Un elemento onnipresente della tavola da pranzo, la conclusione perfetta di una lunga giornata, un modo per riunirsi e festeggiare, sproloquiare o pontificare sulle grandi e piccole cose della vita: per gli italiani il vino è molto più di una semplice bevanda. È parte della nostra identità, è il contenitore dei nostri dolori e delle nostre glorie. Questo spiega le tante, tantissime enoteche che costellano le nostre città, e il fatto che un bicchiere di vino sia la seconda scelta più popolare dopo lo Spritz all’ora dell’aperitivo. Ancora più popolare di questi tempi? I vini naturali.
“La gente pensa che il vino naturale sia una cosa abbastanza recente”, chiarisce Flaviano Pizzoli dell’enoteca L’Antidoto, “ma in realtà il vino naturale è il modo tradizionale di fare il vino. È quello che faceva mio nonno e il vino con cui sono cresciuto. È l’altro vino, quello convenzionale, a essere nuovo”.
Prodotti con uve biologiche o equivalenti – uve coltivate senza pesticidi, erbicidi o altre sostanze chimiche – e fermentati e invecchiati senza additivi, questi vini a basso intervento sono diventati sempre più ricercati negli ultimi anni, e per una buona ragione: sono sorprendenti, spesso unici, energici e molto vivaci. Considerateli come i cugini freschi e senza pretese di tutti i Barolo o i Brunello da trofeo che ci sono in circolazione. Non c’è da stupirsi che ce ne siamo innamorati così tanto.
Ecco 10 dei luoghi più importanti di Roma dove trovare superlativi vini naturali. Visitateli, provateli e preparatevi a tornare a casa con una o due bottiglie. Ma soprattutto, abbracciate la loro etica: fieramente indipendenti e sempre accoglienti, questi sono luoghi di incontro per persone che la pensano allo stesso modo, dove la gregarietà risplende, l’autenticità regna sovrana e la condivisione è incoraggiata, sia che si tratti di una bottiglia di Beaujolais non filtrato o di consigli sul vostro nuovo ristorante preferito in città.
L’Antidoto – Chiedete al proprietario Flaviano Pizzoli che cos’è L’Antidoto e vi dirà che la piccola enoteca di Vicolo del Bologna è prima di tutto uno “spazio conviviale”. In effetti, il bar senza pretese sembra un luogo di ritrovo amichevole e senza fronzoli, dove la selezione di vini naturali è forte – e per lo più provenienti da vigneti meno noti d’Europa – il design rustico-moderno è azzeccato e la conversazione scorre tanto quanto i drink. Dalla piccola cucina, piccoli piatti freschi, stagionali e meravigliosamente non tradizionali vi aiuteranno ad assorbire il tutto. Qui il cibo è concepito come complemento dei drink, non il contrario.
Il vino, dice Flaviano, “unisce le persone e, quando è naturale, annulla le convenzioni. Proprio come fanno tutti i buoni antidoti”.
Circoletto – Vicino al Circo Massimo, questo wine bar/gastropub è il ristorante gemello di Trecca ed è gestito con altrettanta cura. Vini naturali, birre artigianali e fantastici piatti di street food fanno di questo locale un circo di cibo, divertimento e grande atmosfera che si riversa sulla strada. Venite a partecipare a uno dei loro regolari party sul marciapiede per assaporare l’atmosfera del Circoletto al suo massimo divertimento e caos.
Enoteca S02 – L’Enoteca S02 esiste dal 2018, dopo che la sua casa madre, Distribuzione S02 – pioniera della distribuzione di vini naturali in Europa – ha deciso di trasformare i locali adiacenti agli uffici del suo magazzino in una sala di degustazione e wine bar. Che grande idea è stata: oggi il locale è uno dei preferiti del quartiere e si distingue non solo per l’ampia selezione di bottiglie naturali, ma anche per l’arredamento senza fronzoli, i prezzi molto buoni e l’atmosfera deliziosamente low-key (abbinata a taglieri di salumi deliziosamente buoni).
Per quanto riguarda il nome: l’S02 è il composto chimico più comunemente utilizzato nella vinificazione, per inibire la crescita di batteri e lieviti selvatici. Il nome dell’enoteca “è essenzialmente una provocazione, per sottolineare il fatto che i nostri vini non contengono affatto S02”, dice ridendo il cofondatore Alfonso Scarpato.
NaturaVino – Sedetevi a un tavolo di NaturaVino, enoteca naturale aperta nel 2015 nel quartiere Marconi, e vi sembrerà subito di essere entrati nel salotto di un amico. Lo spazio è accogliente e rilassato, grazie al proprietario Massimo Ambra, super cordiale e molto preparato, e chiaramente frequentato da clienti abituali.
“Tutto il mondo del vino naturale è affascinante: non solo le bottiglie, ma anche i produttori e le loro storie. Qui cerco di condividerle con chiunque entri dalla porta”, spiega. Con un’impressionante esposizione a parete di rossi e bianchi, questo è il paradiso degli appassionati di vini naturali, e un posto dove la musica è al giusto livello di volume.
Da Corrado al Banco 18 – Per chiunque ami il buon vino e conosca il mercato di Testaccio, Da Corrado al Banco 18 è una specie di istituzione. Il locale è semplicissimo: una manciata di posti a sedere intorno a un banco, una piccola esposizione di formaggi – rigorosamente crudi e non pastorizzati, perché “è così che vanno gustati”, dice il proprietario Corrado Giampietro -, una lavagna che elenca il menù del giorno, una sfilza di bottiglie di vino sugli scaffali. A lato, una piccola cucina affollata, dove i piatti cambiano spessissimo, a seconda della stagionalità, dei prodotti freschi e dei propri capricci.
Dal 2019, il locale produce quella che chiama “la cucina ritrovata” – ricette dimenticate della tradizione italiana – e serve “vini del dissenso”: vini che raccontano la storia del territorio, dei piccoli vigneti e delle persone che li curano senza l’uso di pesticidi, sostanze chimiche o additivi. “Non stiamo inventando niente: stiamo solo rendendo omaggio a questo patrimonio”, afferma Giampietro. Non è la solita enoteca, ma la sua missione la rende altrettanto speciale, se non più, di un tipico wine bar.

Courtesy of @enotecalantidoto
Latteria – Accogliente all’interno quanto affascinante all’esterno, il locale si affaccia su una terrazza illuminata da luci scintillanti in una strada laterale di Trastevere. Latteria versa bottiglie di vino naturale accanto a piatti di salumi, formaggi, crostini e piatti caldi a rotazione come le lasagne al pesto di pistacchio e il polpo alla griglia, sempre con ingredienti provenienti da piccoli produttori del paese.
Solovino – Il proprietario Lorenzo è come un’enciclopedia del vino naturale, e si percepisce la passione che riversa in ogni bottiglia che vende. Lo scorso inverno ha ampliato la sua piccola ma fornitissima bottiglieria aprendo un’enoteca adiacente. Ora ospita produttori di vino naturale per degustazioni, offre una selezione sempre diversa di vini al bicchiere (e in bottiglia!), insieme a spuntini e piccoli piatti vegetariani. Per gli amanti del sakè, qui si trovano anche bottiglie di sakè naturale difficilmente reperibili altrove in città.
Fischio – Sempre vivace, sempre difficile trovare un posto a sedere, Fischio attira una folla cool in un parcheggio vicino a Cipro. Il locale, che si trova solo all’aperto, serve bottiglie di vino naturale, cocktail della casa e birre artigianali dal chiosco tappezzato di adesivi di altri locali e di progetti di base di amici e gente del posto. Si dà anche il caso che sappiano preparare un ottimo espresso.
RetroBottega – Questo locale alla moda e raffinato, guidato dallo chef Alessandro, offre tavoli comuni, una vertiginosa lista di vini naturali principalmente da piccoli produttori e un vivace menu di degustazione stagionale che mette in evidenza le verdure, le erbe e i funghi che gli chef hanno raccolto in giornata. Anche se è possibile ordinare un menu a base di carne, il menu di degustazione vegetariano rappresenta una piacevole variazione rispetto al pecorino e al guanciale delle tradizionali paste romane.
L’Angolo Divino – A due passi da Piazza della Quercia, dietro Campo de’ Fiori, questa enoteca di charme in un palazzo ottocentesco è da 50 anni un punto di riferimento per i vini eccellenti. Qui il proprietario Massimo Crippa non è solo sommelier ed enologo, ma si autoproclama “oste” del vino. I suoi scaffali traboccano di bottiglie di tutti i colori provenienti da una varietà di cantine prestigiose, emergenti, locali, biologiche e straniere. Se vi sentite in vena di spuntini, ordinate qualcosa dal piccolo menu di cucina, studiato appositamente per accompagnare i vini e non viceversa.