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35 Under 35: Milena Baldassarri

Membro della squadra nazionale italiana di ginnastica ritmica

Età: 22

Luogo di nascita: Ravenna

Città di residenza: Fabriano, Marche

Raccontaci brevemente la tua storia e del tuo lavoro attuale:

Pratico ginnastica ritmica da quando ho cinque anni, il mio percorso sicuramente non è stato facile. Da piccola ero dotata fisicamente ma ero una frana nelle gare perché mi dimenticavo gli esercizi e arrivavo ultima. I primi podi nazionali solo all’età di 13 anni (e nel nostro sport è già un era avanzata) sempre a quell’età mi sono trasferita in una società migliore a Fabriano (trasferita senza genitori) e da lì anche le prime convocazioni in nazionale. Piano piano miglioravo e arrivavo sempre più in alto (ci alleniamo tutti i giorni per otto ore). A settembre vorrei iniziare l’università, fino ad oggi a cui sto per partecipare alla mia seconda olimpiadi, però niente mi è mai stato regalato mi son sempre dovuta sudare tutto a volte anche contro tutti (perché si molla gente non mi vuole vedere ai vertici) ma sono orgogliosa quando scendo in pedana e mi esprimo in ogni esercizio e non vedo l’ora di andare a Parigi. 

Perché hai scelto di vivere/rimanere in Italia?

Ho scelto di rimanere qua per molti motivi, indubbiamente il motivo più grande è l’appartenenza al tricolore e quindi il fatto di rappresentare in giro per il mondo nelle gare la propria nazione e cantare l’inno è un emozione imparagonabile. Poi molto anche per il clima, il fatto che qua comunque tutte le stagioni le vivi diversamente (faccio un esempio, mia sorella vive a Miami e lì è sempre estate dopo un paio di mesi ci si stufa di stare sempre al caldo) e quindi è favorevole un buon addattemento a qualsiasi tipo di situazioni , sempre in vista di gare perché a noi cambia molto l’umidità per colpa del nastro e la palla che può scivolare. 

Quali sono le tue previsioni per il futuro nel mondo della ginnastica?

Spero che nei prossimi anni prenda molta più visibilità di quella che ha, perché è uno sport che richiede tanto sacrificio costanza e impegno però rimane uno degli sport minori, mi auguro cresca molto il movimento dei più giovani e quindi si rinnovi un po’ quello che è lo staff di adesso per dare spazio a idee più fresche e attuali e sicuramente diverse, perché se non cambia qualcosa comunque tenderà a rimanere in stallo come sport e ci sarà una crescita minima quando può essere molto più esponenziale e messo più in visibilità. 

Quali sono i maggiori ostacoli che affronti e le più grandi soddisfazioni che provi lavorando in questo paese?

Sicuramente in certe città ci vorrebbe una coltura un po’ più ampia dello sport perché al giorno d’oggi i ragazzi e i bambini stanno sempre di più al telefono quando dovrebbero praticare sport sia per una crescita fisica sia per una crescita personale tra relazioni e il proprio sentirsi bene, quindi magari di migliorare palazzetti e attività, ma poi anche nelle scuole io ho dovuto cambiar scuole perché le insegnanti erano “vecchia maniera” dicevano <si studia e basta, tu tutto il pomeriggio a far ginnastica  non ci puoi stare lascia perdere questo sport> vorrei tanto rincontrarle e far vedere tutte le medaglie e tutte le soddisfazioni che mi ha dato la ginnastica, ma soprattutto tutti gli insegnamenti di vita che mi ha regalato questo sport, io lo considero come un lavoro da quando ho quindici anni fino ad  ora che lo è realmente perché faccio parte dell’aeronautica militare, quindi avrò fatto bene a non aver ascoltato quelle insegnanti di scuola?! Si direi di si!

Tokyo Olympics 2020