Se sentiamo un altro itinerario in Italia che fa tipo–Venezia, Firenze, Roma, Costiera Amalfitana–ci mettiamo a urlare. Non che questi posti non siano fantastici–ci sono sicuramente parti che amiamo anche noi–ma c’è coooosì tanto da scoprire nel nostro paese che ci fa girare la testa. Capiamo che la strada battuta è più facile–soprattutto considerando i problemi infrastrutturali dell’Italia–ma quelli di voi con un po’ di coraggio saranno ben ricompensati per essere andati fuori pista. Ragazzi (italiani), questo è anche per noi; per quanto amiamo stessa spiaggia, stesso mare, il cambiamento non è poi così terribile.
Queste sono le 25 destinazioni italiane sottovalutate che pensiamo dovresti aggiungere alla tua lista dei desideri per il 2025, in nessun ordine particolare, tra cui lussureggianti delta fluviali e parchi nazionali, luoghi d’interesse per gli amanti dell’arte e, ovviamente, tanti borghi sul mare.
Se stai cercando qualcuno che faccia il lavoro pesante al posto tuo, pianificando un itinerario in Italia dalla A alla Z, ci siamo noi. Contatta il nostro Team Viaggi per una pianificazione completamente personalizzata del viaggio dei tuoi sogni.
1. Merano (Trentino-Alto Adige)
Incastonata in una valle alpina, Merano sembra un sogno di Wes Anderson: case color burro, un fiume tranquillo e ciliegi che prosperano in un microclima unico che riscalda il bacino dell’Adige mentre la neve ancora copre le cime circostanti. Questa perla del Sud Tirolo ha da sempre ispirato artisti e scrittori come Franz Kafka ed Ezra Pound, ma deve gran parte della sua fama all’Imperatrice Elisabetta d’Austria (Sissi), la cui figlia ebbe una guarigione miracolosa al Castello di Trauttmansdorff alla fine del 1800, consolidando la reputazione di Merano come rifugio di benessere. Sebbene la vicinanza a cinque regioni sciistiche la renda una meta invernale preferita, pensiamo che Merano brilli in primavera ed estate, quando i fiori selvatici ricoprono le pianure e le montagne si trasformano in idilliaci sentieri escursionistici.
La colazione di tre portate nel nostro alloggio preferito della zona, Ottmanngut, rende una visita a Merano degna di per sé. Questa affascinante casa padronale bianca – circondata da giardini mediterranei con cipressi, palme e limoni – risale al 1290, vantando una storia grandiosa quanto le Dolomiti che la incorniciano. Dai un’occhiata alla nostra guida completa della città qui, cortesia della proprietaria di Ottmanngut e locale di Merano Katharina Flöss.

2. Pietrasanta (Toscana)
Anche se in genere pensiamo che il tratto di costa toscana noto come Versilia abbia superato i suoi giorni di gloria – troppo costoso e con un mare che non regge il confronto con quello, diciamo, della Maremma – la città di Pietrasanta fa un’eccezione notevole. L’affascinante borgo vanta una delle più alte concentrazioni di spazi espositivi in Italia, con 40 gallerie e atelier, oltre a 50 laboratori artistici dedicati alla lavorazione del marmo e del bronzo. L’atmosfera artistica magnetica ha attirato rinomati artisti contemporanei da tutto il mondo, tra cui Fernando Botero, Jeff Koons, Kan Yasuda e Igor Mitoraj, che hanno creato opere qui. Un museo dedicato al defunto Mitoraj – scultore di origine polacca celebrato per le sue figure frammentate ma monumentali – è attualmente in costruzione. Per ulteriori consigli, dai un’occhiata alla nostra guida della Versilia qui, cortesia della locale di Viareggio Rebecca Larsson. Anche se non si trovano proprio a Pietrasanta, Villa Roma Imperiale e Locanda al Colle sono due strutture di prima classe a gestione familiare dove soggiornare nelle vicinanze.

3. Santa Margherita Ligure (Liguria)
Soprannominata la Perla del Tigullio per il golfo che abbellisce, Santa Margherita Ligure merita pienamente la sua scintillante reputazione. Annidata tra il mare e le colline liguri, questa città colorata spesso gioca il secondo ruolo rispetto alla sua vicina scintillante Portofino, ma, secondo noi, offre più attività, una scena culinaria più ampia (inclusa una delle migliori focacce della regione al Panificio Fiordiponti), e ampi tratti di spiaggia calma e balneabile—il tutto senza perdere un briciolo di fascino. Mentre Santa Margherita è diventata una destinazione internazionale dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha da tempo attirato personaggi coloriti: pirati, ricchi genovesi in cerca di riposo e l’élite europea. I resti della sua ricca storia rimangono oggi attrazioni chiave: il 17° secolo Villa Durazzo-Centurione, una volta rifugio estivo per i mercanti di seta di Genova; il Castello di Santa Margherita Ligure, costruito nel 1550 e un ricordo della lotta della città contro le incursioni dei pirati; e l’ Abbazia di San Fruttuoso, un monastero benedettino del 10° secolo, che offre una fuga sulla spiaggia isolata accessibile solo in barca o tramite sentiero. Gemme vicine come Rapallo, Camogli, e, sì, Portofino sono a breve distanza, rendendo Santa Margherita una base ideale e tranquilla per esplorare la Riviera.

4. Taranto (Puglia)
Taranto non è la Puglia idilliaca delle cartoline, ma è una città in ascesa, destinata a diventare un polo creativo per il sud Italia, e siamo sicuri che il 2025 vedrà molte cose eccitanti per la città post-industriale. Per decenni, la sua identità è stata oscurata dall’Ilva, una volta la più grande acciaieria d’Europa, famosa per tutta una serie di crisi ambientali e di salute pubblica che ha afflitto la città; le strutture imponenti della fabbrica, in contrasto con le viste mozzafiato sul mare di Taranto, creano un quadro suggestivo. Ma Taranto sta riuscendo a scrollarsi di dosso la sua reputazione grintosa; con una scena culturale in crescita, iniziative vibranti nelle arti visive e il riconoscimento come Città d’Arte italiana dal 2019, si sta trasformando in una destinazione dinamica e sfaccettata per i giovani viaggiatori. La rinascita della città è ancorata da istituzioni come il Museo Archeologico, uno dei più importanti del sud Italia, e una vivace scena di gallerie, da Art House Auction, che mette in risalto l’arte moderna e contemporanea e funziona come casa d’aste a GATA’s unica combinazione di arte contemporanea, residenza, B&B e bar. Le date per il 2025 non sono ancora state annunciate, ma tenete d’occhio eyeLAND, un festival di Phest in collaborazione con la città, che presenta street art, fotografia, musica, poesia e teatro. Con un elenco in continua evoluzione di iniziative culturali, Taranto ha guadagnato il suo nuovo soprannome: “la città dei festival.”

5. Isola di San Pietro (Sardegna)
L’Isola di San Pietro, parte dell’Arcipelago del Sulcis in Sardegna, è un paradiso aspro noto per le sue scogliere frastagliate che si tuffano in acque turchesi e per il suo patrimonio ligure unico (sì, ligure!). L’isola di 50 km quadrati è un vero paradiso per gli amanti della natura: spiagge tranquille con snorkeling epico, siti di nidificazione del raro Falco della regina, e saline con fenicotteri che una volta migravano qui dall’Africa. L’unica città dell’isola, Carloforte, fu fondata nel XVIII secolo da coloni liguri provenienti dalla Tunisia, e il loro patrimonio è ancora vivo e vegeto in un dialetto di influenza genovese, nell’architettura (troverai anche i ‘ caruggi‘ qui), e in una cucina che include anche focaccia e pesto. A proposito di cibo, non c’è posto migliore dove mangiare il tonno che qui. L’Isola di San Pietro si trova lungo il percorso migratorio del pregiato tonno rosso, che passa attraverso lo Stretto di Gibilterra prima di riprodursi nelle acque tranquille intorno alla Sicilia e alla Sardegna. Riposando nelle acque dell’isola per circa due mesi, il tonno è in forma perfetta – e puoi assaggiarlo in piatti come il tonno alla Carlofortina, coda di tonno fritta servita con una salsa di pomodoro agrodolce.

6. Santarcangelo di Romagna e Pennabilli (Emilia-Romagna)
Ci piacciono quasi tutti i paesi dell’Emilia-Romagna, e se potessimo raccomandarli tutti, lo faremmo. Ma ci concentreremo qui su due gioielli. Il motivo è tutto legato a Tonino Guerra, il famoso sceneggiatore che ha collaborato con alcuni dei registi più iconici del 20° secolo, tra cui Fellini, Visconti, Mastroianni, Tarkovsky e Wim Wenders. Il suo lavoro in film come Amarcord (1973), un ritratto toccante dell’Italia pre-industriale che gli è valso un Oscar insieme a Fellini, Nostalgia (1983) con Tarkovsky, e Al di là delle nuvole (1995) insieme a Mastroianni e Wenders, ha consolidato la sua eredità sia nel cinema italiano che in quello internazionale. Eppure, molti non sanno che era anche un artista multidisciplinare. A Santarcangelo di Romagna e Pennabilli, due posti dove ha vissuto, la sua arte è disseminata come uova di Pasqua. Guerra had a knack for designing fountains–like the whacky, spiraled Il Bosco della Pioggia e La Fontana della Chiocciola, un omaggio a forma di chiocciola alla vita lenta–ma la sua creatività brilla davvero ne I Luoghi dell’Anima a Pennabilli, un museo a cielo aperto di sette installazioni sparse per il paese. Tra i punti salienti ci sono Il Giardino dei Frutti Dimenticati, un frutteto di frutti rari decorato con sculture, e La Strada delle Meridiane, un percorso fiancheggiato da meridiane attraverso il centro storico. Puoi trovare anche il suo lavoro in uno dei nostri ristoranti preferiti in tutta l’Emilia-Romagna, La Sangiovesa, dove trovi forni disegnati da lui in ogni stanza–meglio ammirarli davanti a fumanti scodelle di piatti forti regionali come tortellini in brodo e tagliatelle al ragù.

7. Bordighera (Liguria)
Questa cittadina sul lato occidentale meno battuto della Riviera italiana sembra un’alternativa più tranquilla e autentica ai suoi più sfarzosi vicini liguri (*colpo di tosse* Cinque Terre). Historically a retreat for creatives and English aristocrats, Bordighera’s Belle Époque villas and British-Mediterranean gardens have been inspiration for the likes of Claude Monet, who painted the town’s ethereal light and lush scenery, and André Aciman, who based his novel Chiamami col tuo nome sulla suggestiva cittadina. Mentre il centro storico di Bordighera è un labirinto di vicoli e piazze in pietra, una passeggiata lungo Via Romana rivela grandiose ville come Villa Garnier e Villa Mariani (Monet ha dipinto qui). Il Museo Bicknell, con collezioni botaniche e archeologiche, riflette il passato inglese della città, così come il Bordighera Lawn Tennis Club, il più antico d’Italia. Tutta questa artisticità non significa, però, che non puoi oziare in spiaggia–come si è soliti fare in Liguria. Il lungomare è il più lungo della Liguria, e le spiagge sono beatamente poco affollate. Dai un’occhiata alla nostra guida completa, di Catherine Sabino, su questa sofisticata perla poco conosciuta qui.

8. Scilla (Calabria)
Questo pittoresco paesino calabrese si aggrappa alla costa tirrenica dove i monti Aspromonte (un’altra meta di questa lista) incontrano il mare. Anche se prende il nome dal mitico mostro marino Scilla dell’Odissea di Omero, che si dice si nascondesse nello stretto che separa la Calabria dalla Sicilia, noi sosteniamo che la Scilla di oggi affascina più per la sua bellezza che per la paura. Nel cuore del paese si trova Chianalea, un antico quartiere di pescatori spesso chiamato “la piccola Venezia del Sud”. Stradine strette portano a case arroccate sul bordo dell’acqua, dove le onde lambiscono le fondamenta in pietra e piccole barche da pesca riposano tranquille nel porto. Il villaggio è coronato dal Castello Ruffo–una fortezza del V secolo a.C. su una scogliera che offre viste mozzafiato sullo Stretto di Messina–e le spiagge di Scilla, in particolare Marina Grande, hanno proprio quel tipo di acque cristalline e sabbie dorate che piacciono tanto ai tipi tranquilli da spiaggia. È esattamente il genere di cittadina di mare alla buona che ci piace avere come base per qualche giorno.

9. Torino (Piemonte)
Potremmo scrivere poesie su Torino, ma la faremo breve per il bene di tutti voi. Torino è una delle nostre città italiane preferite in assoluto e, oserei dire, non solo una delle più eleganti, ma segretamente una delle più fighe. I suoi grandi viali e i palazzi barocchi ricordano un passato reale, ma c’è anche un’aria industriale che deriva dalla sua modernità del XX secolo, alimentata dalla Fiat. Trovi questo lato al Parco Dora, un parco cittadino costruito sui resti di una fabbrica Fiat che ora è un punto caldo per gli skater, o al Parco d’Arte Vivente, un altro parco in una ex area industriale con mostre a rotazione di sculture all’aperto nel quartiere emergente di Lingotto. Nel centro città, un intrico di eleganti strade porticate nasconde di tutto, dai caffè vecchia scuola che servono vellutati bicerin al Museo Nazionale del Cinema nella Mole Antonelliana che domina lo skyline. Qui, puoi sorseggiare vermouth nella città dove è nato, frugare alla ricerca di tesori nei mercatini delle pulci (non perderti l’epico Balon il sabato o l’ancora più grande Gran Balon, la seconda domenica di ogni mese), e cenare con agnolotti al plin e tajarin nei migliori ristoranti della regione. Add all this to the fact that it’s a city that, unlike most in Italy, seems to actually funziona, con un sistema metro efficiente (anche se limitato), strade ben pavimentate e piazze pulite.

10. Chioggia (Veneto)
Tra paludi e mare, Chioggia è costruita su un gruppo di isole all’estremità meridionale della laguna veneziana e, per secoli, è stata ingiustamente messa in ombra dal dominio commerciale e culturale della sua sorella più giovane. Recentemente, però, Chioggia ha iniziato a mettersi in luce, offrendo un’alternativa più tranquilla alle strade afose e affollate di Venezia. Evidenziata come la prima scelta nel New York TimesEhi, ma tu lo sai che nella lista del 2022 dei ’52 Posti da Visitare’ per il turismo sostenibile, sta facendosi un nome per il suo fascino e per la capacità di alleggerire la pressione del turismo di massa a Venezia? Anche se non ha vinto il titolo di Capitale Culturale d’Italia 2024 (se l’è aggiudicato Pesaro), i canali colorati di Chioggia, le sue graziose calli, e i palazzi in stile veneziano palazzi le hanno fatto guadagnare il soprannome di la piccola Venezia– Piccola Venezia. Una gita in giornata da Venezia è fattibile, ma di corsa; ti consigliamo di fermarti più a lungo per immergerti davvero nei ritmi di Chioggia. Se sei un patito della bici, puoi arrivarci tramite il percorso ciclabile E5, che si snoda tra le isole della laguna prima di raggiungere Chioggia – un’esperienza davvero epica, piena di viste mozzafiato. Parte villaggio costiero (fai un salto a Sottomarina per l’accesso alla spiaggia sabbiosa), parte città vivace, Chioggia è una delle nostre prime scelte per una rilassata fuga di 36 ore; ecco l’itinerario perfetto, grazie alla locale veneziana Valeria Necchio.

11. Molise (Molise)
Sì, lo sappiamo che questa è un’intera regione, non una città o un parco nazionale o un’isola come il resto delle voci in questa lista dei desideri, ma le sue dimensioni minuscole (4.438 km quadrati, o 1.713 miglia quadrate, che la rendono la seconda regione più piccola d’Italia dopo la Valle D’Aosta) significano che puoi praticamente coprire l’intera regione dopo un paio di giorni di giri in auto. Il Molise è così fuori dai sentieri battuti che tra gli italiani gira una battuta secondo cui “Il Molise non esiste.” Siamo qui per dirti che esiste eccome, e che è fantastico. Molise’s wild beauty spans golden beaches in Termoli alle montagne aspre punteggiate di borghi medievali come Pietrabbondante, patria di un impressionante teatro-tempio sannitico, fino a un lago sotto Castel San Vincenzo così turchese che ti strofinerai gli occhi per l’incredulità. Gli appassionati di archeologia andranno in brodo per Saepinum, una città romana straordinariamente conservata spesso definita una mini Pompei, e, in inverno, il Santuario di Castelpetroso sembra uscito dritto dal mondo fatato di Elsa in Frozen. Agnone è un must per l’artigianale Fonderia di Campane Marinelli, che realizza campane per posti come la Basilica di San Pietro in Vaticano dal 1339 – o se cerchi pentolame in rame di alta qualità a prezzi accessibili. E questo per non parlare del canone culinario, che include tartufi da Carovilli, caciocavallo fatto a mano, e la signora di Conca Casale, una salsiccia di maiale speziata con peperoncini, polline di finocchio e pepe nero. Questa è una destinazione per chi valorizza la determinazione più della comodità, ma che ricompenserà ampiamente il viaggiatore avventuroso.

12. Val di Noto (Sicilia)
Questo gruppo di città nel cuore sud-orientale della Sicilia ha ottenuto lo status di Patrimonio dell’Umanità UNESCO per la sua architettura barocca sfarzosa – cortesia degli spagnoli che governarono e ricostruirono l’area con pietra calcarea locale dopo che un terremoto la rase al suolo nel 1693. La Val di Noto è composta da otto città – Noto, Modica, Ragusa, Scicli, Catania, Caltagirone, Palazzolo Acreide e Militello in Val di Catania – ma ecco il punto: noi non consigliamo di visitare quella che dà il nome. La città di Noto è stata messa sulla mappa (internazionale) dopo The White Lotus, ma francamente è molto più turistica e molto meno interessante delle altre. Dovresti invece concentrare le tue energie sulla parte occidentale della valle e sulle città di Modica, Ragusa e Scicli – con qualche giorno a Catania, sulla costa orientale, se hai tempo. L’architettura è ovviamente stupenda, con chiese ornate e pastello che si ergono da burroni e passi rocciosi. A Modica, fanno un cioccolato unico nel suo genere che è croccante grazie a una lavorazione a freddo che non scioglie lo zucchero (vai allo storico Bonajuto per provarlo), mentre Ragusa è il regno dello chef stellato Michelin Ciccio Sultano e Scicli quello del telefilm Il Commissario Montalbano. Nel frattempo, Catania, la seconda città più grande della Sicilia, è un posto totalmente figo: puoi trovare il nostro itinerario di due giorni qui.

13. Madonna di Campiglio (Trentino-Alto Adige)
Madonna di Campiglio, nel cuore delle Dolomiti di Brenta, è la nostra fuga invernale collaudata – un paradiso tranquillo per gli sciatori, con piste perfettamente curate e un’atmosfera sofisticata che in qualche modo evita il solito casino dei resort. Che tu stia sciando sulla neve fresca, facendo ciaspole in silenzio o guardando il tramonto da una cabinovia, qui le viste mozzafiato sono garantite. Le piste sono leggendarie, che sia lo storico Canalone Miramonti, il sito della prima gara di Coppa del Mondo in Italia nel 1967, o la pista del Centenario, inaugurata nel 2011 per celebrare cento anni di sci a Campiglio. Tulot – una delle piste nere più lunghe delle Dolomiti – offre una discesa emozionante, e se hai voglia di qualcosa di diverso, Ursus Snowpark, uno dei più grandi d’Europa, è perfetto per salti acrobatici e divertimento freestyle. Uno dei nostri modi preferiti per esplorare la topografia è saltando da un rifugio all’altro. Questi chalet-ristoro sono destinazioni culinarie a sé stanti, e non c’è niente di meglio che togliersi gli sci e entrare in un accogliente ristorante di legno, con il camino acceso, per un pasto sostanzioso a base di canederli e altri classici di montagna; ecco i 10 migliori. Though we do prefer the place for a ski vacay, the landscape doesn’t take a break even when the snow melts. On foot or by bike, you can find your pace among high-altitude lakes, through wildflower-strewn meadows, and along mountain paths that lead to dramatic vistas. The particularly intrepid should vai per la storica Via Ferrata. Noi alloggiamo sempre nel lodge ski-in-ski-out Chalet del Sogno, gestito dall’ex sciatore olimpico Alberto Schiavon, che conosce la zona come nessun altro e offre escursioni panoramiche guidate, arrampicate in montagna, tour in e-bike, gite in canoa, battute di pesca e passeggiate a cavallo, tempo permettendo.

14. Lunigiana (Toscana/Liguria)
Questa fetta tra Toscana e Liguria è stata spesso trascurata a favore della bellezza rinascimentale della prima e delle colorate città di mare della seconda – ma vale davvero la pena darci un’occhiata, anche se solo di passaggio. Il terreno vario della regione va dalle lussureggianti valli fluviali alle montagne aspre, rendendola un paradiso per escursionisti e amanti della natura, ed è spesso chiamata la “Terra dei Cento Castelli” grazie ai numerosi fortezze, borghi e torri medievali incastonati tra gli Appennini e le Alpi Apuane. Due dei più belli sono il Castello di Fosdinovo e il Castello del Piagnaro, ora sede del Museo delle Statue Stele, che espone misteriose statue di arenaria risalenti al periodo tra il 4° e il 1° millennio a.C. Ma la vera attrazione della regione? Una pasta particolare simile a un pancake chiamata testaroli che viene cotta su speciali piastre di ghisa e tagliata a triangoli. Per qualche consiglio top sulla Lunigiana e altro sulla sua distintiva primo, dai un’occhiata a questo articolo dei collaboratori di Italy Segreta Lorenzo Villa, Tommaso Serra e Bartolomeo Sala qui.

15. Costa dei Trabocchi (Abruzzo)
La costa abruzzese, che si estende dal grazioso borgo di Ortona attraverso San Vito Chietino e Fossacesia, fino alla incontaminata Riserva Naturale di Punta Aderci, è tutt’altro che ordinaria. C’è il grandioso castello aragonese del contadino e i tranquilli pascoli di quest’ultima, ma le vere star sono i famosi trabocchi—quelle bizzarre, antiche strutture di pesca che sembrano sfidare il mare stesso. (Leggi qui sulla loro storia e importanza.) Oggi, i visitatori hanno l’opportunità unica di cenare su queste strutture, avvicinandosi a queste cose sostenute da pali in stile Tim Burton. Spiccano Ristorante Trabocco Punta Fornace e Ristorante Trabocco Pesce Palombo, dove puoi provare i sapori tradizionali della regione insieme ai classici di mare come spaghetti allo scoglio e fritto misto. Those wanting to dive into the culture of trabocchi dovrebbero dirigersi al Trabocco Turchino, mentre gli sportivi dovrebbero dare un’occhiata alla Via Verde. This 42-kilometer bike path, built along an old railway line, takes you along cliffs, golden beaches, and past the iconic trabocchi, offrendo splendide viste sul mare ad ogni svolta. Nel 2023, il tratto da Ortona a Fossacesia ha persino ospitato la partenza del Giro d’Italia.

16. Fano (Marche)
Questa città marchigiana sembra uscita da un sogno degli anni ’70, con ombrelloni a righe su spiagge di ciottoli da cui puoi guardare le barche dei pescatori tornare verso case dai colori pastello. Ma la storia di questa città va ben oltre i giorni della disco. Le rovine romane qui risalgono al 207 a.C.—devi persino passare attraverso l’ Arco di Augusto, costruito nel 2 d.C., per entrare nel centro. And no visit to Fano is truly complete without a stop at the Tempio della Fortuna, dedicato alla dea della buona sorte. La specialità locale è il brodetto alla Fanese, un brodo ricco di pomodoro pieno del miglior pesce dell’Adriatico–un piatto che ha avuto origine sulle barche da pesca come pasto umile fatto con il pescato troppo piccolo o danneggiato per essere venduto. I pescatori gettavano gli avanzi in una padella con olio, cipolla, concentrato di pomodoro e aceto–gusci inclusi–lasciando che i sapori si mescolassero prima di servirlo con pane raffermo per assorbire il ricco brodo saporito; provalo alla Trattoria La Quinta. For a more active experience, spend a few hours of hiking or kayaking in the nearby Gola del Furlo, una riserva naturale di 3.600 ettari di boschi e canyon che sembra uscita direttamente da Jumanji.

17. Parco Nazionale dell’Aspromonte (Calabria)
L’Aspromonte, il cui nome si traduce in “montagna amara”, è un luogo i cui paesaggi aspri e ripidi sono rimasti in gran parte intoccati dal turismo, anche dall’interno dell’Italia. Ma questo massiccio montuoso, che si eleva per quasi 2.000 metri, è bello quanto è duro. Dal 1989, è un parco nazionale, casa di dense foreste di abeti, fauna diversificata e alcuni dei siti geologici più importanti del Mediterraneo. Qui, puoi saltare tra il Mar Tirreno e il Mar Ionio, passando attraverso una bellezza naturale rara e selvaggia. Gli italiani delle generazioni più anziane ricorderanno la regione per la criminalità organizzata che la affliggeva a metà e fine del XX secolo, ma l’Aspromonte si è ripreso meglio che mai. A visit to Aspromonte isn’t complete without a meal at Quafiz, gestito dal giovane Nino Rossi e situato in una fattoria del XVIII secolo dove un menu degustazione e una cucina a vista mostrano una versione raffinata della cucina dall’Aspromonte alla tavola. La missione dello chef Nino è di liberarsi dallo stereotipo del cibo calabrese come nient’altro che peperoncini piccanti e piatti rustici, posizionando la regione come un vero protagonista nella mappa culinaria nazionale—e ci è riuscito. Guadagnando una stella Michelin nel 2019, Quafiz è uno dei soli sette ristoranti stellati Michelin in Calabria, con tutti gli chef stellati della regione sotto i 40 anni. (La Calabria è certamente una destinazione culinaria in ascesa!) Nel 2023, ha aperto ASPRO cocktail bar e Casa Quafiz, con quattro camere per gli ospiti che cercano un soggiorno—pratico, data l’isolamento della zona.

18. Udine (Friuli-Venezia Giulia)
Questa città di medie dimensioni – e la zona circostante – è stata una delle nostre gite più piacevolmente sorprendenti del 2024. Il cuore della città è Piazza della Libertà, dove la Loggia del Lionello, un capolavoro gotico del XV secolo con intricate sculture e statue di leoni, testimonia il periodo di Udine sotto il dominio veneziano. Da lì, la città si svela con palazzi che mostrano l’eleganza rinascimentale e angoli di strada punteggiati da alcune delle migliori insegne che abbiamo visto. It’s well worth renting a car for the wealth of landscapes and towns that surround the city. Head to Villa Manin per l’elegante residenza barocca e i lussureggianti parchi che furono un tempo la casa dell’ultimo Doge di Venezia, o alla città di San Daniele del Friuli, dove puoi assaggiare quantità infinite del rinomato prosciutto. Gli amanti della storia apprezzeranno Palmanova con il suo forte a forma di stella e Cividale del Friuli, un sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO con rovine longobarde e l’iconico Ponte del Diavolo. Il Friuli è anche una delle nostre regioni gastronomiche preferite in assoluto (ecco una guida ai 20 cibi che devi assolutamente mangiare qui), e Udine ha un’ampia offerta di ristoranti per provarli tutti – dal frico, una frittella di formaggio e patate, ai cjarsòns
, ravioli dolci e salati ripieni di qualsiasi cosa, dalla ricotta alle marmellate, erbe, frutta e noci, e speziati con cannella, cioccolato e chiodi di garofano. E il vino? Non farci nemmeno iniziare. Questo è un paradiso per chi preferisce il bianco o l’arancione. Ti consigliamo anche di andare oltre i confini della città per visitare le migliori cantine del Friuli – solo non dimenticare di scegliere un guidatore designato.

19. Capraia (Toscana)
Siamo grandi fan di tutte le isole toscane e, mentre si inizia a parlare di Elba, pensiamo che Capraia sia una delle migliori destinazioni nascoste per il 2025. Capraia probabilmente prende il nome dalla parola greca aegylon, che significa “isola delle capre”, o dall’etrusco carpa, che significa “pietra” – entrambi sembrano adatti alla natura aspra di un luogo che richiede un viaggio in traghetto di due ore e mezza per raggiungerlo. È piccola, 19 km quadrati (circa un terzo delle dimensioni di Manhattan), con circa 400 abitanti, poche case e praticamente nessuna auto, il che significa che è perfetta per l’amante della natura che vuole staccare la spina. Fai un’escursione a Cala dello Zurletto per una caletta isolata o prendi il sentiero “il Zenobito” all’estremità settentrionale dell’isola per viste mozzafiato sul mare e una torre di avvistamento abbandonata del XVI secolo. Se hai un po’ di budget da spendere, il modo migliore per visitare l’isola è riunire un gruppo e soggiornare al cinque stelle Forte San Giorgio, in una fortezza storica che un tempo era una roccaforte genovese e poi una discoteca degli anni ’70. Ora è stata amorevolmente restaurata per fondere il suo aspetto esterno rustico e antico con interni contemporanei e ariosi che presentano materiali locali e arredi eclettici. Con 11 suite eleganti e disponibile solo per prenotazioni dell’intera proprietà, Forte San Giorgio è come il castello che hai sempre sognato da bambino – piscina privata inclusa. Prenota qui.

20. Parco Nazionale del Cilento (Campania)
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni – un nome lungo spesso semplificato in Parco Nazionale del Cilento – è un sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO nella parte sud-occidentale della Campania. Ed è come la Costiera Amalfitana – ma anche beatamente diverso, perché qui i locali superano ancora i turisti in numero. Spiagge incontaminate – raggiungibili solo in barca o a piedi – e grotte marine spettacolari fanno davvero sembrare questo parco nazionale un paradiso perduto da tempo. È il tipo di posto dove potresti imbatterti in un sentiero di pastori un momento e nelle rovine di un tempio greco il successivo. Non perderti le acque turchesi di Baia degli Infreschi, le spiagge appartate di Baia del Buon Dormire, o la nebbiosa Cascate Capelli di Venere cascata che gocciola su rocce coperte di muschio. Cooling off at this spot, which is named after Venus’ hair, is sure to make you feel nymph-like.

21. Delta del Po (Veneto)
Il collaboratore di Italy Segreta Carlo Gibertini consiglia il Delta del Po, e noi siamo d’accordissimo. Questa vasta zona umida dove il fiume Po – il più lungo d’Italia, che parte dalle Alpi Cozie in Piemonte – incontra il Mare Adriatico si estende tra le regioni dell’Emilia-Romagna e del Veneto, coprendo oltre 1.000 chilometri quadrati. Uno degli ecosistemi di zone umide più importanti d’Europa, il delta è stato designato Riserva della Biosfera UNESCO per la sua eccezionale biodiversità. Qui, un labirinto di canali, lagune, paludi, saline e isole, tutti modellati da secoli di correnti fluviali mutevoli, serve come tappa cruciale per gli uccelli migratori che viaggiano tra l’Europa settentrionale e l’Africa, rendendolo un paradiso per gli appassionati di birdwatching, soprattutto nei mesi autunnali e primaverili. “Puoi andare in bici, avvistare fenicotteri rosa e vedere cavane– vecchie capanne di legno su palafitte usate dai pescatori. Puoi anche dormire in un faro, Il Faro di Goro, se ti va,” ci dice Carlo. Ci consiglia anche Sacca degli Scardovari a Porto Tolle: “È famosa per le sue incredibili cozze, vongole e ostriche rosa, tutto con una vista mozzafiato.”

22. La Provincia di Imperia (Liguria)
La Liguria è molto più del mare – e voi sembrate dimenticarvene sempre. “L’inverno nella provincia di Imperia è il momento perfetto per dimenticarsi un po’ del mare e concentrarsi su quello che succede nell’entroterra,” consiglia la collaboratrice di Italy Segreta Giulia Grimaldi. L’entroterra ligure è un tesoro di uliveti, panorami collinari e cucina che scalda l’anima, e questa fetta di regione, che confina con la Francia, è piena di città eclettiche che meritano una visita. Giulia indica Bussana Vecchia, un paradiso hippie stile Woodstock degli anni ’70 che ospita ancora molti atelier di artisti; Dolceacqua, una delle preferite di Monet, che l’ha dipinta in diversi paesaggi; e Apricale, è esattamente ciò che immagini della Liguria fiabesca in cima alla collina. Poi c’è Triora, forse più famosa per il suo ruolo nei processi alle streghe della fine del XVI secolo. Puoi imparare di più su questo capitolo ~inquietante della storia del villaggio al Museo delle Streghe (Museo delle Streghe), che documenta i processi e le leggende popolari sulle streghe della regione.

23. Sasso di Castalda (Basilicata)
Cercatori di emozioni, ascoltate. In questa piccola cittadina della Basilicata di soli 745 abitanti, puoi attraversare un canyon roccioso su un ponte di funi lungo più di 300 metri e alto 120 metri, il Ponte alle Luna– un consiglio della collaboratrice di Italy Segreta Giulia Grimaldi. “È anche un’opportunità per guardarsi intorno e scoprire questo paesaggio selvaggio e mutevole che è la Basilicata,” dice. “E dopo? Puoi dormire in una casa sull’albero o in bolle glamping, guardando le stelle.” La città in sé è piccola, ma nelle vicinanze puoi trovare il Parco Nazionale dell’Appennino LucanoUn parco nazionale gigantesco con un sacco di boschi di faggi, querce e castagni e un po’ di animali selvaggi tipo cinghiali, lupi, cervi e l’orso marsicano – che è tipo il simbolo degli sforzi di conservazione del parco. È anche un posto fighissimo per voi scalatori.

24. Lago di Garda, l’estremità nord (Lombardia/Veneto/Trentino-Alto Adige)
Il Lago di Garda è una fantastica alternativa estiva al mare – soprattutto quando stai cercando di sfuggire all’invasione di meduse che abbiamo visto negli ultimi anni. Il lago più grande d’Italia, con 370 km quadrati, il Garda si trova all’ombra delle Alpi e crea il confine naturale tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Con così tanto da fare nel lago e intorno ad esso, ti consigliamo di saltare l’estremità meridionale e dirigerti direttamente a nord, dove l’acqua è più fresca e limpida e montagne nebbiose orlano le rive. Malcesine, Limone sul Garda e Riva del Garda sono tutti bei paesini da usare come base. Qui, buttati giù dalle scogliere nelle acque cobalto, fai kite o windsurf, o semplicemente rilassati in riva al lago in un ambiente meno frenetico (e caldo) rispetto al mare. Detto questo, se sei nella parte sud, non perderti Jamaica Beach, un grande plateau piatto e roccioso alla fine della sottile penisola di Colombare, perfetto per prendere il sole e fare immersioni; o la città praticamente galleggiante di Peschiera del Garda, fatta di due piccole isole collegate da una sottile striscia di terra. Gli escursionisti e i ciclisti possono esplorare i 100 km del Cammino del Bardolino, che si snoda attraverso pittoreschi paesini come Garda e Bardolino sulle rive sud-orientali, o godersi i panorami lungo la Ciclo Pedonale Limone, un percorso mozzafiato che costeggia l’acqua a nord.

25. Perugia (Umbria)
Perugia, la capitale dell’Umbria, è praticamente la città universitaria perfetta – piccola, ideale per un weekend tranquillo, e con opzioni che spaziano dall’arte antica alla cultura contemporanea guidata dagli studenti. Di giorno, la storia della città si spiega a strati – dalla grandezza del Palazzo dei Priori al mondo sotterraneo della Rocca Paolina– mentre di notte, le strade che sono praticamente un labirinto diventano misteriose e le piazze si riempiono di gente che fa l’aperitivo. (A proposito di aperitivo, ci piace un sacco il Quasi 518, un minuscolo wine bar naturale con un menu corto ma ben pensato di roba da mangiare.) Le viste mozzafiato sulla campagna circostante completano il quadro e ti fanno capire perché l’Umbria è conosciuta come il “cuore verde” d’Italia. Perugia è anche sinonimo di cioccolato, con una storia dolciaria che le dà il titolo di la città del cioccolato. At the heart of this reputation is Perugina, the iconic chocolate brand founded in 1907 and known for their Baci, though you should go sample the wares of local chocolatiers and shops, who make the chocolate-hazelnut delight with artisanal production methods. A great time to go is in July, when the Umbria Jazz Festival raccoglie i migliori musicisti da tutto il mondo. Tra gli artisti che si sono esibiti in passato ci sono Miles Davis, Charles Mingus, Quincy Jones, Sting, Lady Gaga con Tony Bennett e Raye.
