo chef Agostino Buillas gioca con la cucina valdostana, proponendo un menù che cambia ogni giorno a seconda dell’umore e dell’ispirazione. La folle carta dei vini conta oltre 1.000 etichette, molte delle quali locali. 

Tuttavia, se siete in visita tra dicembre e marzo, dovete assolutamente provare la fonduta e altre prelibatezze tipiche della montagna presso Lo Sciatore. Il fascino rustico del ristorante è caldo e invitante e rende omaggio alla lunga tradizione sciistica della regione.

Auberge De La Maison

GIORNO 3 – Dirigetevi a sud verso l’incantevole città di Cogne e il vasto Parco Nazionale del Gran Paradiso

Soggiorno: Perla ai piedi del ghiacciaio del Gran Paradiso, il “Bellevue Hotel & Spa” è circondato da camosci, stambecchi, marmotte e mucche al pascolo. L’interno dell’antica dimora è come una raffinata baita di montagna, con vista sulla valle attraverso le enormi finestre di ogni camera. I quattro ristoranti in loco si riforniscono di prodotti dell’orto e la nuova area benessere di 1.2000 metri quadrati è un paradiso per il relax. 

Mattina, ore 9.00: Trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, che si trova per metà ad Aosta e per l’altra metà nel Piemonte settentrionale. Primo parco nazionale istituito in Italia, questo parco di 70.000 ettari era in origine una riserva di caccia reale e fu dichiarato parco nazionale solo nel 1922, da Vittorio Emanuele III, per proteggere la flora e la fauna autoctone, tra cui lo stambecco, che era a rischio di estinzione. Tutte le specie di stambecco oggi viventi sono merito di questo parco nazionale. L’accesso al parco avviene facilmente attraverso la cittadina di Cogne, situata ai piedi del massiccio del Gran Paradiso: una montagna che raggiunge i 4.061 metri sul livello del mare, diventando la vetta più alta del territorio italiano. Nel parco ci sono molti percorsi facili, come quello di 3 km che porta al villaggio di Lillaz, dove si possono ammirare le omonime cascate. Per chi desidera una sfida più impegnativa, è possibile percorrere la Valle di Rhêmes verso il colle di Leynir per godere di un’ampia vista sulla valle e sul ghiacciaio.

Pranzo, ore 13.00: Impossibile passare da Cogne e non fermarsi da Lou Ressignon, dove si viene subito accolti con gentilezza, cordialità e grandi sorrisi. Arroccato sul fianco di una rupe, il ristorante, aperto dal 1966, è caldo e accogliente, con i soffitti in legno, i separé rossi e un menu che è figlio della Valle d’Aosta e del Piemonte. Da provare gli gnocchi di castagne con burro e timo sulla fonduta o la seupetta Cogneintse, un tipico risotto con fontina e crostini. Da segnalare anche l’agnello in crosta di pane con salsa al vino rosso. 

In alternativa, si può salire alla Baita Sylvenoire attraverso il Sentiero Natura Cogne che attraversa un bosco da favola, una passeggiata di circa 30 minuti. Gianni, fisioterapista lombardo e appassionato di montagna, cibo e vino, propone piatti deliziosi nella sua baita. Potrete gustare taglieri di salumi e formaggi locali, polenta concia con fontina e burro caldo, gnocchi di patate viola con Bleu d’Aoste, salsicce in umido e molto altro. Per riscaldarsi, il dessert è una crème de Cogne, un dolce locale a base di panna, tuorlo d’uovo, cioccolato fondente, vaniglia e una spruzzata di rum. 

Pomeriggio, ore 15.00:  Durante il soggiorno a Cogne, ecco una selezione di prodotti da provare: fontina, brossa (crema di siero di latte con aceto), ricotta, formaggio fresco di capra, mocetta (salume simile alla bresaola) e boudin (salsiccia tradizionale di sanguinaccio). Visitate La Maison du Goût (Rue Mines de Cogne, 2, 11012 Cogne) per il miele millefiori e la specialità locale delle tegole: biscotti di wafer fatti con mandorle e nocciole o marmellate di lamponi.

Aperitivo, ore 18.00: Per uno spuntino pomeridiano o un aperitivo, visitate il ristorante, sala da tè ed enoteca “Cave de Cogne”, chiamato dai locali “l’oasi della merenda”. La “Cave de Cogne” offre una splendida selezione di vini a sostegno della viticoltura valdostana, oltre ad alcuni gioielli delle distillerie della regione. 

Cena, ore 20.00: Dopo un’intera giornata di esplorazione, tornate in hotel per una cena squisita presso “La Brasserie Du Bon Bec”. Qui la vista è davvero impareggiabile, completata dalle pareti rivestite di legno scuro, dal bancone del bar vintage e dai dipinti di nobili storici locali. Abbinate la vista mozzafiato a un bicchiere di vino e a una delle specialità locali: la trota di Lillaz, affumicata in casa; la polenta alla valdostana con burro e fontina; la frecacha, un piatto di patate arrostite al forno, cipolla e fontina; la tartiflette, un altro piatto a base di patate, ma questa volta con cipolle e lardo; e la pierrade, carne e verdure alla griglia condite con fontina. 

Assicuratevi di guardare le stelle sopra le montagne almeno una notte ad Aosta, perché sono come in nessun altro posto in Italia.

Cadran Solaire

Le Coffret

Arch of Augustus

Porta Praetoria

Roman Theatre

Sant'Orso

Antica Bottega dei Sapori

Le Bar à Vin

Issogne Castle

Verrès Castle

Fénis Castle

La Crotta di Vegneron

Trattoria di Campagna

Auberge De La Maison

Baita Ermitage

Mont Blanc Skyway

Cadran Solaire

Catelier

Aurora Ethical Beauty

L’Artisana

Prince and Princess

4810 Courmayeur

Cafè Quinson

Lo Sciatore

Bellevue Hotel & Spa

Parco Nazionale del Gran Paradiso

Cogne

Lou Ressignon

Baita Sylvenoire

La Maison du Goût

Cave de Cogne

La Brasserie Du Bon Bec

Patisserie D’Europe