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3 Artigiani Fiorentini di cui Puoi Visitare gli Studi

“Nell’omologazione portata dalla ‘globalizzazione’, la maestria espressa dagli antichi mestieri va salvaguardata come opere d’arte.”

Carla Fendi

Un vassoio per la colazione con frittelle, salsa e una tazza su un letto disordinato in una stanza d'albergo a luce soffusa; lampada sul comodino, loghi a destra. Hotel d'Inghilterra Roma, Starhotels Collezione - Vassoio per la colazione con pancake, sciroppo e frutti di bosco su un letto stropicciato in una camera elegante.
 

A Firenze, gli artigiani e i loro antichi mestieri sono vivi e vegeti. Per secoli, artisti, scultori, architetti e artigiani hanno formato il tessuto di Firenze, la loro ricerca rinascimentale della bellezza ha dato vita a oggetti che raccontano la storia della città e della sua gente.

 

Diventare artigiano non è una scelta di carriera – è uno stile di vita e la convinzione che la qualità prevale sempre sulla quantità. È un’arte tramandata di generazione in generazione, in cui i dettagli non vengono mai trascurati e il tempo è uno strumento per migliorare quei dettagli, ma la tempestività non è mai una priorità. È un modo di vivere, lavorare e creare che dobbiamo difendere a tutti i costi – perché l’artigianato riguarda il rispetto del passato e il mantenimento vivo della storia.

 

C’è qualcosa di indescrivibile nel possedere un oggetto o nell’essere in un luogo fatto dalle mani di qualcuno; acquista un valore e una dimensione diversi, di cui vuoi far parte e proteggere.

 

Ecco perché, quando sentiamo che un hotel storico di Firenze sta subendo una ristrutturazione, ci preoccupiamo, temendo che il suo fascino vecchia scuola, che ha bisogno semplicemente di un po’ di classico TLC, venga completamente sostituito da un look moderno, instagrammabile, senz’anima, “con linee pulite”. Siamo piacevolmente sorpresi, tuttavia, all’arrivo al recentemente restaurato Hotel Helvetia Bristol del XIX secolo a Firenze; era come lo ricordavamo, solo un po’ più colorato e con un tocco di novità. Qui troverai che ciò che necessitava di attenzione non è stato sostituito, ma invece accuratamente restaurato da botteghe storiche ed esperti artigiani italiani.

 

Tutti i dettagli sono stati curati con la massima attenzione: dai splendidi pavimenti in quercia a spina di pesce alla carta da parati, boiserie, finiture, tende in seta e velluto, lampadari e opaline prodotti dai migliori artigiani, tra cui gli studi locali fiorentini Antico Setificio Fiorentino, Moleria Locchi e Riccardo Barthel.

 

Antico Setificio Fiorentino

Iniziamo col dire che le parole non bastano per descrivere questo posto. Varcare la soglia dell’Antico Setificio Fiorentino, nel quartiere storico di San Frediano, significa essere trasportati in un tempo lontano di precisione e rituale. Qui il tempo è scandito dal suono di mani e piedi che muovono il telaio con decisione e delicatezza. Un suono forte e costante, questo ritmo diventa musica per le orecchie. Persone e macchine, alcune considerate i primi computer al mondo, uniscono le forze per creare elaborate sete e motivi che un tempo appartenevano alle nobili famiglie fiorentine e ora sono accessibili a tutti.

 

Dal 1786, l’Antico Setificio Fiorentino ha creato le sete più famose al mondo ed è uno degli ultimi laboratori rimasti per la produzione di seta al mondo. I suoi telai manuali e semi-meccanici tessono sogni, alcuni abbelliti da un meraviglioso orditore progettato da Leonardo Da Vinci.

Silk Factory Setificio Fiorentino in Florence

 

Riccardo Barthel

Se hai l’opportunità di visitare lo showroom di Riccardo Barthel “s, uscirai pensando di aver bisogno di un progetto, una casa da ridecorare con tutti i suoi eccezionali pezzi vintage restaurati, un bagno da rifare con piastrelle vintage dipinte a mano uniche nel loro genere e una cucina che abbracci lo stile unico e inimitabile di Barthel. Dal 1976, Barthel, maestro dell’artigianato, ha creato un polo di artigiani all’interno del suo complesso a Firenze, dove il suo laboratorio prende oggetti del passato per dare vita a nuove creazioni. Qui, l’artigianato non significa essere bloccati nel tempo ma semplicemente apprezzare il periodo – dallo stile ai materiali utilizzati, dalla costruzione alla tipografia e ai colori.

 

Moleria Locchi

Un posto in cui puoi entrare solo in punta di piedi, perché anche il minimo rumore potrebbe in qualche modo disturbare il perfetto equilibrio di Moleria Locchi; un equilibrio di oggetti in vetro e cristallo, posizionati a pochi centimetri l’uno dall’altro, e artigiani chinati, con mani ferme e delicate che incidono meticolosamente disegni su ampolle, vasi, calici, caraffe e lampadari.

 

Fu alla fine del XIX secolo, nel quartiere di San Frediano, cuore dell’Oltrarno fiorentino, che nacque questa bottega artigiana di moleria che produceva bellissimi oggetti in vetro e cristallo. Ancora oggi, tre generazioni dopo, tutti gli oggetti vengono ancora forgiati seguendo le antiche tecniche di soffiatura e rifiniti attraverso accurati processi di molatura e incisione, rigorosamente eseguiti a mano.

Antico Setificio Fiorentino

Riccardo Barthel

Moleria Locchi