Raccontaci brevemente la tua storia e del tuo lavoro attuale.
Dopo il diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico ho inziato a lavorare come attrice e poi dopo varie esperienze in radio è nata l’idea di scrivere un film che poi è stata la mia opera prima, un film comico dove interpreto quattro caratteri umani femminili.
Perché hai scelto di vivere/rimanere in Italia?
Ho sempre immaginato la mia vita e la mi carriera in Italia, non mi è mai sembrato di non sognare grande puntando al mercato italiano, anzi, mi renderebbe davvero orgogliosa poter continuare a lavorare qui senza aver bisogno di andare altrove.
Quali sono le tue previsioni per il futuro dell’industria del cinema?
Sento nascere e crescere una nuova generazione di autori e produttori italiani che ha voglia di cambiare le cose, che, grazie anche agli esempi dei mercati internazionali, ha piu’ chiare le idee di come sta cambiando il pubblico e il modo di fare cinema.
Quali sono i maggiori ostacoli che affronti e le più grandi soddisfazioni che provi lavorando in questo paese?
I maggiori ostacoli sono il senso di precarietà di questo mestiere, le soddisfazioni più grandi sono quelle di creare qualcosa di nuovo, la scrittura è un provilegio per un attore, è l’opportunità di guardare avanti e lo stimolo a trovare nuove forme di racconto.